Servizi sociali
Donne contro la violenza
Incontro organizzato dal Coordinamento Donne dell'ACLI di Barletta. Tina Arbues racconta l'esperienza del Centro Antiviolenza
Barletta - venerdì 25 gennaio 2013
14.35
Nell'incontro tenutosi ieri sera, presso una nota libreria di Barletta, organizzato dal Coordinamento Donne del Circolo Acli di Barletta, si è voluto sottolineare l'importanza della difesa delle donne dalla violenza maschile, attraverso le parole di Tina Arbues, Presidente dell'Osservatorio "Giulia e Rossella" – CentroAntiviolenza di Barletta. L'incontro è stato moderato da Lisa De Marinis, psicologa dell'ACLI, alla presenza della Presidente del Coordinamento donne, Antonella Ruggero.
Un anno di guerra è stato il 2012, se valutiamo il 'bollettino di guerra' consegnatoci dal Pronto Soccorso di Barletta, e sommandolo all'enormità di casi di violenza e femminicidio in tutta Italia. Non potendo tacere le atrocità di cui si è macchiato questo paese negli ultimi anni, Dacia Maraini ha pubblicato "L'Amore rubato", un resoconto di tante storie vere, di tante donne trafitte dalla violenza maschile. Spesso questi atti di vigliaccheria vengono perpetrati da uomini di famiglia, coniugi o compagni di vita, di cui è difficile fornire un identikit valido per ognuno di questi. Spesso si tratta dei cosidetti 'insospettabili': uomini per bene, gentili con gli altri che perdono il controllo di se stessi, trasformando il rapporto con la propria donna in un'acme di violenza ingiustificata e ingiustificabile. Accade che alla base ci siano problematiche piuttosto complesse, come alcool, droga e qualunque tipo di dipendenza. Negli ultimi tempi, infatti, si presenta come protagonista un tipo di problematica sociale che può avere sbocchi diversi, come la dipendenza da gioco d'azzardo o ludopatia.
Di questo genere di dipendenza BarlettaLife si è già occupata in un'inchiesta che ha sottolineato l'aspetto patologico di tale dipendenza, così come asserito negli ultimi anni dal Ministero della Salute. «Tale questione si presenta come causa di rapporti affettivi 'disturbati', falsi che presentano tutti le medesime caratteristiche» ha voluto sottolineare Tina Arbues.
Arbues ha rimarcato il mancato interessamento delle Istituzioni locali che da oltre un anno non sostengono più in alcun modo il Centro Antiviolenza, partito durante l'Amministrazione Salerno nel 1999. L'associazione è presente sul territorio da quasi vent'anni; il bacino di utenza appare in crescita in questi anni e i servizi fondamentali offerti dall'associazione sono: accoglienza e ascolto delle utenti, assistenza legale e gratuito patrocinio, mediazione familiare, assistenza psicologica. Inoltre, attività decennali di prevenzione sono state svolte presso le scuole della città. «Sono stati 357 gli interventi nel 2011, provvedendo principalmente a fornire aiuto concreto a queste donne a uscire dalla violenza».
Il nuovo obiettivo che l'Osservatorio "Giulia e Rossella" si prefigge, in ottemperanza a modelli precedenti di altri paesi europei è di intervenire nella riabilitazione dell'uomo, carnefice in tali situazioni. Infine è stato annunciato da Tina Arbues che la sua associazione ospiterà Dacia Maraini il 7 febbraio, per presentare il suo libro, fonte d'ispirazione per i temi trattati anche in questa serata.
Un anno di guerra è stato il 2012, se valutiamo il 'bollettino di guerra' consegnatoci dal Pronto Soccorso di Barletta, e sommandolo all'enormità di casi di violenza e femminicidio in tutta Italia. Non potendo tacere le atrocità di cui si è macchiato questo paese negli ultimi anni, Dacia Maraini ha pubblicato "L'Amore rubato", un resoconto di tante storie vere, di tante donne trafitte dalla violenza maschile. Spesso questi atti di vigliaccheria vengono perpetrati da uomini di famiglia, coniugi o compagni di vita, di cui è difficile fornire un identikit valido per ognuno di questi. Spesso si tratta dei cosidetti 'insospettabili': uomini per bene, gentili con gli altri che perdono il controllo di se stessi, trasformando il rapporto con la propria donna in un'acme di violenza ingiustificata e ingiustificabile. Accade che alla base ci siano problematiche piuttosto complesse, come alcool, droga e qualunque tipo di dipendenza. Negli ultimi tempi, infatti, si presenta come protagonista un tipo di problematica sociale che può avere sbocchi diversi, come la dipendenza da gioco d'azzardo o ludopatia.
Di questo genere di dipendenza BarlettaLife si è già occupata in un'inchiesta che ha sottolineato l'aspetto patologico di tale dipendenza, così come asserito negli ultimi anni dal Ministero della Salute. «Tale questione si presenta come causa di rapporti affettivi 'disturbati', falsi che presentano tutti le medesime caratteristiche» ha voluto sottolineare Tina Arbues.
Arbues ha rimarcato il mancato interessamento delle Istituzioni locali che da oltre un anno non sostengono più in alcun modo il Centro Antiviolenza, partito durante l'Amministrazione Salerno nel 1999. L'associazione è presente sul territorio da quasi vent'anni; il bacino di utenza appare in crescita in questi anni e i servizi fondamentali offerti dall'associazione sono: accoglienza e ascolto delle utenti, assistenza legale e gratuito patrocinio, mediazione familiare, assistenza psicologica. Inoltre, attività decennali di prevenzione sono state svolte presso le scuole della città. «Sono stati 357 gli interventi nel 2011, provvedendo principalmente a fornire aiuto concreto a queste donne a uscire dalla violenza».
Il nuovo obiettivo che l'Osservatorio "Giulia e Rossella" si prefigge, in ottemperanza a modelli precedenti di altri paesi europei è di intervenire nella riabilitazione dell'uomo, carnefice in tali situazioni. Infine è stato annunciato da Tina Arbues che la sua associazione ospiterà Dacia Maraini il 7 febbraio, per presentare il suo libro, fonte d'ispirazione per i temi trattati anche in questa serata.