Giornata mondiale del Sonno
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Giornata Mondiale del Sonno: 5 modi in cui la tecnologia può aiutarci (o danneggiarci)

L’uso intelligente di dispositivi e software può ottimizzare la qualità del riposo

La tecnologia può avere un impatto significativo, sia in chiave positiva che in negativo, sulle nostre abitudini notturne. L'uso intelligente di dispositivi e software con funzioni specifiche può infatti ottimizzare la qualità del riposo, ad esempio mediante strumenti come le sveglie intelligenti. Un uso improprio di queste soluzioni, tuttavia, porta con sé più danni che benefici: basti pensare alla cattiva abitudine di usare lo smartphone o guardare la televisione prima di dormire.
Il vero segreto è la moderazione: ridurre l'esposizione agli schermi nelle ore serali e impostare modalità quali silenzioso o "non disturbare" sono solo alcune buone pratiche da osservare con giudizio. Gli strumenti tecnologici, insomma, sono da preferire solo se migliorano effettivamente la situazione: senza autocontrollo, il rischio di peggiorare la qualità del riposo è molto elevato. In vista della Giornata Mondiale del Sonno, ExpressVPN ha stilato un vademecum sull'impatto che la tecnologia ha sulla nostra quiete notturna, al fine di identificare un equilibrio tra l'utilizzo dei dispositivi e il nostro benessere.

Tra app e sveglie intelligenti: quando la tecnologia strizza l'occhio al sonno
Esistono strumenti e applicazioni pensati appositamente per promuovere un rilassamento sano e corroborante. Le app di monitoraggio del sonno, ad esempio, analizzano la nostra routine notturna e dispensano consigli su come migliorarla. Suoni distensivi come il rumore bianco sono disponibili su diversi dispositivi: servono a favorire un ambiente più tranquillo e rasserenante, incentivando l'assopimento.
In nostro aiuto subentrano anche le sveglie intelligenti, che regolano il risveglio in base alle fasi del sonno: queste soluzioni ci portano a svegliarci nel momento ideale, limitando la spiacevole sensazione di stanchezza mattutina. Il loro funzionamento si basa sull'idea che il risveglio sia più naturale se avviene durante una fase di sonno leggero, anziché nella cosiddetta fase REM. Nell'impostare una sveglia intelligente non viene scelta un'ora esatta ma un intervallo di tempo, solitamente di 20 o 30 minuti: la suoneria si attiverà nel momento più consono di quell'arco temporale, in modo da rendere il risveglio più graduale e meno traumatico.
Molti dispositivi e piattaforme digitali, infine, hanno introdotto funzioni come la modalità notturna o il filtro anti luce blu: queste opzioni riducono l'impatto della luminosità artificiale sui livelli di melatonina, aiutando il corpo a prepararsi per la notte.

La tecnologia può danneggiare il sonno? Ecco come
L'innovazione tecnologica, d'altro canto, può diventare con buona probabilità un ostacolo per un corretto ristoro. La luce blu degli schermi, come accennato, inibisce la produzione di melatonina, complicando il rilassamento. Allo stesso modo l'abuso di social media, videogiochi o contenuti emozionalmente coinvolgenti prima di dormire attiva smodatamente il cervello, rendendo più complicato ricaricare le pile. Si viene persino a stabilire un fenomeno, quello del doomscrolling, che porta a scorrere ininterrottamente le notizie o i social prima di dormire, aumentando stress e ansia.
Un altro fattore di disturbo è rappresentato dalle notifiche notturne, che possono interrompere il sonno con suoni e vibrazioni, provocando risvegli frequenti e disturbando il ciclo naturale del riposo. La semplice presenza dello smartphone accanto al letto può rivelarsi oltremodo dannosa: la tentazione di controllarlo, anche solo per un attimo, porta a distrarsi facilmente e a prolungare inutilmente il tempo di esposizione prima di addormentarsi.
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