Politica
Dragaggio porto di Barletta, Caracciolo: «Conclusione dei lavori entro il 15 maggio 2025»
La nota del consigliere regionale del Pd
Barletta - lunedì 28 ottobre 2024
14.20
"Entro il 15 maggio del 2025 i lavori di dragaggio del fondale del porto del Barletta saranno conclusi. Dall'audizione della V commissione da me richiesta sono emerse importanti novità sulla realizzazione dell'opera che si avvia quindi al termine". Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Filippo Caracciolo.
"Secondo quanto riportato in commissione – afferma Caracciolo – in seguito ad una nuova caratterizzazione, dovuta anche all'imminente avvio dell'opera di allungamento dei moli foranei, la quantità dei sedimenti contaminati che inizialmente era stata quantificata in 27mila metri cubi è scesa ad 8-9mila. Questa riduzione comporta una importante svolta positiva nella tempistica".
"Con la diminuzione di questo tipo di sedimento, infatti – aggiunge il consigliere regionale – non sarà più necessario per lo smaltimento l'utilizzo di un'area di stoccaggio già individuata nel porto di Taranto e non sarà necessario nemmeno l'utilizzo della cassa di colmata ancora in attesa di collaudo. Si potrà, grazie ad una perizia di variante, invece procedere allo smaltimento di questi sedimenti in impianti di recupero. I sedimenti dragati verranno collocati in un'area interna al cantiere per poi essere caricati sui mezzi che li porteranno negli impianti indicati. Con la diminuzione dei sedimenti contaminati, inoltre, viene meno la differenziazione con quelli non contaminati già smaltiti nei mesi scorsi per un totale di 50mila metri cubi sui 70 mila iniziali. Il restante dragaggio avverrà in modo continuativo senza più interruzione per passare dal sedimento di un tipo all'altro".
"Quella dei lavori di dragaggio del fondale del porto di Barletta, finanziata con 6 milioni di euro dalla Regione Puglia, è un opera attesa da oltre 10 anni e permetterà allo scalo marittimo barlettano di ospitare imbarcazioni fino a 10000 tonnellate diventando infrastruttura vitale per l'economia cittadina, provinciale e non solo. Nel mese di febbraio – conclude Caracciolo – richiederò una nuova audizione in commissione per fare il punto della situazione, con l'auspicio che gli intendimenti emersi oggi vengano rispettati".
"Secondo quanto riportato in commissione – afferma Caracciolo – in seguito ad una nuova caratterizzazione, dovuta anche all'imminente avvio dell'opera di allungamento dei moli foranei, la quantità dei sedimenti contaminati che inizialmente era stata quantificata in 27mila metri cubi è scesa ad 8-9mila. Questa riduzione comporta una importante svolta positiva nella tempistica".
"Con la diminuzione di questo tipo di sedimento, infatti – aggiunge il consigliere regionale – non sarà più necessario per lo smaltimento l'utilizzo di un'area di stoccaggio già individuata nel porto di Taranto e non sarà necessario nemmeno l'utilizzo della cassa di colmata ancora in attesa di collaudo. Si potrà, grazie ad una perizia di variante, invece procedere allo smaltimento di questi sedimenti in impianti di recupero. I sedimenti dragati verranno collocati in un'area interna al cantiere per poi essere caricati sui mezzi che li porteranno negli impianti indicati. Con la diminuzione dei sedimenti contaminati, inoltre, viene meno la differenziazione con quelli non contaminati già smaltiti nei mesi scorsi per un totale di 50mila metri cubi sui 70 mila iniziali. Il restante dragaggio avverrà in modo continuativo senza più interruzione per passare dal sedimento di un tipo all'altro".
"Quella dei lavori di dragaggio del fondale del porto di Barletta, finanziata con 6 milioni di euro dalla Regione Puglia, è un opera attesa da oltre 10 anni e permetterà allo scalo marittimo barlettano di ospitare imbarcazioni fino a 10000 tonnellate diventando infrastruttura vitale per l'economia cittadina, provinciale e non solo. Nel mese di febbraio – conclude Caracciolo – richiederò una nuova audizione in commissione per fare il punto della situazione, con l'auspicio che gli intendimenti emersi oggi vengano rispettati".