Attualità
Depilazione intima: in quali Paesi è meno praticata?
Una panoramica sul mondo
Barletta - martedì 14 novembre 2023
14.02
I peli superflui sono spesso al centro dell'attenzione quando si parla di bellezza e di cura di sé. L'approccio alla loro rimozione può cambiare a seconda della parte del corpo coinvolta e sì, anche del Paese.
Cosa dire, per esempio, della depilazione intima? Depilare parzialmente o totalmente l'area inguinale, anche con tecniche non invasive e permanenti, è una tendenza molto diffusa nel nostro Paese (a questo proposito è bene sottolineare che la media del prezzo dell'epilazione laser in Italia la rende accessibile economicamente) ma in alcuni luoghi del mondo le donne non dimostrano lo stesso interesse per tale pratica.
Quali sono i Paesi dove è meno praticata? Scopriamone assieme alcuni nelle prossime righe.
Piccola nota di costume: la sopra citata scena è stata elogiata dai dermatologi. Il motivo? La capacità della ceretta alla brasiliana di contribuire all'estinzione dei pidocchi pubici. Come sottolineato nel 2013 dall'Associazione dei Dermatologi britannici, la diffusione della suddetta pratica estetica sarebbe tra le ragioni della presenza sempre meno frequente di casi di parassitosi provocati dal Phthirus pubis nelle donne.
In Cina, invece, quando ci si trova in luoghi che richiedono la nudità fisica davanti ad estranei si tende a coprirsi con un asciugamano.
Il sondaggio sopra citato ha indagato la situazione anche a livello europeo. Cosa è stato possibile scoprire? Che, ai tempi, solo il 10% delle intervistate aveva l'abitudine di procedere alla rimozione completa dei peli pubici.
Il 15%, invece, si focalizzava unicamente sulla zona bikini, mentre il 75, percentuale non certo priva di consistenza, non li rimuoveva per niente.
L'indagine, che ha preso in considerazione, come già detto, diversi Paesi, ha portato alla luce il fatto che tra le donne francesi e quelle spagnole è frequente la scelta di non depilarsi, oltre alla zona del pube, anche il resto del corpo.
A proposito di body positivity e di peli pubici, è da segnalare la scelta di marketing, risalente a quasi dieci anni fa, del brand American Apparel. Il marchio di moda, nel 2014, ha fatto parlare, non senza polemiche, per la decisione di esporre nella vetrina di uno store di New York manichini con i peli pubici in vista.
C'è chi ha criticato fortemente questa campagna e chi, invece, ha elogiato l'apertura di un dibattito su quello che, universalmente, viene considerato bello e sensuale. La realtà dei fatti è che, con questa e altre iniziative, è iniziata, anche nel resto del mondo, l'onda della body positivity, che ha rivoluzionato letteralmente il modo di rapportarsi ai peli del corpo, pubici e non solo.
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Cosa dire, per esempio, della depilazione intima? Depilare parzialmente o totalmente l'area inguinale, anche con tecniche non invasive e permanenti, è una tendenza molto diffusa nel nostro Paese (a questo proposito è bene sottolineare che la media del prezzo dell'epilazione laser in Italia la rende accessibile economicamente) ma in alcuni luoghi del mondo le donne non dimostrano lo stesso interesse per tale pratica.
Quali sono i Paesi dove è meno praticata? Scopriamone assieme alcuni nelle prossime righe.
Australia
Nonostante, secondo un'indagine del 2008, il 60% delle donne australiane si sarebbe avvicinata alla depilazione intima grazie a una celebre scena della serie tv Sex and the City andata in onda nel lontano 2000 e dedicata a una ceretta alla brasiliana a cui si è sottoposta Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, ad oggi in molte opterebbero per lasciare la zona intima e inguinale naturale, senza paura dei peli.Piccola nota di costume: la sopra citata scena è stata elogiata dai dermatologi. Il motivo? La capacità della ceretta alla brasiliana di contribuire all'estinzione dei pidocchi pubici. Come sottolineato nel 2013 dall'Associazione dei Dermatologi britannici, la diffusione della suddetta pratica estetica sarebbe tra le ragioni della presenza sempre meno frequente di casi di parassitosi provocati dal Phthirus pubis nelle donne.
Cina
In Cina vige un generale pudore relativamente alla zona intima. Nel caso delle donne, la tendenza a eliminare i peli che la ricoprono non è così diffusa, a differenza di quanto accade, per esempio, in India, Paese dove le tecniche per depilare l'area del pube e dell'inguine sono numerose.In Cina, invece, quando ci si trova in luoghi che richiedono la nudità fisica davanti ad estranei si tende a coprirsi con un asciugamano.
Regno Unito
Anche la situazione del Regno Unito è interessante. Secondo un sondaggio condotto dal tabloid Daily Mail nel 2019, tra le donne intervistate il 51% avrebbe l'abitudine di non depilare le parti intime. Altro dato degno di nota - sempre legato all'appena menzionato sondaggio - riguarda il fatto che, a quanto pare, il 46% degli uomini raggiunti dai sondaggisti apprezzerebbe questa abitudine estetica.Il sondaggio sopra citato ha indagato la situazione anche a livello europeo. Cosa è stato possibile scoprire? Che, ai tempi, solo il 10% delle intervistate aveva l'abitudine di procedere alla rimozione completa dei peli pubici.
Il 15%, invece, si focalizzava unicamente sulla zona bikini, mentre il 75, percentuale non certo priva di consistenza, non li rimuoveva per niente.
L'indagine, che ha preso in considerazione, come già detto, diversi Paesi, ha portato alla luce il fatto che tra le donne francesi e quelle spagnole è frequente la scelta di non depilarsi, oltre alla zona del pube, anche il resto del corpo.
Stati Uniti
Gli Stati Uniti, come ben si sa, sono una fucina di tendenze estetiche e di costume senza eguali. Quello che succede oltreoceano arriva, poco dopo, anche nel resto del mondo.A proposito di body positivity e di peli pubici, è da segnalare la scelta di marketing, risalente a quasi dieci anni fa, del brand American Apparel. Il marchio di moda, nel 2014, ha fatto parlare, non senza polemiche, per la decisione di esporre nella vetrina di uno store di New York manichini con i peli pubici in vista.
C'è chi ha criticato fortemente questa campagna e chi, invece, ha elogiato l'apertura di un dibattito su quello che, universalmente, viene considerato bello e sensuale. La realtà dei fatti è che, con questa e altre iniziative, è iniziata, anche nel resto del mondo, l'onda della body positivity, che ha rivoluzionato letteralmente il modo di rapportarsi ai peli del corpo, pubici e non solo.
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