Cronaca
Fabbricati venduti senza fattura né dichiarazioni, la Gdf scopre il gioco
Operazione del gruppo di Barletta, 11,5 milioni di euro sottratti al fisco
Barletta - venerdì 11 luglio 2014
12.25
I Finanzieri del Gruppo di Barletta hanno portato a termine tre verifiche fiscali nei confronti di altrettante società immobiliari, nel cui ambito hanno operato diversi imprenditori e commercialisti delle province di Milano e Bergamo, accertando la sottrazione al fisco di oltre 10 milioni di euro di imponibile ai fini delle Imposte Dirette e 1,5 milioni di euro di Imposta sul valore aggiunto.
Il sistema evasivo adottato era quello di vendere fabbricati, capannoni industriali ed aree edificabili, incassando ingenti somme di denaro, sistematicamente non fatturate, né dichiarate. L'attività ispettiva, già di per sé particolarmente complessa, è stata resa ancora più difficoltosa dalla circostanza che i responsabili delle imprese hanno occultato e distrutto la documentazione contabile, trasferendo artificiosamente le loro sedi dalla Lombardia, ad indirizzi di comodo di Barletta, nonché cedendo fittiziamente le quote societarie e la legale rappresentanza a prestanomi "nullatenenti", tra cui anche cittadini rumeni.
Dai riscontri bancari e dalle dichiarazioni rese dalle numerose persone sentite in atti, è stato anche constatato che gran parte degli introiti non dichiarati al fisco sono transitati sui conti personali degli effettivi gestori delle società coinvolte. Complessivamente, sono state denunziate all'Autorità giudiziaria 13 persone per "omessa presentazione delle dichiarazioni annuali", "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici" ed "occultamento e distruzione di documenti contabili".
Il sistema evasivo adottato era quello di vendere fabbricati, capannoni industriali ed aree edificabili, incassando ingenti somme di denaro, sistematicamente non fatturate, né dichiarate. L'attività ispettiva, già di per sé particolarmente complessa, è stata resa ancora più difficoltosa dalla circostanza che i responsabili delle imprese hanno occultato e distrutto la documentazione contabile, trasferendo artificiosamente le loro sedi dalla Lombardia, ad indirizzi di comodo di Barletta, nonché cedendo fittiziamente le quote societarie e la legale rappresentanza a prestanomi "nullatenenti", tra cui anche cittadini rumeni.
Dai riscontri bancari e dalle dichiarazioni rese dalle numerose persone sentite in atti, è stato anche constatato che gran parte degli introiti non dichiarati al fisco sono transitati sui conti personali degli effettivi gestori delle società coinvolte. Complessivamente, sono state denunziate all'Autorità giudiziaria 13 persone per "omessa presentazione delle dichiarazioni annuali", "dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici" ed "occultamento e distruzione di documenti contabili".