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Emergenza punteruolo rosso, le iniziative della provincia

A breve l'inizio degli studi a cura dell'Istituto Agrario. I risultati saranno resi pubblici per semplicitare la salvaguardia del patrimonio vivaistico

Palme ormai morte, abbattute, ingiallite e sfibrate, un pietoso spettacolo offertoci ogni giorno da ville e giardini pubblici a causa dell'inesorabile infestazione di un voracissimo e letale parassita, il Punteruolo Rosso della palma, coleottero originario dell'Asia. Arrivato nella nostra penisola nel 2005 non ha tardato a prendere di mira le palme pugliesi, (barlettane comprese ricordando il caso della palma sita vicino l'ex scuola materna "l'Angioletto") decretando una vera e propria emergenza che richiede un'azione costante ed efficace per limitare al massimo i già ingenti danni che sta causando.

Analizzando il livello di emergenza raggiunto, l'Assessorato, nella figura di Pompeo Camero, intende avviare ogni iniziativa di supporto all'individuazione di rimedi idonei a debellare i gravissimi danni che il "punteruolo rosso" sta determinando alle palme del nostro territorio o quantomeno a tenere sotto controllo l'incremento della popolazione del "coleottero curculionide".

A questo proposito, facendo onore alla propria tradizione ultracentenaria, l'Istituto Tecnico Agrario Provinciale "Umberto I" avvierà al più presto quell'approfondimento che il problema richiede portando avanti uno studio accurato che potrà portare a risultati che da più parti da anni si attendono. Il "parassita killer" si sta rivelando di una resistenza ad ogni trattamento fitosanitario davvero insospettabile sino a qualche tempo fa. Per queste ragioni, si ritiene vadano messe in campo le migliori conoscenze scientifiche in materia, per combatterlo ad armi pari e, se necessario, sviluppare un processo di studio e di ricerca, sino all'individuazione dei possibili rimedi validi.

Le soluzioni finora proposte si sono rivelate talvolta effimere, spesso costose ed in taluni casi, hanno soltanto rinviato l'abbattimento delle piante irrimediabilmente colpite, con grave danno sia per i privati che per gli stessi Comuni, all'interno dei cui territori, la presenza delle palme, spesso rappresenta il fiore all'occhiello del verde pubblico.

Se si raggiungesse l'ambizioso obiettivo, seguirebbe la pubblica divulgazione dell'esito dell'esperienza, utile a tutti coloro vogliano avvalersi di tale strumento per arginare questa pressante emergenza e far tornare il verde pubblico e privato tratto distintivo per la bellezza delle nostre città.
Rhynchophorus ferrugineus (punteruolo rosso) è originario dell'Asia sudorientale e della Melanesia, dove è responsabile di seri danni alle coltivazioni di Cocos nucifera. A seguito del commercio di esemplari di palme infette la specie ha raggiunto negli anni ottanta gli Emirati Arabi e da qui si è diffusa in Medio Oriente (segnalata in Iran, Israele, Giordania e Territori palestinesi) ed in quasi tutti i paesi del bacino meridionale del Mar Mediterraneo (a partire dall'Egitto dove è stata segnalata per la prima volta nel 1992); risalita sino alla Spagna (prima segnalazione nel 1994), ha successivamente raggiunto la Corsica e la Costa Azzurra francese (2006). La prima segnalazione in Italia è del 2004 e si deve ad un vivaista di Pistoia che aveva importato delle piante dall'Egitto; nel 2005 viene segnalato in Sicilia e quindi in veloce diffusione verso il Nord della penisola: arriva in Campania, portando a morte centinaia di palme secolari in parchi pubblici e nei giardini privati, nel Lazio, torna in Toscana ed è infine anche in Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia.
Per lo storico degli alberi Antimo Palumbo il parassita potrebbe portare all'estinzione delle palme nella città di Roma entro il 2015.
La causa della rapida diffusione è principalmente il commercio di esemplari di palma infestati dall'insetto e non riconosciuti tali.
  • Salvaguardia ambientale
  • Pompeo Camero
  • Punteruolo rosso
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