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Francesco Ventola colleziona l’ennesimo ricorso al Tar
Nuovo addebito legale del Comitato di Lotta Barletta Provincia sull’elaborazione dello Statuto e sulla scelta della Sede Legale BT. Abitraria la scelta della sede della Prefettura
Barletta - martedì 21 dicembre 2010
Il Presidente del Comitato barlettano, Prof. Avvocato Nicola Di Modugno ha ufficializzato, nel corso della riunione presso il circo Unione, il ricorso autonomo volto a contestare in particolare, il comma 2 dell'articolo 1 dello Statuto della Provincia Barletta-Andria-Trani, che assegna alla città di Barletta la sede legale e la Prefettura alla città di Andria. Dal momento che la Prefettura è stata assegnata dal Governo alla città di Barletta e dal momento in cui nei comma dello Statuto provinciale è espressa una sorta di incompatibilità tra sede legale e Prefettura, non espressione della legge, ne conseguirebbe, secondo le tesi estese nella riunione di domenica scorsa, che 18 consiglieri provinciali su 30 hanno deciso in maniera opinabile attribuendo la sede legale alla città di Andria.
La scelta, è stata definita arbitraria ed immotivata anche perché non è compito del Consiglio provinciale decidere le sorti di un Organo dello Stato, quale la Prefettura ed utilizzarlo quale fine di scambio. Altre contraddizioni, ha spiegato il Presidente e legale del Comitato, emergono nel secondo comma dell'articolo 1 del contestato Statuto. Ad esempio la circostanza che mentre la città di Barletta è stata individuata dal medesimo Statuto appartenente al "Polo Politico-Istituzionale", la città di Andria sarebbe stata riconosciuta appartenente al " Polo dell'ordine e della sicurezza pubblica. Ne consegue che insieme alla Questura , già assegnata dal Governo alla città di Andria, nella stessa città dovrebbero essere allocati sia il Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza che, contrariamente, il Governo, con il DPCM del 16 novembre 2007, ha assegnato rispettivamente alle città co-capoluogo Trani e Barletta.
La Prefettura,a ha incalzato ancora l'oratore, assegnata dal Governo a Barletta, appartiene sicuramente al Polo Politico Istituzionale, competente della sicurezza e dell'ordine pubblico nonché rappresentanza del Governo. Inoltre, lo Statuto di una Provincia, è stato affermato, non può entrare nel merito e nei compiti di esclusiva competenza dello Stato, distribuendo a destra e a manca uffici periferici dello Stato o di amministrazioni autonome come la Camera di Commercio, frutto solo di transazioni politiche. Altra incongruenza espressa nella riunione, è stata quella che oggetto del ricorso è anche la ritardata pubblicazione dello Statuto sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, Un inspiegabile ritardo di circa sette mesi che potrebbe inficiare i precedento atti amministrativi della Provincia Barletta-Andria-Trani. Oltre al ricorso i cui contenuti ,in sintesi riferiamo, alltro ricorso, Il Comitato di Lotta, intende adottare. Sarà conseguente ed " ad adiuvandum" al ricorso indirizzato sempre al Tar dell'Amministrazione comunale barlettana, depositato lo scorso dieci novembre.
Un utile supporto secondo le forti tesi espresse domenica. Altri interventi sono stati edificati con asprezza, nel corso della riunione. La fatica ad espletare una opposizione limpida e serena in seno allo stesso Consiglio e nelle commissioni, è stata sottolineata dai consiglieri Di Feo, Di Corato e Lodisposto che ha decisamente rimarcato quanto la " produzione della giunta Ventola" favorisca solo alcune città del territorio. Trani, Andria e Bisceglie tra quelle privilegiate e il Consigliere socialista ha distintamente descritto i relativi benefici che tratteremo in altro servizio. Ancora forti lamenti li ha coniugati sulla vicenda del recente concorso, dove, però, solo una parte della opposizione provinciale, per vari motivi , ha preso netta posizione. Sulla autonomia politica del Presidente Ventola, molte sono state le perplessità.
