Eventi
Disfida 2023, Cilli: «Edizione ben riuscita, al lavoro per migliorare ancora»
Il bilancio dell'assessore alla cultura
Barletta - lunedì 11 settembre 2023
16.42
L'edizione 2023 della Disfida è ormai in archivio, ora è il tempo dei bilanci. A tracciarlo ai nostri microfoni è stato l'assessore alla cultura Oronzo Cilli che ha evidenziato i risultati raggiunti guardando al futuro e quanto si può ancora fare per rendere l'evento sempre più attraente anche a livello internazionale.
Il bilancio di questa Disfida 2023
«Nel complesso il bilancio è positivo. L'amministrazione guidata dal sindaco Cosimo Cannito ha riportato dopo tanti anni il certame ed ha organizzato un'edizione che ha coinvolto la città, i bambini, gli adulti e i quartieri nel corso di tutta la settimana. Ieri, poi, la città era piena di turisti. Abbiamo parlato stamattina proprio con alcuni operatori contenti di come si è svolta la manifestazione e per il ritorno economico. La Disfida non è solo rievocazione storica non è solo un aspetto turistico, ma è anche una risorsa economica per questa città. L'impegno è a far meglio: ci sono state alcune sbavature, ma viste dall'interno. I cittadini hanno apprezzato, lo hanno commentato anche gli attori, sono davvero felice per quest'anno l'edizione 2023».
Questa è stata un'edizione che ha segnato l'inizio della partnership con Aeroporti di Puglia, da qui parte l'ambizione di internazionalizzare sempre di più la Disfida?
«Certo. Ieri mi sono fermato con alcuni turisti americani, un gruppo che veniva da Gallipoli: mi hanno raccontato di aver saputo della Disfida guardando il video dell'aeroporto. Non hanno potuto assistere al certame perché non avevano comprato i biglietti, ma hanno goduto del corteo e dello spettacolo pirotecnico, ci hanno fatto i complimenti e sono rimasti colpiti di questo evento. Vuol dire che la svolta grazie ad Antonio Vasile, presidente degli aeroporti di Puglia, al Cda di aeroporti di Puglia, ha permesso di cominciare a lavorare a un'internazionalizzazione della Disfida. L'obiettivo è quello: non restare solo nella città e se qualcuno ci dice che farlo a settembre in realtà non porta i turisti, ecco, la scommessa invece farlo a settembre e portare i turisti a settembre nella nostra città».
Su cosa si deve lavorare invece per migliorare?
«Ci sono state sbavature viste da chi ha lavorato. Ringrazio tutti coloro hanno lavorato alla Disfida perché hanno profuso il massimo impegno: penso agli uffici comunali, al settore cultura, alle manutenzioni, al Suap, alla polizia municipale, oltre agli esterni. Si è trattato di un lavoro grandissimo. Detto questo, va riconosciuto che probabilmente bisogna trovare uno spazio più grande per il Certame, perché tremila posti sono pochi per una città che vuole vivere in questo modo la Disfida. C'è da capire anche la questione legata ai fuochi d'artificio: purtroppo per ragioni di sicurezza, è limitato lo spazio e ci rendiamo conto che sempre più persone vogliono venire a vedere lo spettacolo. Quindi dobbiamo lavorare un po' su queste aspetti, ma nel complesso il sistema Disfida si è messo in moto: ecco, c'è da portare adesso per il 2024 a una Disfida 2.0».
Per finire la Fondazione. A che punto siamo?
«Sulla Fondazione stiamo lavorando, stiamo portando avanti l'iter del consiglio comunale, quindi la bozza di proposta di Statuto. In contemporanea stiamo collaborando in maniera molto proficua con la Regione Puglia, con l'assessore al Turismo Gianfranco Lopane, con il consigliere Giuseppe Tupputi (Con), che ha lavorato sulla Disfida. I percorsi sono paralleli: la città di Barletta vuole gestire, vuole avere questa Fondazione in modo tale che si possa staccarla dalla parte amministrativa, perché rappresenta un grande peso di lavoro per i nostri uffici. La Fondazione può permettere di fare quel salto nazionale e internazionale. Lo può fare solo se al suo fianco c'è la regione Puglia e il ministero della Cultura e infatti ieri c'era il capo gabinetto del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, c'era la presenza del governo. Stiamo lavorando affinché si possa concludere nel più breve tempo possibile e magari inaugurare la fondazione con la Disfida 2024».
