Territorio

«Ecologismo radicato nella Fede per un mondo migliore»

Lettera del prof. Quarto in occasione della VI Giornata per la Salvaguardia del Creato. «Oggi si potrebbe festeggiare a Canne della Battaglia o a San Procopio»

«Il primo Settembre ricorre la VI Giornata per la Salvaguardia del Creato, indetta dalla Chiesa Cattolica. Il tema di quest'anno è: "In una terra ospitale, educhiamo all'accoglienza"». Inizia così la riflessione e l'esortazione sulla necessità di dare rilevanza a tale avvenimento da parte del docente universitario barlettano Ruggiero Quarto, professore di geofisica presso l'Università di Bari.

«Dal documento ufficiale per tale evento leggiamo che "La comunità cristiana offre il suo contributo e sollecita quello di tutti perché la società diventi sempre più terreno favorevole all'educazione. Favorendo condizioni e stili di vita sani e rispettosi dei valori, è possibile promuovere lo sviluppo integrale della persona, educare all'accoglienza dell'altro e al discernimento della verità, alla solidarietà e al senso della festa, alla sobrietà e alla custodia del creato, alla mondialità e alla pace, alla legalità, alla responsabilità etica nell'economia e all'uso saggio delle tecnologie. La Giornata diventa così occasione di un'ulteriore immersione nella storia, per ritrovare le radici della solidarietà, partendo da Dio, che creò l'uomo a sua immagine e somiglianza, con il mandato di fare della terra un giardino accogliente, che rispecchi il cielo e prolunghi l'opera della creazione."

L'iniziativa non si limita ad un solo giorno, ma interessa l'intero mese di Settembre. Nel sussidio fornito (disponibile in internet nel sito www.chiesacattolica.it) sono consigliati momenti di preghiera e riflessione, possibilmente ecumenici. Sono perfino auspicati incontri di preghiera in alcuni punti significativi del territorio. Sia in quelli particolarmente belli, che testimoniano chiaramente il Progetto di Bellezza dell'Eterna Bellezza; sia in quelli particolarmente degradati, che dimostrano le capacità nocive dell'uomo di alterare il Progetto divino. In quest'ultimo caso, attraverso momenti di preghiera, riconoscendo la centralità del Creatore e della sua Opera, potremmo comprendere la necessità di bonificare tali siti e di non sconvolgere e impoverire il pianeta. Potremmo predisporci ad assecondare il volere del Signore. Potremmo capire che figli del Padre non sono solo una parte dei viventi, ma tutti, senza confini di spazio e di tempo. Quindi anche i disagiati sono nostri Fratelli e, finanche, i non ancora esistenti. Tutti hanno il nostro stesso diritto di poter disporre di un pianeta ospitale. Magari ancor più dell'attuale.

Sarebbe bello che nelle parrocchie, deputate a dar enfasi a tale evento, si organizzino tanti e variegati momenti d'incontro. Sarebbe, altresì, auspicabile che alcune significative iniziative ecumeniche siano pianificate a livello di Diocesi. Conoscendo la grande sensibilità della nostra Diocesi per i temi ambientali, più volte dimostrata, c'è sicuramente da aspettarsi molto.

Si potrebbe organizzare una veglia di preghiera in riva al mare, anche all'alba, quando il sole sembra miracolosamente spuntare dall'acqua. Momento in cui si materializza la meravigliosa Opera del Creatore. Apoteosi di Bellezza, magari da ammirare proclamando Lodi al Signore. Si potrebbe organizzare una biciclettata in località San Procopio, per rendersi conto delle assurde ferite che infliggiamo al territorio, deturpato da un ex discarica, violentato da una pazzesca nuova discarica e interessato da uno scellerato progetto di un'ulteriore discarica. Qui potremmo recitare una preghiera affinché comprendiamo la necessità di una vita sobria, senza quegli sperperi e "usa e getta" che alimentano l'orrendo affare delle discariche. Si potrebbe godere un tramonto sulle colline di Canne della Battaglia o, di contro, rammaricarsi per l'acqua inquinata che scorre nell'Ofanto, pregando affinché chi ha responsabilità di governo preservi le bellezze naturali e non permetta che s'inquinino fiumi e mari.

Come comunità cristiana dobbiamo sentire il dovere di rendere sempre più ospitale la "Casa" che ci è stata data in uso, limitato alla nostra esistenza. Dobbiamo sentire il dovere di educarci ed educare all'accoglienza, aprendo la porta di "Casa" a tutti, ovunque e per sempre.

Un ecologismo radicato nella Fede potrebbe essere la svolta per un Mondo migliore! E allora annunciamo a tutti per l'intero mese di Settembre che il Creato va salvaguardato!».
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