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Edilizia: 25.000 metri cubi in più per la 167

Incontro tra soci delle cooperative e assessore all'urbanistica

Buone notizie per l'edilizia residenziale convenzionata a Barletta: nel piano della 167 potrebbero essere disponibili altri 25.000 metri cubi, equivalenti a circa 80 unità abitative. Ad essi potrebbero aggiungersi ulteriori possibilità di incremento, in base ad una legge regionale che "premia" quei piani in cui per le costruzioni siano previste soluzioni e materiali ecosostenibili, ossia in bioarchitettura.

Queste due possibilità sono state illustrate ai soci di una decina di cooperative edilizie che nella serata di ieri hanno incontrato l'assessore comunale all'Urbanistica, Franco Pastore. «25.000 metri cubi significa avere decine di appartamenti in più – spiega l'assessore Pastore – mentre sulla possibilità di premialità, per esserne certi, dovremo attendere che le pratiche siano chiuse e ci sia il rilascio dei permessi a costruire, ma la garanzia in questo senso è data dal fatto che nel bando per la 167 era già previsto che fossero rispettati parametri di bioarchitettura e risparmio energetico».

Tirando le somme, il quadro conclusivo è caratterizzato da 71 cooperative in graduatoria, per un totale di 2.500 – 3.000 unità operative. Delle 71 cooperative le prime 37, in base alla prima variante urbanistica, sono già partite, con il 100% delle volumetrie. Con la seconda variante urbanistica, con il principio dello scorrimento, sono rientrate altre 14 cooperative che si sono autoridotte le volumetrie. Si arriva così a 51 cooperative. Si arriverebbe a coprire il numero totale dei soggetti in graduatoria con la rivisitazione delle volumetrie e l'incremento di 25.000 metri cubi, pari alle esigenze di almeno altre quattro cooperative, e con la premialità che la regione Puglia potrebbe accordare, fino al 10% in più delle volumetrie del piano.
Intanto prosegue in città anche il percorso di chi ha scelto l'autocostruzione per avere una casa e di chi ha occupato il primo spazio libero, gli alloggi dell'ex distilleria, per avere un tetto sulla testa. Per i primi c'è l'inizio di un percorso, con un protocollo d'intesa con la regione, per i secondi c'è la costituzione di un comitato di lotta, "condominio solidale", così si chiama.

La prima via è stata sollecitata dall'associazione fraternità per il diritto alla casa e sostenuta dall'amministrazione comunale e dall'assessorato all'urbanistica.
La seconda via dovrà rientare nei ranghi della legalità. Condizione, quest'ultima, aveva già chiarito il sindaco nei giorni scorsi, imprescindibile per poter trovare soluzioni abitative per gli attuali occupanti degli alloggi dell'ex distilleria.
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