Intervista Emmebi Productions
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Dal romanzo al cortometraggio, i produttori raccontano “Io… donna”

Intervista allo scrittore Matteo Bonadies e al produttore esecutivo Francesco Di Lecce. «Vogliamo portare la pellicola al festival di Berlino»

E' forte lo sforzo produttivo che si nasconde dietro la realizzazione di "Io… donna", il cortrometraggio diretto da Pino Quartullo e tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore barlettano Matteo Bonadies. Un lavoro iniziato ben due anni e mezzo fa che, dopo l'esperienza sul set a Corato e le interviste al cast artistico, abbiamo fatto raccontare direttamente dalla viva voce dei rappresentanti della Emmebi Production, Matteo Bonadies e il produttore esecutivo Francesco Di Lecce, per approfondire maggiormente gli aspetti tecnici.

A che punto è adesso la lavorazione del film?
«Attualmente siamo in fase di postproduzione avanzata – spiega Di Lecce - il montaggio è stato completato, ma occorre lavorare ancora sul mixaggio audio, sulla colonna sonora, sui sottotitoli e sui titoli. Potremmo dire che il film è di fatto pronto».

Avete previsto o fissato una data di uscita in sala?
«Non è prevista l'uscita in sala, perché non vogliamo che il film perda l'opportunità di avere un'anteprima mondiale, sicuramente a qualche festival cinematografico a livello mondiale, per esempio al festival di Berlino. Non nascondiamo che ci aspettiamo molto da questo progetto».

Quale pensate sia il valore del cortometraggio, a partire dal punto di vista tenico?
«C'è già l'apprezzamento del Ministero per i Beni Culturali con un cospicuo contributo, avvenuto a luglio dell'anno scorso: siamo stati riconosciuti primi in Italia per tutto il 2011 fra tutte le opere presentate al ministero, davanti addirittura a "La nave degli albanesi" prodotta da Cinecittà Luce, il merito va all'altissima qualità tecnica grazie alla quale abbiamo ottenuto il massimo dei voti. Sin dall'inizio siamo stati tutti molto attenti ai dettagli, e solo così siamo riusciti ad arrivare a questo livello di qualità totale: è uno dei primi film girati con la Red Epic a 5K, appena arrivata in Italia (basti pensare che la stessa cinepresa verrà utilizzata per le riprese di "Avatar 2"). Ma non è solo per meravigliare: abbiamo deciso di dare a quest'opera di matrice molto classica - visto che è tratta da un romanzo - una vita più lunga di qualsiasi altra pellicola, non un prodotto "mordi e fuggi" ma destinato a durare nel tempo. E' un lavoro assolutamente da primato, in tutti i settori produttivi del film: la nostra costumista è Nicoletta Ercole, che ha lavorato con James Cameron, il nostro truccatore è Giuseppe Desiato, già truccatore di "Apocalipto" di Mel Gibson».

«Ovviamente ricordando che il circuito dei cortometraggi – ha aggiunto Bonadies - è un circuito speciale, diverso da quello standard dei lungometraggi, dove la platea è composta da esperti del settore e da possibili acquirenti, anche da tutto il mondo, nel caso di Berlino, con la possibilità che il corto venga esportato e tradotto in altri Paesi».

«Il cinema non è soltanto il nome dell'attore o del regista – ha poi continuato Di Lecce - ma un insieme di aspetti sapientemente incastrati, come un orologio di precisione. Questo è già un successo, al di là dell'apprezzamento del pubblico o degli addetti ai lavori. I primati sono ovunque: sono state preparate sette sceneggiature diverse, cosa inconsueta per un cortrometraggio, dove ci si ferma già alla seconda stesura; Margherita Buy ha accettato dopo 21 anni di tornare al cortometraggio, e con Sergio Rubini è stata ricreata la coppia storica (sposati poi divorziati nella vita reale), Pino Quartullo è tornato al cortometraggio dopo cinque lungometraggi e l'esordio col cortrometraggio "Exit" nel 1987, primissimo cortometraggio italiano arrivato agli Oscar frai cinque finalisti mondiali. Nel cast ricordiamo anche i nomi di Giampaolo Morelli, volto storico dell'ispettore Coliardo e Renato Curci, uno dei fondatori del Teatro Kismet di Bari, tutti talenti che hanno accettato di partecipare perché fiduciosi nel progetto».

State già pensando a un prossimo lavoro o è troppo presto?
«Chi comincia bene è a metà dell'opera – interviene Bonadies - ecco perché questo lavoro, partito con l'impegno giusto, è riuscito così bene in tutti gli aspetti. Ecco perché preferiamo dedicarci con tutte le nostre energie al progetto e raccogliere i primi risultati di consenso, sia fra il pubblico che nei festival, e poi decideremo per il futuro».
5 foto"Io Donna", intervista ai produttori del cortometraggio
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Sinossi
Dopo un incindente, una giornalista ripercorre la sua vita. Lavoro, lavoro, lavoro… sentimenti abbandonati. Nella sua villa, in modo onirico-surreale, si scatena un processo animato dai personaggi del passato. Incontri, scontri e rimorsi. Lei si concede un bonus catartico da errori e fughe nel ritorno alle origini, in Puglia.

Regia Pino Quartullo
Produttore esecutivo Francesco Di Lecce
Organizzatore generale Gregory Rossi
Direttore della fotografia Antonella Emidi
Costumi Nicoletta Ercole
Sceneggiatura Giuseppe Desiato
Scenografia Claudio Cosentino
Fonico Tullio Morganti
Musiche Paolo Vivaldi
Montaggio Michele Antonelli
Titoli Alessandro Salomone
Backstage Domenico Di Ruocco
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