Il bilancio di questa Disfida 2023
«Nel complesso il bilancio è positivo. L'amministrazione guidata dal sindaco Cosimo Cannito ha riportato dopo tanti anni il certame ed ha organizzato un'edizione che ha coinvolto la città, i bambini, gli adulti e i quartieri nel corso di tutta la settimana. Ieri, poi, la città era piena di turisti. Abbiamo parlato stamattina proprio con alcuni operatori contenti di come si è svolta la manifestazione e per il ritorno economico. La Disfida non è solo rievocazione storica non è solo un aspetto turistico, ma è anche una risorsa economica per questa città. L'impegno è a far meglio: ci sono state alcune sbavature, ma viste dall'interno. I cittadini hanno apprezzato, lo hanno commentato anche gli attori, sono davvero felice per quest'anno l'edizione 2023».
Questa è stata un'edizione che ha segnato l'inizio della partnership con Aeroporti di Puglia, da qui parte l'ambizione di internazionalizzare sempre di più la Disfida?
«Certo. Ieri mi sono fermato con alcuni turisti americani, un gruppo che veniva da Gallipoli: mi hanno raccontato di aver saputo della Disfida guardando il video dell'aeroporto. Non hanno potuto assistere al certame perché non avevano comprato i biglietti, ma hanno goduto del corteo e dello spettacolo pirotecnico, ci hanno fatto i complimenti e sono rimasti colpiti di questo evento. Vuol dire che la svolta grazie ad Antonio Vasile, presidente degli aeroporti di Puglia, al Cda di aeroporti di Puglia, ha permesso di cominciare a lavorare a un'internazionalizzazione della Disfida. L'obiettivo è quello: non restare solo nella città e se qualcuno ci dice che farlo a settembre in realtà non porta i turisti, ecco, la scommessa invece farlo a settembre e portare i turisti a settembre nella nostra città».
Su cosa si deve lavorare invece per migliorare?
«Ci sono state sbavature viste da chi ha lavorato. Ringrazio tutti coloro hanno lavorato alla Disfida perché hanno profuso il massimo impegno: penso agli uffici comunali, al settore cultura, alle manutenzioni, al Suap, alla polizia municipale, oltre agli esterni. Si è trattato di un lavoro grandissimo. Detto questo, va riconosciuto che probabilmente bisogna trovare uno spazio più grande per il Certame, perché tremila posti sono pochi per una città che vuole vivere in questo modo la Disfida. C'è da capire anche la questione legata ai fuochi d'artificio: purtroppo per ragioni di sicurezza, è limitato lo spazio e ci rendiamo conto che sempre più persone vogliono venire a vedere lo spettacolo. Quindi dobbiamo lavorare un po' su queste aspetti, ma nel complesso il sistema Disfida si è messo in moto: ecco, c'è da portare adesso per il 2024 a una Disfida 2.0».
Per finire la Fondazione. A che punto siamo?
«Sulla Fondazione stiamo lavorando, stiamo portando avanti l'iter del consiglio comunale, quindi la bozza di proposta di Statuto. In contemporanea stiamo collaborando in maniera molto proficua con la Regione Puglia, con l'assessore al Turismo Gianfranco Lopane, con il consigliere Giuseppe Tupputi (Con), che ha lavorato sulla Disfida. I percorsi sono paralleli: la città di Barletta vuole gestire, vuole avere questa Fondazione in modo tale che si possa staccarla dalla parte amministrativa, perché rappresenta un grande peso di lavoro per i nostri uffici. La Fondazione può permettere di fare quel salto nazionale e internazionale. Lo può fare solo se al suo fianco c'è la regione Puglia e il ministero della Cultura e infatti ieri c'era il capo gabinetto del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, c'era la presenza del governo. Stiamo lavorando affinché si possa concludere nel più breve tempo possibile e magari inaugurare la fondazione con la Disfida 2024».