Territorio
Energia e rifiuti, il Forum pugliese annuncia la mobilitazione regionale
Sabato 13 novembre manifestazione a Bari. Giovedì 18 novembre, sit in davanti la sede della regione Puglia
Barletta - giovedì 4 novembre 2010
Prosegue il percorso di mobilitazione, con assemblee e formazione di coordinamenti provinciali in tutta la Puglia, del Forum Energia e Territorio Beni comuni. Il Forum chiama a una grande mobilitazione tutte le forze sane della regione. Gli appuntamenti sono due, entrambi nel capoluogo pugliese: sabato 13 novembre, per una manifestazione regionale con la quale non solo mostrare il dissenso e l'inquietudine di fronte all'aggressione del nostro territorio ma anche sostenere le nostre proposte in tema di energia, rifiuti, ambiente e salute; giovedì 18 novembre, sit in davanti la sede della regione Puglia.
Vendola e la sua giunta, infatti, non possono parlare a livello nazionale del bisogno di ricostruire una "narrazione collettiva" che abbia in agenda la difesa dei beni comuni e poi, in Puglia, disattendere queste prerogative, tradire il loro predicare. E' venuto il momento che i movimenti si mettano in marcia per realizzare quell'agire collettivo che rappresenta l'unica risposta ad una politica che ormai non risponde più ai bisogni della gente.
Alla fine di settembre scorso, nella chiesa di San Sabino, a Bari, si è tenuta la prima assemblea del Forum alla quale hanno partecipato 200 persone in rappresentanza di realtà provenienti da tutta la regione, a dimostrazione di quanto oggi non sia più procrastinabile l'urgenza di ridare voce alle istanze dei territori. Lo scorso 9 ottobre si è tenuta la seconda assemblea, avente come tema la questione energetica, le problematiche del ciclo dei rifiuti che si tenta di chiudere attraverso l'incenerimento. Si è quindi evidenziato come in questo momento la Regione Puglia, producendo energia in quantità doppia rispetto al proprio consumo, sia asservita agli interessi di quelle aziende che realizzano grossi profitti attraverso impianti d'incenerimento, centrali a carbone e a gas, biomasse, rigassificatori, fotovoltaico ed eolico selvaggi, petrolio e nucleare.
E' innanzi a tale aggressione che nasce l'esigenza, da parte di tutti i movimenti e i comitati che da anni lavorano sul territorio, di mettere a punto una piattaforma che abbia come comune denominatore i bisogni e le istanze delle popolazioni.
Il risultato emerso è la necessità che la vertenza ambientale esca e si emancipi da una dimensione ristretta, portata avanti dalle singole realtà locali e goda di un più ampio respiro. E' necessario creare, sulle tematiche energetiche, quel conflitto sociale che di fatto rappresenta l'unica opportunità per far emergere la piena realizzazione di un esempio di democrazia partecipata. In Puglia i movimenti devono riuscire a "imporre" nell'agenda politica regionale la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo basato sulla tutela dei beni comuni. Per questo chiediamo alla regione Puglia una moratoria su tutti gli impianti in fase di progettazione o realizzazione che distruggono il nostro territorio e compromettono la salute dei cittadini; inoltre vogliamo aprire una discussione sulle linee guida che la regione Puglia si appresta a varare in tema di energia; vogliamo che la Regione Puglia faccia decollare nelle nostre città una volta per tutte quella raccolta differenziata porta a porta che ci porterebbe finalmente fuori dall'emergenza rifiuti e che quindi allontani per sempre,dai nostri territori, la possibilità che si possano realizzare Inceneritori come quello che si sta costruendo a Cerignola in zona Borgo Tresanti.
Invitiamo quindi tutte e tutti i pugliesi a partecipare alle prossime assemblee e alla manifestazione regionale del 13 novembre a Bari
Vendola e la sua giunta, infatti, non possono parlare a livello nazionale del bisogno di ricostruire una "narrazione collettiva" che abbia in agenda la difesa dei beni comuni e poi, in Puglia, disattendere queste prerogative, tradire il loro predicare. E' venuto il momento che i movimenti si mettano in marcia per realizzare quell'agire collettivo che rappresenta l'unica risposta ad una politica che ormai non risponde più ai bisogni della gente.
Alla fine di settembre scorso, nella chiesa di San Sabino, a Bari, si è tenuta la prima assemblea del Forum alla quale hanno partecipato 200 persone in rappresentanza di realtà provenienti da tutta la regione, a dimostrazione di quanto oggi non sia più procrastinabile l'urgenza di ridare voce alle istanze dei territori. Lo scorso 9 ottobre si è tenuta la seconda assemblea, avente come tema la questione energetica, le problematiche del ciclo dei rifiuti che si tenta di chiudere attraverso l'incenerimento. Si è quindi evidenziato come in questo momento la Regione Puglia, producendo energia in quantità doppia rispetto al proprio consumo, sia asservita agli interessi di quelle aziende che realizzano grossi profitti attraverso impianti d'incenerimento, centrali a carbone e a gas, biomasse, rigassificatori, fotovoltaico ed eolico selvaggi, petrolio e nucleare.
E' innanzi a tale aggressione che nasce l'esigenza, da parte di tutti i movimenti e i comitati che da anni lavorano sul territorio, di mettere a punto una piattaforma che abbia come comune denominatore i bisogni e le istanze delle popolazioni.
Il risultato emerso è la necessità che la vertenza ambientale esca e si emancipi da una dimensione ristretta, portata avanti dalle singole realtà locali e goda di un più ampio respiro. E' necessario creare, sulle tematiche energetiche, quel conflitto sociale che di fatto rappresenta l'unica opportunità per far emergere la piena realizzazione di un esempio di democrazia partecipata. In Puglia i movimenti devono riuscire a "imporre" nell'agenda politica regionale la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo basato sulla tutela dei beni comuni. Per questo chiediamo alla regione Puglia una moratoria su tutti gli impianti in fase di progettazione o realizzazione che distruggono il nostro territorio e compromettono la salute dei cittadini; inoltre vogliamo aprire una discussione sulle linee guida che la regione Puglia si appresta a varare in tema di energia; vogliamo che la Regione Puglia faccia decollare nelle nostre città una volta per tutte quella raccolta differenziata porta a porta che ci porterebbe finalmente fuori dall'emergenza rifiuti e che quindi allontani per sempre,dai nostri territori, la possibilità che si possano realizzare Inceneritori come quello che si sta costruendo a Cerignola in zona Borgo Tresanti.
Invitiamo quindi tutte e tutti i pugliesi a partecipare alle prossime assemblee e alla manifestazione regionale del 13 novembre a Bari