Politica
Dibattito sull'uso dell'area ex Eni, «sia verde pubblico a servizio dei cittadini»
Il parere dei consiglieri comunali Antonello Damato e Santa Scommegna
Barletta - sabato 24 dicembre 2022
11.28 Comunicato Stampa
«Nello scorso mese di luglio avevamo avvertito nell'Amministrazione Cannito l'inciampo di un avvio frettoloso o forse qualcosa di più con le dimissioni dell'Assessora Gianfrancesco, cui sono seguite le nuove dell'Assessora Riefolo, ancor più significative, perché derivanti dall'aperto contrasto con i desideri del Sindaco Cannito, che con fughe in avanti individua "nell'area Ex Eni" un parcheggio per auto, senza ricercare un preventivo confronto con la Città».
Scrivono così in una nota i referenti della Lista Scommegna Sindaco - Movimento civico: Antonello Damato (Capogruppo Consiliare) e Santa Scommegna (V. Presidente Consiglio Comunale).
«I nuovi parcheggi, come la mobilità, vanno ripensati in funzione delle persone che abitano, lavorano e studiano a Barletta in un'ottica di sostenibilità; l'aggiornamento e l'attuazione del Piano di Mobilità Urbana Sostenibile (PUMS) in funzione della visione futura della città è condizione non più procrastinabile, senza dimenticare la necessità di tutelare il paesaggio urbano e territoriale.
Non v'è dubbio, Sindaco Cannito, che tra i diritti più avvertiti dalla cittadinanza come elementi che concorrono a costituire la personalità si collochino quello a veder tutelata la salute in un ambiente salubre e il diritto alla bellezza, inteso come possibilità di vivere in una città non solo a misura d'uomo, donna e bambino, ma anche fornita di contesti urbani gradevoli.
In questo senso, Sindaco Cannito, si è mossa la recente riforma dell'art.9 della Costituzione, che ha inteso esplicitamente dichiarare la centralità della tutela dell'ambiente "nell'interesse delle future generazioni", collegandolo ai beni paesaggistici e alla cultura.
In ossequio a questi fondamentali principi, peraltro molto avvertiti dalla cittadinanza e in particolare dalle giovani generazioni, tutti gli interventi di bonifica che si stanno realizzando nelle aree metropolitane - vedi da ultimo l'area ex Fibronit di Bari, destinata a diventare un parco nel cuore della città e nelle città viciniori, vedi il grande progetto di riqualificazione urbana concepito nell'ex area industriale della Distilleria Angelini di Trani - appaiono fortemente orientati a soddisfare le esigenze poste dalla Costituzione per l'allestimento di Città salubri e gradevoli.
Per questa ragione, pertanto, non si comprende, Sindaco Cannito, perché mai Barletta, non debba cogliere questa possibilità nel riuso dell'area ex ENI, che insiste su uno spazio ideale per realizzarvi verde pubblico a servizio dei cittadini.
Francamente diventa difficile immaginare come un'area che si affaccia sul nostro mare, che non ha un'utilità immediata per il parcheggio possa essere destinata a questa finalità, ma che potrebbe invece aiutare a mutare in meglio la qualità della vita dei nostri concittadini che vedono collocare la nostra Città capoluogo di provincia all'83mo posto su 107, con i verbi difettivi declinati soprattutto con riferimento al verde» concludono i consiglieri.
Scrivono così in una nota i referenti della Lista Scommegna Sindaco - Movimento civico: Antonello Damato (Capogruppo Consiliare) e Santa Scommegna (V. Presidente Consiglio Comunale).
«I nuovi parcheggi, come la mobilità, vanno ripensati in funzione delle persone che abitano, lavorano e studiano a Barletta in un'ottica di sostenibilità; l'aggiornamento e l'attuazione del Piano di Mobilità Urbana Sostenibile (PUMS) in funzione della visione futura della città è condizione non più procrastinabile, senza dimenticare la necessità di tutelare il paesaggio urbano e territoriale.
Non v'è dubbio, Sindaco Cannito, che tra i diritti più avvertiti dalla cittadinanza come elementi che concorrono a costituire la personalità si collochino quello a veder tutelata la salute in un ambiente salubre e il diritto alla bellezza, inteso come possibilità di vivere in una città non solo a misura d'uomo, donna e bambino, ma anche fornita di contesti urbani gradevoli.
In questo senso, Sindaco Cannito, si è mossa la recente riforma dell'art.9 della Costituzione, che ha inteso esplicitamente dichiarare la centralità della tutela dell'ambiente "nell'interesse delle future generazioni", collegandolo ai beni paesaggistici e alla cultura.
In ossequio a questi fondamentali principi, peraltro molto avvertiti dalla cittadinanza e in particolare dalle giovani generazioni, tutti gli interventi di bonifica che si stanno realizzando nelle aree metropolitane - vedi da ultimo l'area ex Fibronit di Bari, destinata a diventare un parco nel cuore della città e nelle città viciniori, vedi il grande progetto di riqualificazione urbana concepito nell'ex area industriale della Distilleria Angelini di Trani - appaiono fortemente orientati a soddisfare le esigenze poste dalla Costituzione per l'allestimento di Città salubri e gradevoli.
Per questa ragione, pertanto, non si comprende, Sindaco Cannito, perché mai Barletta, non debba cogliere questa possibilità nel riuso dell'area ex ENI, che insiste su uno spazio ideale per realizzarvi verde pubblico a servizio dei cittadini.
Francamente diventa difficile immaginare come un'area che si affaccia sul nostro mare, che non ha un'utilità immediata per il parcheggio possa essere destinata a questa finalità, ma che potrebbe invece aiutare a mutare in meglio la qualità della vita dei nostri concittadini che vedono collocare la nostra Città capoluogo di provincia all'83mo posto su 107, con i verbi difettivi declinati soprattutto con riferimento al verde» concludono i consiglieri.