Gli apostoli annunciano il regno dei cieli
Gli apostoli annunciano il regno dei cieli
Religioni

Dio si fida dell'uomo e gli affida l'annuncio del regno

Le parole di don Vito Carpentiere per il vangelo di oggi

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all'altra.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: "È vicino a voi il regno di Dio". Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: "Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino". Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città». I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Dopo il primo fallimento degli apostoli nel preparare la via all'annuncio del regno, come abbiamo visto domenica scorsa quando Giacomo e Giovanni di fronte alla inaccoglienza da parte dei samaritani avevano invocato fuoco dal cielo che li distruggesse, probabilmente perché ancora intrisi di mentalità troppo religiosa e poco incline a lasciarsi modellare dal nuovo stile di predicazione di Gesù, ecco che oggi Gesù invia in missione davanti a sé 72 discepoli, perché 72 il libro della genesi erano I popoli di tutta la terra. Questa indicazione numerica indica che l'annuncio del Vangelo deve raggiungere tutti i popoli della terra ed è affidato a dei semplici discepoli. Essi vengono inviati a due a due, per sostenersi reciprocamente nel cammino, perché in due si è già comunità, Chiesa, per essere testimoni invisibili e credibili dei due comandamenti della carità. La nota espressione "la messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!" per troppo tempo è stata intesa in maniera univoca e quasi esclusiva, come se operai del Vangelo fossero solo le vocazioni di particolare consacrazione. invece, dal tenore dell'apertura del brano odierno comprendiamo che quei settantadue rappresentano in realtà tutti i battezzati, i quali, proprio in virtù della loro appartenenza a Cristo, sono chiamati ad essere testimoni credibili dell'annuncio della vicinanza del Regno, del dono della salvezza. I dodici, infatti, avevano ciascuno un nome proprio; i settantadue discepoli no.

Pregate, andate, entrate, restate: più che ordini perentori sono atti di fiducia del Signore nei nostri confronti. Anzitutto pregate, perché è la preghiera che genera la missione. E poi uno stile di povertà, non di miseria, per indicare già a prima vista il nostro unico tesoro, Gesù Cristo. I discepoli di Cristo portano la pace come dono, più che come augurio. Cosa dovranno fare? Anzitutto costruire relazioni umane, ponti, e annunciare la vicinanza del regno di Dio. Ma c'è anche il dramma della non accoglienza, della non comprensione, del fraintendimento, cose che Gesù stesso ha sperimentato particolarmente a Cafarnao. Se sono capitate a lui, potranno capitare anche a noi.

i discepoli vanno e tornano; Gesù è punto di partenza e di arrivo, e, difronte al racconto gioioso dei loro successi Gesù li invita a rallegrarsi più per la gioia di appartenergli che per la vittoria sui demoni. Infatti è la comunione con Gesù che salva, non la semplice vittoria sul male. Un discepolo per poter evangelizzare deve prima essere e sentirsi continuamente evangelizzato, altrimenti non annuncia Gesù ma se stesso. Che ogni cristiano possa scoprire o riscoprire la bellezza di essere chiamato a testimoniare Cristo in ogni ambiente in cui vive, con la gioia di appartenergli.

Buona domenica!

[ don Vito ]
  • Religione
  • Vangelo
Altri contenuti a tema
Al monastero di San Ruggero di Barletta il ricordo di Madre Scolastica Lattanzio Al monastero di San Ruggero di Barletta il ricordo di Madre Scolastica Lattanzio Appuntamento questo pomeriggio
Con la processione a mare Barletta festeggia san Cataldo: il programma Con la processione a mare Barletta festeggia san Cataldo: il programma Gli appuntamenti previsti per sabato 31 agosto
Barletta verso la festa del Santissimo Salvatore Barletta verso la festa del Santissimo Salvatore Il triduo di preparazione inizierà venerdì 2 agosto
Barletta si prepara ai festeggiamenti in onore di sant'Anna Barletta si prepara ai festeggiamenti in onore di sant'Anna Domani la Santa Messa presieduta da don Cosimo Damiano Delcuratolo, vicario episcopale per il Clero
“Creare casa”: partecipazione per la Giornata del Ministrante a Barletta “Creare casa”: partecipazione per la Giornata del Ministrante a Barletta Nel Santuario Diocesano Maria SS dello Sterpeto presenti i ministranti di tutta la diocesi
A Barletta la 58^ edizione della Giornata Diocesana del Ministrante A Barletta la 58^ edizione della Giornata Diocesana del Ministrante Appuntamento in programma domani, il programma
Papa Francesco ha dichiarato “Venerabile” la Serva di Dio pugliese Madre Teresa Lanfranco Papa Francesco ha dichiarato “Venerabile” la Serva di Dio pugliese Madre Teresa Lanfranco Il Postulatore della Causa di Beatificazione è Mons. Sabino Lattanzio
Testimoni di Geova, anche a Barletta la commemorazione della morte di Cristo Testimoni di Geova, anche a Barletta la commemorazione della morte di Cristo Il 24 marzo è un giorno speciale per milioni di persone in tutto il mondo
© 2001-2024 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.