Barletta celebra De Nittis per i 140 anni dalla morte
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De Nittis "influencer" della sua epoca: Barletta lo celebra per i 140 anni dalla morte

Ieri sera speciali visite guidate gratuite in pinacoteca

Sono state aperte ieri sera alla cittadinanza con una speciale apertura gratuita le porte del Palazzo della Marra di Barletta che ospita la collezione del nostro illustre concittadino Giuseppe De Nittis, uno dei più grandi artisti impressionisti del suo tempo, conosciuto e apprezzatto in tutto il mondo. A permettere la fruizione gratuita dell'intera collezione dell'artista, lascito esclusivo alla città di Barletta da parte della moglie e musa ispiratrice Leontine De Nittis, è stata la regione Puglia ed il comune di Barletta che hanno voluto celebrare in questa modalità l'anniversario dei 140 anni della sua morte.

Il nuovo allestimento, curato dal professor Miracco e realizzato in piena pandemia, restituisce una visione e nuova e chiara delle opere e dell'intersecarsi della vita privata e artistica di De Nittis con i suoi colleghi e contemporanei.
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Presenti, nella prima visita guidata di ieri sera, l'assessore alla cultura della città di Barletta Oronzo Cilli e l'assessore regionale alla cultura Viviana Matrangola, che hanno definito il nostro concittadino un vero e proprio influencer della sua epoca, portando la sua arte itinerante in diverse città italiane come Napoli patria dei suoi studi accademici e Firenze in cui entrò in contatto con i macchiaioli che influenzarono ed apportarono una novità nelle sue tecniche pittoriche.

"Definire De Nittis un mero impressionista è riduttivo" sostengono i due assessori: nelle sue tele si evincono anche l'influenza dell'arte giapponese, della fotografia, il legame con la città di Parigi e al contempo il forte attaccamento con la sua terra ben ravvisabile nell'opera finita "La strada da Napoli a Brindisi", che rappresenta un ritorno in voga del Sud, mai trascurato dall'artista ma questa volta prediletto dai medici per la cura della tubercolosi.

Il quadro sarà esposto fino al 2025, dopodiché sarà riconsegnata al suo legittimo proprietario.

Un appuntamento immancabile, un modo per riconnettersi con l'arte del tempo e scoprire e riscoprire ciò che ha dato lustro alla nostra città in tutta Europa.
  • Giuseppe De Nittis
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