Eventi
Gianluca Nicoletti visita l’istituto De Nittis a Barletta, “inclusione" la parola d’ordine
«Alle famiglie dico di non aver paura di avere un figlio con un cervello diverso, vi permetterà di abbattere tanti limiti e rendervi felici»
Barletta - lunedì 2 ottobre 2023
9.25
Ha fatto visita all'istituto "Léontine e Giuseppe De Nittis" di Barletta il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti, Presidente della "Fondazione Cervelli Ribelli Onlus", accompagnato da suo figlio Tommy, ragazzo con sindrome dello spettro autistico. La loro è una storia commovente, di un padre che gira l'Italia con suo figlio Tommy alla ricerca di luoghi adatti ai bisogni di ragazzi "speciali".
L'incontro con la comunità scolastica si è svolto sabato mattina ed è stato voluto fortemente da Stefania Grimaldi, Presidente della cooperativa sociale Work-Aut- Lavoro e Autismo, che ha conosciuto il giornalista a Roma esortandolo a visitare una realtà barlettana d'esempio per tutta Italia.
Gianluca Nicoletti e suo figlio Tommy, dapprima accolti dalla "De Nittis Press", hanno visitato con il dirigente dell'Istituto Francesco Diviccaro, le aule scolastiche del plesso, l'aula multimediale, e alcuni spazi caratteristici come i fantastici murales che adornano le pareti della scuola. L'obiettivo di questo incontro è stato quello di promuovere la sensibilizzazione sul tema dell'autismo di cui l'Istituto De Nittis ne è fiero portavoce: la scuola, infatti, su 1050 studenti presenta 200 ragazzi con fragilità (tra cui autistici e Bes). Una bella realtà del Sud Italia che riesce a integrare i ragazzi "speciali" nella comunità scolastica con il supporto di un personale docente preparato, facendoli sentire al centro e non a margine di quello che è a tutti gli effetti un micro-ecosistema fatto di studio ma anche di interazione con gli altri. A scuola, infatti, i ragazzi con fragilità possono crescere, imparare e diventare cittadini.
Come lo stesso giornalista Nicoletti afferma: "In tanti anni ho cercato di far fare qualcosa di simile a Tommy a Roma ed era impossibile. In questo istituto c'è una volontà precisa di mettere le persone con difficoltà in relazione con gli altri; c'è uno studio condiviso da parte di tutti, non è solo compito degli insegnati di sostegno ma dell'intera comunità scolastica che capisce che deve includere le persone con fragilità".
E ancora: "Alle famiglie dico di non aver paura di avere un figlio con un cervello diverso, vi permetterà di abbattere tanti limiti e rendervi felici".
Una bella mattinata, insomma, all'insegna dell'inclusività di cui Barletta ne è fiera ambasciatrice.
L'incontro con la comunità scolastica si è svolto sabato mattina ed è stato voluto fortemente da Stefania Grimaldi, Presidente della cooperativa sociale Work-Aut- Lavoro e Autismo, che ha conosciuto il giornalista a Roma esortandolo a visitare una realtà barlettana d'esempio per tutta Italia.
Gianluca Nicoletti e suo figlio Tommy, dapprima accolti dalla "De Nittis Press", hanno visitato con il dirigente dell'Istituto Francesco Diviccaro, le aule scolastiche del plesso, l'aula multimediale, e alcuni spazi caratteristici come i fantastici murales che adornano le pareti della scuola. L'obiettivo di questo incontro è stato quello di promuovere la sensibilizzazione sul tema dell'autismo di cui l'Istituto De Nittis ne è fiero portavoce: la scuola, infatti, su 1050 studenti presenta 200 ragazzi con fragilità (tra cui autistici e Bes). Una bella realtà del Sud Italia che riesce a integrare i ragazzi "speciali" nella comunità scolastica con il supporto di un personale docente preparato, facendoli sentire al centro e non a margine di quello che è a tutti gli effetti un micro-ecosistema fatto di studio ma anche di interazione con gli altri. A scuola, infatti, i ragazzi con fragilità possono crescere, imparare e diventare cittadini.
Come lo stesso giornalista Nicoletti afferma: "In tanti anni ho cercato di far fare qualcosa di simile a Tommy a Roma ed era impossibile. In questo istituto c'è una volontà precisa di mettere le persone con difficoltà in relazione con gli altri; c'è uno studio condiviso da parte di tutti, non è solo compito degli insegnati di sostegno ma dell'intera comunità scolastica che capisce che deve includere le persone con fragilità".
E ancora: "Alle famiglie dico di non aver paura di avere un figlio con un cervello diverso, vi permetterà di abbattere tanti limiti e rendervi felici".
Una bella mattinata, insomma, all'insegna dell'inclusività di cui Barletta ne è fiera ambasciatrice.