Viva
Facebook e la carica dei 10000 amici di Barlettalife
Un traguardo “tondo” per chi ha sempre creduto nell’informazione
Barletta - martedì 7 gennaio 2014
0.27
Sulla nostra rubrica telefonica ci sono diecimila amici. Il numero appare però poco veritiero: chi può avere 10.000 amici? Una rockstar magari, un politico forse (ma questo avrebbe più nemici o conoscenti compiacenti). Forse qualche figura più eminente? Oppure si tratta di un'iperbole, scrivi "10.000" leggi tanti, tantissimi.
Ecco il punto, Barlettalife ha tanti amici, proprio tantissimi. Un bambino direbbe che ne abbiamo un miliardo, di amici, e chissà questo numero, per lui immaginario, quali mondi fantastici possa aprire, quali fantasie.
Di fantasia ne abbiamo avuta tanta anche noi, anche solo ad immaginare che l'informazione potesse avere tanti amici. «Ma i lettori» - tuonavano esperti e consumati consulenti di comunicazione - «non possono essere tanti, tendono a distogliersi, sono anestetizzati, o se preferite assuefatti. Ogni novità è tale, solo per poco tempo. Ogni altra teoria in merito si colloca nell'iperuranio». Niente di più falso!
Barlettalife ha saputo costruire, inventare, creare. Non si è chiusa nella sua torre d'avorio concedetecelo. Ha preferito scendere nelle strade e sentirne i suoni e gli umori. E cosa farne di tutto questo ben di Dio? Condividerlo con tutti, è chiaro! Ci teniamo molto. Parlare di noi in giro per la città non ci compete, pensiamo che sia meglio parlare di ciò che accade, nel nostro piccolo portare a conoscenza di tutto ciò che possiamo.
Questa è la strada, questo è il vicolo o la piazza. Ma non abbiamo voluto chiuderci in questo. Barletta ha potenzialità inespresse, perché il barlettano pensa di essere al centro del mondo e non aver bisogno di altro. Noi abbiamo inteso anche sposare le nuove tecnologie, far conoscere la nostra città anche attraverso una nuova strada, nuovi vicoli, una nuova piazza. Non abbiamo trascurato nessuna delle arene virtuali, ma Facebook (per molti si legge "internet") è quella più elastica e capace. Parliamo di noi per ottenere che "parlino di noi", del nostro territorio, delle nostre bellezze. Se vai in un buon ristorante, magari nella val Brembana, ne parli agli amici quando torni a casa. E se lo dici a 100 amici, magari 10 di questi ci vanno per davvero, e ne parlano bene a 100 dei loro amici. E via così. Ecco spiegato Facebook, con due parole in metafora culinaria. E noi di amici ne abbiamo diecimila.
Attenzione! Ne avevamo diecimila, perché adesso, tra un tempo di "stampa" e uno di redazione, ne abbiamo 10.616 (lo leggete in basso, al termine di ogni articolo, e non possiamo mica bluffare). E tra le testate esclusivamente online siamo ai primi posti in Italia [si tratta di un dato verificabile anche empiricamente ndr]. Che i barlettani siano davvero al centro del mondo?
Nota per i nostri inserzionisti. Se scriviamo questa nota per piaggeria o studiato atto di marketing, non vi sapremmo dire. Ma non possiamo fare a meno di ringraziare questi simpatici professionisti, capaci come pochi e attenti al nuovo (che avanza, che avanza). Sono anche loro tra i nostri amici, ma vogliamo vantarci: di tutti gli altri nostri amici, molti già vi conoscevano, ma non tutti. Noi continueremo, con la nostra pubblicità, le nostre vetrine a dirlo a tutti. E noi di amici ne abbiamo diecimila.
Ecco il punto, Barlettalife ha tanti amici, proprio tantissimi. Un bambino direbbe che ne abbiamo un miliardo, di amici, e chissà questo numero, per lui immaginario, quali mondi fantastici possa aprire, quali fantasie.
Di fantasia ne abbiamo avuta tanta anche noi, anche solo ad immaginare che l'informazione potesse avere tanti amici. «Ma i lettori» - tuonavano esperti e consumati consulenti di comunicazione - «non possono essere tanti, tendono a distogliersi, sono anestetizzati, o se preferite assuefatti. Ogni novità è tale, solo per poco tempo. Ogni altra teoria in merito si colloca nell'iperuranio». Niente di più falso!
Barlettalife ha saputo costruire, inventare, creare. Non si è chiusa nella sua torre d'avorio concedetecelo. Ha preferito scendere nelle strade e sentirne i suoni e gli umori. E cosa farne di tutto questo ben di Dio? Condividerlo con tutti, è chiaro! Ci teniamo molto. Parlare di noi in giro per la città non ci compete, pensiamo che sia meglio parlare di ciò che accade, nel nostro piccolo portare a conoscenza di tutto ciò che possiamo.
Questa è la strada, questo è il vicolo o la piazza. Ma non abbiamo voluto chiuderci in questo. Barletta ha potenzialità inespresse, perché il barlettano pensa di essere al centro del mondo e non aver bisogno di altro. Noi abbiamo inteso anche sposare le nuove tecnologie, far conoscere la nostra città anche attraverso una nuova strada, nuovi vicoli, una nuova piazza. Non abbiamo trascurato nessuna delle arene virtuali, ma Facebook (per molti si legge "internet") è quella più elastica e capace. Parliamo di noi per ottenere che "parlino di noi", del nostro territorio, delle nostre bellezze. Se vai in un buon ristorante, magari nella val Brembana, ne parli agli amici quando torni a casa. E se lo dici a 100 amici, magari 10 di questi ci vanno per davvero, e ne parlano bene a 100 dei loro amici. E via così. Ecco spiegato Facebook, con due parole in metafora culinaria. E noi di amici ne abbiamo diecimila.
Attenzione! Ne avevamo diecimila, perché adesso, tra un tempo di "stampa" e uno di redazione, ne abbiamo 10.616 (lo leggete in basso, al termine di ogni articolo, e non possiamo mica bluffare). E tra le testate esclusivamente online siamo ai primi posti in Italia [si tratta di un dato verificabile anche empiricamente ndr]. Che i barlettani siano davvero al centro del mondo?
Nota per i nostri inserzionisti. Se scriviamo questa nota per piaggeria o studiato atto di marketing, non vi sapremmo dire. Ma non possiamo fare a meno di ringraziare questi simpatici professionisti, capaci come pochi e attenti al nuovo (che avanza, che avanza). Sono anche loro tra i nostri amici, ma vogliamo vantarci: di tutti gli altri nostri amici, molti già vi conoscevano, ma non tutti. Noi continueremo, con la nostra pubblicità, le nostre vetrine a dirlo a tutti. E noi di amici ne abbiamo diecimila.