Servizi sociali
Disabilità a Barletta, una soluzione contro le barriere architettoniche
L'interessante proposto di un sito di mappe online tedesco. "Sono tanti i servizi e i miglioramenti che si possono offrire a chi ha bisogno di una mano in più"
Barletta - sabato 3 marzo 2012
10.03
Qualche volta si crede di vivere nel migliore dei mondi possibili, o nel peggiore. Non è vera né una cosa né l'altra. La volontà di vedere il bicchiere mezzo pieno c'è. E nel caso di portatori di handicap, più che una volontà diviene una necessità, che certamente ha bisogno di forza e caparbietà caratteriali, ma il sostegno del mondo esterno è assolutamente necessario. Spesso la forza la si trova, per alcuni con grande difficoltà, e quindi anche la volontà di scuotersi, di vivere una vita normale, da diversi. Ma ciò che fa più male è quando si mostra solidarietà a parole e nei fatti si fa poco: togliere una pagliuzza dall'occhio e non accorgersi della trave.
Risolvere questioni come l'abbattimento delle barriere architettoniche diviene di fondamentale importanza. Tante sono le idee che tentano di superare gli 'ostacoli', almeno metaforicamente. Una molto interessante arriva dall'evolutissima Germania, dove un disabile ha creato un sito internet (www.wheelmap.org) che sfruttando un sistema di mappe on-line piuttosto dettagliate, indica posizioni accessibili a sedie a rotelle, in maniera completa o parziale, aggiornabile da chiunque per qualunque città.
Inutile ricordare come la fascia dei disabili sia ormai parte integrante della quotidianità, nei posti di lavoro, e anche del turismo da accogliere nella nostra città. Si ritiene quindi fondamentale intervenire per vie Istituzionali, quindi anche con l'Amministrazione comunale di Barletta, per adeguare la città alla vita anche dei cittadini e dei potenziali turisti disabili, eliminando le barriere architettoniche negli spazi di pubblica utilità; effettuare una seria politica di controlli da parte della polizia municipale delle zone parcheggio riservate ai disabili, verificando chi espone il permesso; vigilando e multando le auto che occupano le discesine dei marciapiedi, già numericamente piuttosto rare, e non sempre ben fatte perché non rasenti all'asfalto; anche vigilare sul reale rispetto delle aree pedonali, è di grande importanza per la sicurezza di chi ha qualche disabilità o anche no.
Sono tanti i servizi e i miglioramenti che si possono offrire a chi ha bisogno di una mano in più, e sia l'Ente pubblico per primo a farsene carico anche con la collaborazione dei disabili stessi, che, come diretti interessati hanno lo sguardo più allenato per contribuire a trovare soluzioni.
Risolvere questioni come l'abbattimento delle barriere architettoniche diviene di fondamentale importanza. Tante sono le idee che tentano di superare gli 'ostacoli', almeno metaforicamente. Una molto interessante arriva dall'evolutissima Germania, dove un disabile ha creato un sito internet (www.wheelmap.org) che sfruttando un sistema di mappe on-line piuttosto dettagliate, indica posizioni accessibili a sedie a rotelle, in maniera completa o parziale, aggiornabile da chiunque per qualunque città.
Inutile ricordare come la fascia dei disabili sia ormai parte integrante della quotidianità, nei posti di lavoro, e anche del turismo da accogliere nella nostra città. Si ritiene quindi fondamentale intervenire per vie Istituzionali, quindi anche con l'Amministrazione comunale di Barletta, per adeguare la città alla vita anche dei cittadini e dei potenziali turisti disabili, eliminando le barriere architettoniche negli spazi di pubblica utilità; effettuare una seria politica di controlli da parte della polizia municipale delle zone parcheggio riservate ai disabili, verificando chi espone il permesso; vigilando e multando le auto che occupano le discesine dei marciapiedi, già numericamente piuttosto rare, e non sempre ben fatte perché non rasenti all'asfalto; anche vigilare sul reale rispetto delle aree pedonali, è di grande importanza per la sicurezza di chi ha qualche disabilità o anche no.
Sono tanti i servizi e i miglioramenti che si possono offrire a chi ha bisogno di una mano in più, e sia l'Ente pubblico per primo a farsene carico anche con la collaborazione dei disabili stessi, che, come diretti interessati hanno lo sguardo più allenato per contribuire a trovare soluzioni.