Religioni
Don Salvatore Mellone, primo anniversario della scomparsa
«Aderire ai dolori immensi del Cristo spalanca varchi di luce»
Barletta - lunedì 27 giugno 2016
Comunicato Stampa
Il 29 giugno 2016, alle ore 11.30, nella Parrocchia del SS. Crocifisso in Barletta, a distanza di un anno dalla morte prematura di don Salvatore Mellone, si terrà una conferenza stampa di presentazione della pubblicazione "Lasciamo spazio a Dio. Omelie tratte dalla liturgia di una vita eucaristica" che raccoglie le omelie pronunziate da don Salvatore nei 74 giorni di ministero sacerdotale. In quel medesimo giorno, alle ore 19.00, è prevista una solenne concelebrazione eucaristica in suffragio di Don Salvatore a cui seguirà una seconda presentazione del volume da parte del Prof. Di Pilato, che ne ha curato la prefazione.
Nel lasso di tempo che va dal 29 Giugno 2015 ad oggi, il Comitato redazionale Scritti e Testimonianze «don Salvatore Mellone», istituto dall'Arcivescovo Mons. Pichierri, pastore dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta- Bisceglie, ha alacremente lavorato per raggiungere questo obiettivo con l'unico intento di offrire una testimonianza scritta in edificazione del nostro presbiterio diocesano, del popolo di Dio e di quanti hanno seguito la storia singolare di don Salvatore.
Ma chi è stato don Salvatore Mellone? Nato a Barletta il 7 marzo 1977, in età adulta matura la vocazione al sacerdozio, per cui nel 2011 comincia il cammino di formazione presso il Pontificio Seminario di Molfetta, rivelandosi subito uomo di preghiera, di profonda spiritualità e di grande spessore culturale. Nel giugno 2014 scopre di essersi ammalato di un tumore all'esofago. Quando le condizioni di salute si aggravano tanto da far pensare al peggio, don Salvatore esprime al suo Parroco prima, Don Ruggiero Caporusso, quindi all'Arcivescovo Pichierri, il desiderio di essere ordinato presbitero prima della conclusione del suo iter formativo. A seguito di un oculato discernimento operato da Mons. Giovan Battista Pichierri, dai responsabili del Pontificio Seminario di Molfetta, sentito il parere della Santa Sede, l'ipotesi di ordinazione presbiterale diventa realtà il 16 aprile 2015: "Le motivazioni di Salvatore – si legge in una nota congiunta dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta- Bisceglie e del Pontificio Seminario Regionale di Molfetta – non si possono ridurre semplicemente ad un desiderio personale di diventare presbitero, ma sono sostenute e avvalorate da un attento discernimento sulla chiamata, che ha sentito confermata in sé, anche nei momenti della malattia (….). Le motivazioni che hanno portato mons. Pichierri ad ordinarlo, sono state: il coronamento di un cammino serio e coerente, anche nella malattia, e l'edificazione del popolo di Dio e dei sacerdoti e seminaristi, che può venire da questa particolare testimonianza vocazionale".
La vita da sacerdote di don Salvatore è durata 74 giorni, intensi, vissuti nel letto della malattia a casa sua, che hanno registrato l'attenzione e l'interessamento di centinaia e centinaia di persone, vicine e lontane, e che, nella sua vicenda, hanno intravisto la presenza di qualcosa di speciale, quasi un richiamo al Divino, all'Oltre, all'Altro , in lui che aveva detto: «oggi, da presbitero, prendo la consapevolezza che l'aderire ai dolori immensi del Cristo, così come fanno tanti altri miei fratelli, spalanca varchi di luce sul mistero del soffrire».
Nel lasso di tempo che va dal 29 Giugno 2015 ad oggi, il Comitato redazionale Scritti e Testimonianze «don Salvatore Mellone», istituto dall'Arcivescovo Mons. Pichierri, pastore dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta- Bisceglie, ha alacremente lavorato per raggiungere questo obiettivo con l'unico intento di offrire una testimonianza scritta in edificazione del nostro presbiterio diocesano, del popolo di Dio e di quanti hanno seguito la storia singolare di don Salvatore.
Ma chi è stato don Salvatore Mellone? Nato a Barletta il 7 marzo 1977, in età adulta matura la vocazione al sacerdozio, per cui nel 2011 comincia il cammino di formazione presso il Pontificio Seminario di Molfetta, rivelandosi subito uomo di preghiera, di profonda spiritualità e di grande spessore culturale. Nel giugno 2014 scopre di essersi ammalato di un tumore all'esofago. Quando le condizioni di salute si aggravano tanto da far pensare al peggio, don Salvatore esprime al suo Parroco prima, Don Ruggiero Caporusso, quindi all'Arcivescovo Pichierri, il desiderio di essere ordinato presbitero prima della conclusione del suo iter formativo. A seguito di un oculato discernimento operato da Mons. Giovan Battista Pichierri, dai responsabili del Pontificio Seminario di Molfetta, sentito il parere della Santa Sede, l'ipotesi di ordinazione presbiterale diventa realtà il 16 aprile 2015: "Le motivazioni di Salvatore – si legge in una nota congiunta dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta- Bisceglie e del Pontificio Seminario Regionale di Molfetta – non si possono ridurre semplicemente ad un desiderio personale di diventare presbitero, ma sono sostenute e avvalorate da un attento discernimento sulla chiamata, che ha sentito confermata in sé, anche nei momenti della malattia (….). Le motivazioni che hanno portato mons. Pichierri ad ordinarlo, sono state: il coronamento di un cammino serio e coerente, anche nella malattia, e l'edificazione del popolo di Dio e dei sacerdoti e seminaristi, che può venire da questa particolare testimonianza vocazionale".
La vita da sacerdote di don Salvatore è durata 74 giorni, intensi, vissuti nel letto della malattia a casa sua, che hanno registrato l'attenzione e l'interessamento di centinaia e centinaia di persone, vicine e lontane, e che, nella sua vicenda, hanno intravisto la presenza di qualcosa di speciale, quasi un richiamo al Divino, all'Oltre, all'Altro , in lui che aveva detto: «oggi, da presbitero, prendo la consapevolezza che l'aderire ai dolori immensi del Cristo, così come fanno tanti altri miei fratelli, spalanca varchi di luce sul mistero del soffrire».