La città
Forum consultivo per l'antenna di viale Ippocrate
Pochi i partecipanti e decisione già presa. Pesante l’assenza dei rappresentanti politici
Barletta - sabato 17 settembre 2011
Il 15 settembre si è tenuto il Forum consultivo, convocato dall' Assessore alle Politiche Ambientali, Antonio Carpagnano, di cui all'art. 6 del vigente regolamento comunale per l'insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile e per telecomunicazioni radiotelevisive, avente come oggetto l'installazione dell'antenna di telefonia mobile sulla rotonda Parrilli. Il forum, iniziato con 45 minuti di ritardo, ha visto la presenza oltre che dell'assessore, del dirigente settore ambiente e servizi pubblici, Ing. Mastrolillo, di qualche rappresentante di associazioni e di pochissimi cittadini. Assenti invece, come dimostrano le nostre foto, rappresentanti politici (a parte Sabrina Salerno venuta però a nome dell'associazione Beni Comuni).
Pesava come un macigno l'assenza dei rappresentanti di quella parte politica che, durante la campagna elettorale, hanno protestato, si sono fatti intervistare vicino la rotonda e hanno gridato allo scandalo, cercando invano di racimolare quanti più voti possibili. Tanto rumore per nulla, insomma. Perché è chiaro che l'antenna di viale Ippocrate si farà, in primo luogo perché la Vodafone è in regola con l'iter ed ha avuto il parere favorevole da parte dell'ARPA; in secondo luogo perché il comune di Barletta non avrebbe nessun interesse a farsi trascinare in un processo dal sicuro esito negativo e che lo vedrebbe costretto a risarcire l'azienda di telefonia mobile.
Questo forum è sembrato purtroppo uno specchietto per le allodole rispetto a una decisione già presa dalla nostra amministrazione: non a caso noi avevamo anticipato con un articolo del 25 giugno che l'antenna si sarebbe fatta. E' bene sapere che gli introiti provenienti dalle concessioni di suoli pubblici, per impianti di telefonia, devono essere obbligatoriamente destinati per dar vita a forum, e a campagne di controllo o divulgative di informazioni di natura ambientale e sanitaria in materia di inquinamento elettromagnetico. Quanto questo sia stato fatto è un dubbio che anche le associazioni hanno espresso.
Infine rappresentanti di associazioni e cittadini hanno potuto esprimere i numerosi dubbi riguardo elettrosmog e antenne. A tenere banco l'annoso problema degli impianti radiotelevisivi, di gran lunga più dannose per la salute rispetto ai ripetitori di telefonia, così come confermato anche da Carpagnano, e per la cui installazione a decidere non è il comune, ma il ministero. Ricordiamo che il progetto di delocalizzare tutte le antenne radiotelevisive presenti in città su di un unico sito tempo fa dalla nostra amministrazione è stata accantonata.
Pesava come un macigno l'assenza dei rappresentanti di quella parte politica che, durante la campagna elettorale, hanno protestato, si sono fatti intervistare vicino la rotonda e hanno gridato allo scandalo, cercando invano di racimolare quanti più voti possibili. Tanto rumore per nulla, insomma. Perché è chiaro che l'antenna di viale Ippocrate si farà, in primo luogo perché la Vodafone è in regola con l'iter ed ha avuto il parere favorevole da parte dell'ARPA; in secondo luogo perché il comune di Barletta non avrebbe nessun interesse a farsi trascinare in un processo dal sicuro esito negativo e che lo vedrebbe costretto a risarcire l'azienda di telefonia mobile.
Questo forum è sembrato purtroppo uno specchietto per le allodole rispetto a una decisione già presa dalla nostra amministrazione: non a caso noi avevamo anticipato con un articolo del 25 giugno che l'antenna si sarebbe fatta. E' bene sapere che gli introiti provenienti dalle concessioni di suoli pubblici, per impianti di telefonia, devono essere obbligatoriamente destinati per dar vita a forum, e a campagne di controllo o divulgative di informazioni di natura ambientale e sanitaria in materia di inquinamento elettromagnetico. Quanto questo sia stato fatto è un dubbio che anche le associazioni hanno espresso.
Infine rappresentanti di associazioni e cittadini hanno potuto esprimere i numerosi dubbi riguardo elettrosmog e antenne. A tenere banco l'annoso problema degli impianti radiotelevisivi, di gran lunga più dannose per la salute rispetto ai ripetitori di telefonia, così come confermato anche da Carpagnano, e per la cui installazione a decidere non è il comune, ma il ministero. Ricordiamo che il progetto di delocalizzare tutte le antenne radiotelevisive presenti in città su di un unico sito tempo fa dalla nostra amministrazione è stata accantonata.