Eventi
Erica Mou e Francesco Cicorella: storie di cammini narrati a suon di musica
Le Corde del Fa-Re a Barletta, l’incontro di venerdì sera tra note e spiritualità
Barletta - domenica 8 giugno 2014
1.11
Cammini ispirati da sogni e ambizioni o spesso abbandonati sulla scia della bellezza che si lascia andare ed essere. Un racconto intenso quello della scorsa sera, presentato da Viviana Damore, giornalista di BarlettaViva e Don Davide Abascià, un racconto intimo ed al contempo condiviso, che ha trascinato il pubblico barlettano nei percorsi di vita musicale di Erica Mou voce giovane e intensa, tra le più brillanti del panorama musicale italiano attuale, e Francesco Cicorella frate cantautore. L'evento si è collocato a conclusione del percorso "Walking Progress" studio interiore e condiviso sui cammini di vita attraverso la fede, organizzato dalla Pastorale Giovanile di Barletta, inserito nel percorso cittadino del Green Village.
I due artisti si sono confrontati e raccontati a suon di musica nell'anfiteatro del Castello Svevo di Barletta, all'interno della manifestazione Green Village, narrando di una spiritualità ora laica ed ora religiosa, proponendo quattro brani a testa, ciascuno per il suo autore significante di un importante luogo o momento della propria vita. Dalla profondità di "E di me t'innamorerai", "Il bacio dell'assissino", "Figlia", "La fuga" di Francesco Cicorella alla soavità e freschezza di "Oltre", "Giungla", "Nella vasca da bagno del tempo" "Dove cadono i fulmini" di Erica Mou, la serata ha viaggiato ai ritmi del tempo musicale e del racconto nel ricordo. Spesso si sottovaluta la genesi di un brano musicale relegandola nella sfera del privato, privando così una canzone e le sue parole della loro veracità, ancora più spesso si omette uno sguardo al passato, dimenticando che anche "i passi che non lasciano impronte" hanno fatto parte del nostro cammino.
Durante la serata la scultrice veneziana Francesca Bianchi, in arte Macramè, ha realizzato un'opera scultorea sul tema del cammino e del Green Village, raffigurando con l'argilla un tronco d'albero da cui nascono delle mani dalle quali fuoriesce una farfalla. «La scultura-ha detto l'artista-rappresenta il cammino di vita della natura e di ciascuno di noi, nel momento in cui l'uomo diventa l'amabile curatore della natura, favorendone la metamorfosi allora favorirà il suo stesso percorso di vita». Abbiamo chiesto infine proprio a Don Davide Abascià, ideatore del percorso, "Cosa ha ispirato il "cammino" nell'organizzazione di Walking progress? Alla sua conclusione cosa sente di dire dei risultati ottenuti?"
«Il percorso "Walking progress" è nato dalla preghiera e dalla riflessione dei giovani della consulta di Pastorale Giovanile della nostra città. Siamo partiti dal Vangelo per riscoprire Gesù come Colui che ci insegna a camminare da discepoli attraverso la nostra umanità redenta. È Lui che ci invita a camminare da giovani liberi di essere noi stessi. Riscoprirci con Lui compagni di viaggio e in Lui discepoli. Personalmente non sono preoccupato dei risultati, ne tantomeno dal numero dei giovani che hanno partecipato ai diversi incontri che hanno segnato il percorso "Walking Progress". Il nostro è voluto essere, senza pretese, un condividere con giovani credenti e non un pezzo di strada insieme seguendo la segnaletica della speranza. L'aver incontrato i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte del Liceo "Cafiero" è stata un'ulteriore possibilità di incontro e confronto, per riscoprirci insieme giovani in cammino; giovani desiderosi di raccontare i nostri sentieri incrociati dallo sguardo di Cristo, perché "La fede vede nella misura in cui cammina" (Papa Francesco) ».
I due artisti si sono confrontati e raccontati a suon di musica nell'anfiteatro del Castello Svevo di Barletta, all'interno della manifestazione Green Village, narrando di una spiritualità ora laica ed ora religiosa, proponendo quattro brani a testa, ciascuno per il suo autore significante di un importante luogo o momento della propria vita. Dalla profondità di "E di me t'innamorerai", "Il bacio dell'assissino", "Figlia", "La fuga" di Francesco Cicorella alla soavità e freschezza di "Oltre", "Giungla", "Nella vasca da bagno del tempo" "Dove cadono i fulmini" di Erica Mou, la serata ha viaggiato ai ritmi del tempo musicale e del racconto nel ricordo. Spesso si sottovaluta la genesi di un brano musicale relegandola nella sfera del privato, privando così una canzone e le sue parole della loro veracità, ancora più spesso si omette uno sguardo al passato, dimenticando che anche "i passi che non lasciano impronte" hanno fatto parte del nostro cammino.
Durante la serata la scultrice veneziana Francesca Bianchi, in arte Macramè, ha realizzato un'opera scultorea sul tema del cammino e del Green Village, raffigurando con l'argilla un tronco d'albero da cui nascono delle mani dalle quali fuoriesce una farfalla. «La scultura-ha detto l'artista-rappresenta il cammino di vita della natura e di ciascuno di noi, nel momento in cui l'uomo diventa l'amabile curatore della natura, favorendone la metamorfosi allora favorirà il suo stesso percorso di vita». Abbiamo chiesto infine proprio a Don Davide Abascià, ideatore del percorso, "Cosa ha ispirato il "cammino" nell'organizzazione di Walking progress? Alla sua conclusione cosa sente di dire dei risultati ottenuti?"
«Il percorso "Walking progress" è nato dalla preghiera e dalla riflessione dei giovani della consulta di Pastorale Giovanile della nostra città. Siamo partiti dal Vangelo per riscoprire Gesù come Colui che ci insegna a camminare da discepoli attraverso la nostra umanità redenta. È Lui che ci invita a camminare da giovani liberi di essere noi stessi. Riscoprirci con Lui compagni di viaggio e in Lui discepoli. Personalmente non sono preoccupato dei risultati, ne tantomeno dal numero dei giovani che hanno partecipato ai diversi incontri che hanno segnato il percorso "Walking Progress". Il nostro è voluto essere, senza pretese, un condividere con giovani credenti e non un pezzo di strada insieme seguendo la segnaletica della speranza. L'aver incontrato i ragazzi delle classi terze, quarte e quinte del Liceo "Cafiero" è stata un'ulteriore possibilità di incontro e confronto, per riscoprirci insieme giovani in cammino; giovani desiderosi di raccontare i nostri sentieri incrociati dallo sguardo di Cristo, perché "La fede vede nella misura in cui cammina" (Papa Francesco) ».