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Cronaca

Febbre del Nilo, trovate a Barletta le prime zanzare positive al virus

È stata riscontrata la positività al "West Nile Virus"

Il virus noto come Febbre del Nilo ha cominciato a circolare in Italia: si sono registrati i primi riscontri di positività in pool di insetti a Barletta, a pochi giorni di distanza dal gruppo di zanzare infette trovate nell'oristanese, in Sardegna.

Nell'ambito di alcuni controlli di prevenzione e di monitoraggio, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise e l'Istituto Sperimentale di Puglia e Basilicata hanno accertato la "positività per il virus in un pool di insetti nel comune di Barletta".

Sono state avviate tutte le necessarie comunicazioni da parte del dipartimento promozione della salute e del benessere animale della Regione Puglia agli enti territoriali.

La diffusione di questo virus - trasmesso per lo più da zanzare e uccelli - è iniziata a maggio scorso: negli ultimi mesi sono stati segnalati in Italia 6 casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell'uomo, incluso un decesso avvenuto in Lombardia.

La Febbre del Nilo, West Nile Virus: cos'è e come si trasmette

Fonte: Istituto Superiore di Sanità

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome).

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo.

La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell'età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un'encefalite letale.

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l'esposizione alle punture di zanzare.

Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:
  • usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto
  • usando delle zanzariere alle finestre
  • svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante
  • cambiando spesso l'acqua nelle ciotole per gli animali
  • tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
  • Asl Bt
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