Cronaca
Furto al SS. Crocifisso, trafugate tre lastre della via Crucis
I ladri si sono intrufolati nella notte, don Rino: «Siamo scioccati»
Barletta - venerdì 7 febbraio 2014
14.08
A Barletta non c'è pace nemmeno per i luoghi sacri. L'ultimo furto ha colpito una chiesa, per la precisione la parrocchia del Santissimo Crocifisso sita nel quartiere Patalini. Nella notte, alcuni malfattori si sono intrufolati, scavalcando la cancellata, nella zona antistante la chiesa ove sono conservate delle lastre in bassorilievo donate dall'artista Giacomo Negri. Sono state trafugati proprio tre di questi, raffiguranti la via Crucis: Caduta, Crocifissione e Deposizione. Essendo opere d'arte molto leggere, i ladri non hanno nemmeno fatto fatica nel portare via la refurtiva, che riusciva a passare senza problemi attraverso le inferriate dei cancelli circostanti la parrocchia. Più che un vero e proprio furto, sembrerebbe un oltraggio alla memoria di don Luigi Filannino, il parroco prematuramente scomparso che aveva creato da zero la chiesa. Il parroco del SS. Crocifisso, don Rino Caporusso, ha prontamente avvertito i Carabinieri della locale compagnia di Barletta i quali, dopo aver appurato l'effettiva natura del furto, hanno raccolto la denuncia e avviato contestualmente le indagini per risalire agli autori del gesto.
Esprime profondo rammarico nelle sue parole il parroco della Chiesa che è stato teatro di questo vile gesto: «Siamo profondamente scioccati da quanto è accaduto questa notte. Le lastre che sono state trafugate avevano soprattutto un significato profondo, religioso. Tra l'altro le lastre non hanno grande valore, se non quello affettivo che le lega al ricordo del mio predecessore, don Luigi. È più che altro un oltraggio alla sua memoria. Ora sono preoccupato per la sicurezza della mia parrocchia, ma soprattutto per gli altri bassorilievi che non sono stati trafugati. Faccio appello al buonsenso di chi ha compiuto questo vile gesto, affinché queste tre lastre tornino presto nella nostra parrocchia. Questa mattina ci sentiamo come se fossimo stati violentati, come se un ladro fosse entrato nel nostro appartamento». Lo sgomento per il furto all'interno di un luogo sacro lascia subito il passo alla speranza di ritrovare la refurtiva, ma resta comunque il segno di un gesto fortemente oltraggioso.
Esprime profondo rammarico nelle sue parole il parroco della Chiesa che è stato teatro di questo vile gesto: «Siamo profondamente scioccati da quanto è accaduto questa notte. Le lastre che sono state trafugate avevano soprattutto un significato profondo, religioso. Tra l'altro le lastre non hanno grande valore, se non quello affettivo che le lega al ricordo del mio predecessore, don Luigi. È più che altro un oltraggio alla sua memoria. Ora sono preoccupato per la sicurezza della mia parrocchia, ma soprattutto per gli altri bassorilievi che non sono stati trafugati. Faccio appello al buonsenso di chi ha compiuto questo vile gesto, affinché queste tre lastre tornino presto nella nostra parrocchia. Questa mattina ci sentiamo come se fossimo stati violentati, come se un ladro fosse entrato nel nostro appartamento». Lo sgomento per il furto all'interno di un luogo sacro lascia subito il passo alla speranza di ritrovare la refurtiva, ma resta comunque il segno di un gesto fortemente oltraggioso.