Religioni
Disastro ferroviario, messa di suffragio nel giorno del terzo anniversario
Il vescovo di Andria Mansi: «Consola, o Padre, consola i familiari delle vittime»
Barletta - martedì 9 luglio 2019
Comunicato Stampa
Venerdì 12 luglio 2019 ore 19:30 si svolgerà la Santa Messa in suffragio delle 23 vittime della tragedia ferroviaria presso la Chiesa Cattedrale di Andria "S. Maria Assunta in cielo" presieduta dal Vescovo di Andria, S.E.R. Mons. Luigi Mansi.
Dio Padre di ogni consolazione,
che ci ami di eterno amore
e trasformi l'ombra della morte in aurora di vita,
guarda i tuoi fedeli che gemono nella prova.
Sii tu, o Signore, il nostro rifugio e conforto,
perché dal lutto e dal dolore
siamo sollevati alla luce
e alla pace della tua presenza.
«Dopo tre anni, da quel 12 luglio 2016, quando lo scontro tra due treni seminò morte, dolore e indignazione, spezzando la vita di 23 persone e ferendo quella di 50, molte cose sono cambiate - scrive Geremia Acri - ma ciò che non è mutato e non può mutare è la memoria e la sofferenza. Quel giorno ci lasciò tutti attoniti per la tragedia che, come onda impetuosa, si è abbattuta su tutti. Tanti perché affollavano la mente: "perché? perché queste vite cariche di promesse e di speranze sono state stroncate? Perché ora, perché così, perché loro?". Domande e interrogativi da rispettare che vanno rispettati, lasciandoli risuonare nel silenzio dell'animo. Non esistono "anestetici" capaci di placare questo grido dell'anima: occorre, sostare, con fede, davanti al mistero, lasciando che sia Dio e Lui solo a dare la risposta invocata.
Il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi, nel giorno del funerale in un passaggio dell'omelia così si esprimeva: «Le nostre coscienze sono state addormentate, zittite, da prassi di vita alle quali ci siamo troppo abituati giungendo a considerarle normali, ma che non lo sono. No, o Padre, non sono affatto normali quelle prassi…nelle quali non si pensa al valore della vita delle persone… E tutto, senza scrupolo, generando innumerevoli piccole e grandi inadempienze nei confronti del proprio dovere... Il proprio dovere, sì, verso i diritti delle persone, di tutti, senza diversità e distinzioni, a cominciare dai più deboli e fragili.., a cominciare dalle periferie. Consola, o Padre, consola i familiari delle vittime. Ripeti ad essi le parole che un giorno il tuo figlio Gesù disse pensando a tutti i sofferenti della storia: "Venite a me, voi tutti che siete afflitti e stanchi, ed io vi ristorerò"! Ascolta o Padre la voce del nostro dolore!».
Con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo Mansi, che si terrà venerdì 12 luglio 2019 alle ore 19:30 nella Chiesa Cattedrale di Andria ci lasceremo avvolgere dall'amore di Dio Padre che mai dimentica e torneremo a condividere un dolore ed una sofferenza che è di tutti perché la condivisione sconfigge l'individualismo e ci rende ogni giorno di più capaci di autentica solidarietà».
Dio Padre di ogni consolazione,
che ci ami di eterno amore
e trasformi l'ombra della morte in aurora di vita,
guarda i tuoi fedeli che gemono nella prova.
Sii tu, o Signore, il nostro rifugio e conforto,
perché dal lutto e dal dolore
siamo sollevati alla luce
e alla pace della tua presenza.
«Dopo tre anni, da quel 12 luglio 2016, quando lo scontro tra due treni seminò morte, dolore e indignazione, spezzando la vita di 23 persone e ferendo quella di 50, molte cose sono cambiate - scrive Geremia Acri - ma ciò che non è mutato e non può mutare è la memoria e la sofferenza. Quel giorno ci lasciò tutti attoniti per la tragedia che, come onda impetuosa, si è abbattuta su tutti. Tanti perché affollavano la mente: "perché? perché queste vite cariche di promesse e di speranze sono state stroncate? Perché ora, perché così, perché loro?". Domande e interrogativi da rispettare che vanno rispettati, lasciandoli risuonare nel silenzio dell'animo. Non esistono "anestetici" capaci di placare questo grido dell'anima: occorre, sostare, con fede, davanti al mistero, lasciando che sia Dio e Lui solo a dare la risposta invocata.
Il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi, nel giorno del funerale in un passaggio dell'omelia così si esprimeva: «Le nostre coscienze sono state addormentate, zittite, da prassi di vita alle quali ci siamo troppo abituati giungendo a considerarle normali, ma che non lo sono. No, o Padre, non sono affatto normali quelle prassi…nelle quali non si pensa al valore della vita delle persone… E tutto, senza scrupolo, generando innumerevoli piccole e grandi inadempienze nei confronti del proprio dovere... Il proprio dovere, sì, verso i diritti delle persone, di tutti, senza diversità e distinzioni, a cominciare dai più deboli e fragili.., a cominciare dalle periferie. Consola, o Padre, consola i familiari delle vittime. Ripeti ad essi le parole che un giorno il tuo figlio Gesù disse pensando a tutti i sofferenti della storia: "Venite a me, voi tutti che siete afflitti e stanchi, ed io vi ristorerò"! Ascolta o Padre la voce del nostro dolore!».
Con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo Mansi, che si terrà venerdì 12 luglio 2019 alle ore 19:30 nella Chiesa Cattedrale di Andria ci lasceremo avvolgere dall'amore di Dio Padre che mai dimentica e torneremo a condividere un dolore ed una sofferenza che è di tutti perché la condivisione sconfigge l'individualismo e ci rende ogni giorno di più capaci di autentica solidarietà».