Forti vincoli decisamente politici, lo imprigionerebbero, non consentendogli una più equa lealtà amministrativa da distribuire tra le dieci città. Fatto sta, hanno dichiarato, sia i consiglieri, sia il Vicesindaco di Trinitapoli Di feo, sia i tanti oratori intervenuti, che la città di Barletta ne sta soffrendo. Determinato, quasi insolente è arrivato il monito al Pdl locale in vista della imminente tornata amministrativa. E neppure, se pur retorici, pentimenti sono stati esclamati quando il ricordo di un voto più barlettano ( quello mancato al candidato Presidente Francesco Salerno), avrebbe sovvertito polemiche e ingiustizie che oggi, dal partito di Governo, Barletta patisce.
La scelta, è stata definita arbitraria ed immotivata anche perché non è compito del Consiglio provinciale decidere le sorti di un Organo dello Stato, quale la Prefettura ed utilizzarlo quale fine di scambio. Altre contraddizioni, ha spiegato il Presidente e legale del Comitato, emergono nel secondo comma dell'articolo 1 del contestato Statuto. Ad esempio la circostanza che mentre la città di Barletta è stata individuata dal medesimo Statuto appartenente al "Polo Politico-Istituzionale", la città di Andria sarebbe stata riconosciuta appartenente al " Polo dell'ordine e della sicurezza pubblica. Ne consegue che insieme alla Questura , già assegnata dal Governo alla città di Andria, nella stessa città dovrebbero essere allocati sia il Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri che il Comando Provinciale della Guardia di Finanza che, contrariamente, il Governo, con il DPCM del 16 novembre 2007, ha assegnato rispettivamente alle città co-capoluogo Trani e Barletta.
La Prefettura,a ha incalzato ancora l'oratore, assegnata dal Governo a Barletta, appartiene sicuramente al Polo Politico Istituzionale, competente della sicurezza e dell'ordine pubblico nonché rappresentanza del Governo. Inoltre, lo Statuto di una Provincia, è stato affermato, non può entrare nel merito e nei compiti di esclusiva competenza dello Stato, distribuendo a destra e a manca uffici periferici dello Stato o di amministrazioni autonome come la Camera di Commercio, frutto solo di transazioni politiche. Altra incongruenza espressa nella riunione, è stata quella che oggetto del ricorso è anche la ritardata pubblicazione dello Statuto sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, Un inspiegabile ritardo di circa sette mesi che potrebbe inficiare i precedento atti amministrativi della Provincia Barletta-Andria-Trani. Oltre al ricorso i cui contenuti ,in sintesi riferiamo, alltro ricorso, Il Comitato di Lotta, intende adottare. Sarà conseguente ed " ad adiuvandum" al ricorso indirizzato sempre al Tar dell'Amministrazione comunale barlettana, depositato lo scorso dieci novembre.
Un utile supporto secondo le forti tesi espresse domenica. Altri interventi sono stati edificati con asprezza, nel corso della riunione. La fatica ad espletare una opposizione limpida e serena in seno allo stesso Consiglio e nelle commissioni, è stata sottolineata dai consiglieri Di Feo, Di Corato e Lodisposto che ha decisamente rimarcato quanto la " produzione della giunta Ventola" favorisca solo alcune città del territorio. Trani, Andria e Bisceglie tra quelle privilegiate e il Consigliere socialista ha distintamente descritto i relativi benefici che tratteremo in altro servizio. Ancora forti lamenti li ha coniugati sulla vicenda del recente concorso, dove, però, solo una parte della opposizione provinciale, per vari motivi , ha preso netta posizione. Sulla autonomia politica del Presidente Ventola, molte sono state le perplessità.
Forti vincoli decisamente politici, lo imprigionerebbero, non consentendogli una più equa lealtà amministrativa da distribuire tra le dieci città. Fatto sta, hanno dichiarato, sia i consiglieri, sia il Vicesindaco di Trinitapoli Di feo, sia i tanti oratori intervenuti, che la città di Barletta ne sta soffrendo. Determinato, quasi insolente è arrivato il monito al Pdl locale in vista della imminente tornata amministrativa. E neppure, se pur retorici, pentimenti sono stati esclamati quando il ricordo di un voto più barlettano ( quello mancato al candidato Presidente Francesco Salerno), avrebbe sovvertito polemiche e ingiustizie che oggi, dal partito di Governo, Barletta patisce.