Politica
Dall'ex sindaco di Barletta Pasquale Cascella gli auguri per Mino Cannito
«Ricercare sempre di far valere l'interesse generale della città»
Barletta - lunedì 11 giugno 2018
18.59 Comunicato Stampa
«Auguri a Mino Cannito, nuovo sindaco di Barletta. Per la complessa opera che si accinge a compiere potrà trovare riferimenti utili nell'attività amministrativa degli ultimi anni, di cui è stato dato puntualmente conto, che ora appartiene al patrimonio dell'intera comunità. Anche con la consapevolezza dei limiti, delle contraddizioni e delle difficoltà che hanno indubbiamente segnato un percorso travagliato, all'incrocio con una crisi profonda del paese e del suo sistema politico e sociale». Sono le parole che l'ex sindaco della città della Disfida Pasquale Cascella rivolge al neo sindaco Mino Cannito, che ha conquistato le preferenze necessarie per diventare sindaco di Barletta già al primo turno.
«Eppure si è lavorato al recupero del ruolo di Barletta nel riscatto del Mezzogiorno e nel divenire della nazione coltivando quella visione della crescita della città propria della cultura unitaria e riformatrice del centrosinistra, ricercando sempre, con scrupolo istituzionale e rispetto della dialettica democratica, di far valere l'interesse generale della città. È un'opera che non 'va oltre' ma afferma il valore del bene comune, è una concezione della politica che non conosce pregiudizi e pregiudiziali ma responsabilità e senso pubblico, è un impegno che ha bisogno di condivisione e rinnovamento per corrispondere sempre più ai bisogni popolari e alle aspirazioni di cambiamento. È stato giusto preservarne l'identità perché continui ad essere al servizio della intera comunità».
«Eppure si è lavorato al recupero del ruolo di Barletta nel riscatto del Mezzogiorno e nel divenire della nazione coltivando quella visione della crescita della città propria della cultura unitaria e riformatrice del centrosinistra, ricercando sempre, con scrupolo istituzionale e rispetto della dialettica democratica, di far valere l'interesse generale della città. È un'opera che non 'va oltre' ma afferma il valore del bene comune, è una concezione della politica che non conosce pregiudizi e pregiudiziali ma responsabilità e senso pubblico, è un impegno che ha bisogno di condivisione e rinnovamento per corrispondere sempre più ai bisogni popolari e alle aspirazioni di cambiamento. È stato giusto preservarne l'identità perché continui ad essere al servizio della intera comunità».