Religioni
Don Nandino Capovilla a Barletta racconta la sua striscia di Gaza
Il coordinatore nazionale di Pax Christi presenta il libro "Voglia di Normalità". Incontri, storie, volti, cuori spalancati, in una troppo spesso inascoltata denuncia
Barletta - giovedì 3 gennaio 2013
Oggi alle 19.30 don Nandino Capovilla, coordinatore nazionale di Pax Christi, sarà a Barletta presso una nota libreria in corso Vittorio Emanuele, per presentare il suo libro "Voglia di normalità", scritto con Betta Tusset, per testimoniarci la sua esperienza nella striscia di Gaza.
Una sosta nella terra martoriata di Palestina diventa racconto e testimonianza di chi, ha deciso di condividere fino in fondo le sofferenze e le speranze di pace di chi vive sotto occupazione militare. Nandino Capovilla e Betta Tusset, da anni impegnati nella Campagna Ponti e non muri di Pax Christi italia, continuano a portare giovani e adulti, "pellegrini di giustizia" non a visitare le pietre morte ma ad ascoltare le pietre vive di questa terra.
Incontri, storie, volti, cuori spalancati, in una troppo spesso inascoltata denuncia, per raccontare la voglia matta e disperata dei palestinesi di continuare a vivere su quel piccolo lembo di terra ereditato dai padri, di esistere come individui, come gruppo, come popolo, e non essere apostrofati come terroristi e sottosviluppati. Alle storie in prima persona uniscono tante immagini che hanno prodotto con Pax Christi, video e reportage da Gaza e dai territori palestinesi occupati.
Riescono così ad incastonare le loro parole nel corpo e nel respiro di una terra bellissima e dannata, intrisa di sangue e fatiche; e per coinvolgerci in queste voci piccole ma mai disperate, in queste vite offerte a piene mani da uomini e donne che non smettono di lavorare, di crescere i figli, di amare, di sorridere, di cantare il loro sogno di pace. Prima che sia troppo tardi.
Una sosta nella terra martoriata di Palestina diventa racconto e testimonianza di chi, ha deciso di condividere fino in fondo le sofferenze e le speranze di pace di chi vive sotto occupazione militare. Nandino Capovilla e Betta Tusset, da anni impegnati nella Campagna Ponti e non muri di Pax Christi italia, continuano a portare giovani e adulti, "pellegrini di giustizia" non a visitare le pietre morte ma ad ascoltare le pietre vive di questa terra.
Incontri, storie, volti, cuori spalancati, in una troppo spesso inascoltata denuncia, per raccontare la voglia matta e disperata dei palestinesi di continuare a vivere su quel piccolo lembo di terra ereditato dai padri, di esistere come individui, come gruppo, come popolo, e non essere apostrofati come terroristi e sottosviluppati. Alle storie in prima persona uniscono tante immagini che hanno prodotto con Pax Christi, video e reportage da Gaza e dai territori palestinesi occupati.
Riescono così ad incastonare le loro parole nel corpo e nel respiro di una terra bellissima e dannata, intrisa di sangue e fatiche; e per coinvolgerci in queste voci piccole ma mai disperate, in queste vite offerte a piene mani da uomini e donne che non smettono di lavorare, di crescere i figli, di amare, di sorridere, di cantare il loro sogno di pace. Prima che sia troppo tardi.