Territorio
Divieto di balneazione per 1.5 km sulla litoranea di Ponente
I dati Arpa dopo le piogge del weekend "stoppano" i bagnanti
Barletta - giovedì 31 luglio 2014
11.20
Tanto tuonò che alla fine piovve. E non si potè più fare il bagno nelle acque di Barletta. Scatta infatti da questa mattina il divieto di balneazione su 1.5 km di costa sul Lungomare di Ponente a Barletta: stando ai dati riportati sulle analisi dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, gli abbondanti acquazzoni piombati sulla Bat nello scorso weekend hanno infatti fatto scattare l'allarme-balneazione all'ombra di Eraclio.
Nella mattinata di lunedì 28 luglio gli operatori dell'Arpa hanno sottoposto le acque ai routinari controlli, sottoponendo i dati ieri sera all'esame di una conferenza dei servizi alla presenza del sindaco Pasquale Cascella e dei rappresentanti di Asl, Aqp e Polizia Provinciale. La responsabilità dell'inquinamento è imputabile al tristemente "celebre" Canale H e al Canale "M", il primo dei quali già segnalato come inquinato dai monitoraggi di Goletta Verde in Puglia, la fotografia scattata dalla celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. È quindi stato deciso di attivare immediatamente una organica attività sinergica di controllo tra la Polizia Locale, quella Provinciale e l'Acquedotto Pugliese volta ad accertare e contrastare eventuali abusi di sversamenti inquinanti. Al tempo stesso è stata segnalata agli enti competenti l'esigenza di accelerare gli interventi atti ad adeguare e rendere efficiente il complesso sistema di spinta e di collegamento dei canali con gli impianti di depurazione e affinamento delle acque.
Il 17 luglio Il sindaco Cascella aveva emanato un'ordinanza con la quale si prescriveva il divieto di balneazione, "in concomitanza di eventi meteorici di precipitazione", sino al termine della stagione balneare (30 settembre), nello zone del litorale comunale interessate dalla presenza di canali che sfociano a mare. «In concomitanza di eventi meteorici di precipitazione-si leggeva nell'ordinanza-sarà quindi affissa nelle zone interessate l'opportuna segnaletica per rendere noto il divieto di balneazione, e al termine delle precipitazioni, l'Arpa dovrà "procedere con immediatezza" nel prelevare ed analizzare campioni di acque di balneazione». "Nel chiedere agli operatori comprensione per una scelta doverosa e la massima collaborazione nei confronti degli utenti-si legge in una nota del Comune- il sindaco Cascella ha espresso l'auspicio che le nuove analisi possano consentire al più presto di rimuovere il divieto e ripristinare tempestivamente l'esercizio di tutte la attività sul litorale cittadino". Il divieto interessa in caso di pioggia, molti dei tratti più battuti dai bagnanti della costa barlettana, ad esclusione della prima parte della spiaggia di levante, di un breve tratto centrale della spiaggia di ponente, e della zona più distante della spiaggia di ponente, verso vicinale Pantaniello: una querelle che non sarà risolta fino al ripristino del depuratore, oggi insufficiente a resistere a portate superiori a 370 litri al secondo, prevista però solo per ottobre.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Nella mattinata di lunedì 28 luglio gli operatori dell'Arpa hanno sottoposto le acque ai routinari controlli, sottoponendo i dati ieri sera all'esame di una conferenza dei servizi alla presenza del sindaco Pasquale Cascella e dei rappresentanti di Asl, Aqp e Polizia Provinciale. La responsabilità dell'inquinamento è imputabile al tristemente "celebre" Canale H e al Canale "M", il primo dei quali già segnalato come inquinato dai monitoraggi di Goletta Verde in Puglia, la fotografia scattata dalla celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. È quindi stato deciso di attivare immediatamente una organica attività sinergica di controllo tra la Polizia Locale, quella Provinciale e l'Acquedotto Pugliese volta ad accertare e contrastare eventuali abusi di sversamenti inquinanti. Al tempo stesso è stata segnalata agli enti competenti l'esigenza di accelerare gli interventi atti ad adeguare e rendere efficiente il complesso sistema di spinta e di collegamento dei canali con gli impianti di depurazione e affinamento delle acque.
Il 17 luglio Il sindaco Cascella aveva emanato un'ordinanza con la quale si prescriveva il divieto di balneazione, "in concomitanza di eventi meteorici di precipitazione", sino al termine della stagione balneare (30 settembre), nello zone del litorale comunale interessate dalla presenza di canali che sfociano a mare. «In concomitanza di eventi meteorici di precipitazione-si leggeva nell'ordinanza-sarà quindi affissa nelle zone interessate l'opportuna segnaletica per rendere noto il divieto di balneazione, e al termine delle precipitazioni, l'Arpa dovrà "procedere con immediatezza" nel prelevare ed analizzare campioni di acque di balneazione». "Nel chiedere agli operatori comprensione per una scelta doverosa e la massima collaborazione nei confronti degli utenti-si legge in una nota del Comune- il sindaco Cascella ha espresso l'auspicio che le nuove analisi possano consentire al più presto di rimuovere il divieto e ripristinare tempestivamente l'esercizio di tutte la attività sul litorale cittadino". Il divieto interessa in caso di pioggia, molti dei tratti più battuti dai bagnanti della costa barlettana, ad esclusione della prima parte della spiaggia di levante, di un breve tratto centrale della spiaggia di ponente, e della zona più distante della spiaggia di ponente, verso vicinale Pantaniello: una querelle che non sarà risolta fino al ripristino del depuratore, oggi insufficiente a resistere a portate superiori a 370 litri al secondo, prevista però solo per ottobre.
(Twitter: @GuerraLuca88)