Religioni
Da Venezia a Barletta, la città accoglie il corpo di Santa Lucia
Pichierri: «La Santa della luce ci stimola ad un rinnovamento interiore»
Barletta - sabato 23 aprile 2016
"Ho la gioia di annunciare a tutta la comunità diocesana che dal 23 al 27 aprile 2016 le sacre spoglie di S. Lucia custodite a Venezia saranno esposte nella Parrocchia Santuario in Barletta": così esordisce S.e. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Biscegle, in una lettera ai fedeli per comunicare un evento storico: la sosta a Barletta della reliquia di S. Lucia. L'Arcivescovo prosegue così: "In questo anno straordinario di grazia, in cui il dono della Misericordia ci sollecita ad una serio cammino di conversione, la Santa della 'luce' ci stimola ad un rinnovamento interiore che nasce dalla fede in Cristo Signore e si manifesta attraverso le opere di misericordia spirituali e corporali.
Lei che pregò per sua madre Eutichia, malata, sulla toma di Sant'Agata e fu esaudita; lei che, dopo la consacrazione a Cristo, dispensò i suoi beni ai più bisognosi; lei che, forte nello Spirito, mantenne salda la sua adesione verginale a Cristo fino al martirio; lei che, con la sua fede robusta, affrontò la persecuzione e preannunciò la pace per tutta la Chiesa; certamente otterrà a quanti la invocano il coraggio di una fede viva, sincera e autentica, non facile al compromesso, soprattutto forte e salda per affrontare le difficoltà materiali e spirituali. Gesù risorto raggiunge noi attraverso la conoscenza, l'amore e la pietà dei Santi, campioni della fede.
Sono trascorsi dodici anni (2004) da quando fu celebrato il 1700° anniversario del suo martirio; otto anni (2008) dalla presenza in mezzo a noi della santa reliquia custodita a Siracusa, città natale e del suo martirio. Questa presenza, davvero straordinaria, corona la nostra devozione verso la Santa, incoraggiandoci a crescere come Chiesa, mistero di comunione e missione. L'evento si colloca in un particolare circostanza storica: il 1° ottobre del 1826 la Chiesa di S. Lucia fu ristrutturata e consacrata dal mio predecessore, arcivescovo Gaetano De Francia.
Rivolgo l'invito a tutta la Chiesa diocesana di compiere visite e pellegrinaggio in onore di S. Lucia, affidando alla sua intercessione particolarmente gli ammalati e i ciechi".
Lei che pregò per sua madre Eutichia, malata, sulla toma di Sant'Agata e fu esaudita; lei che, dopo la consacrazione a Cristo, dispensò i suoi beni ai più bisognosi; lei che, forte nello Spirito, mantenne salda la sua adesione verginale a Cristo fino al martirio; lei che, con la sua fede robusta, affrontò la persecuzione e preannunciò la pace per tutta la Chiesa; certamente otterrà a quanti la invocano il coraggio di una fede viva, sincera e autentica, non facile al compromesso, soprattutto forte e salda per affrontare le difficoltà materiali e spirituali. Gesù risorto raggiunge noi attraverso la conoscenza, l'amore e la pietà dei Santi, campioni della fede.
Sono trascorsi dodici anni (2004) da quando fu celebrato il 1700° anniversario del suo martirio; otto anni (2008) dalla presenza in mezzo a noi della santa reliquia custodita a Siracusa, città natale e del suo martirio. Questa presenza, davvero straordinaria, corona la nostra devozione verso la Santa, incoraggiandoci a crescere come Chiesa, mistero di comunione e missione. L'evento si colloca in un particolare circostanza storica: il 1° ottobre del 1826 la Chiesa di S. Lucia fu ristrutturata e consacrata dal mio predecessore, arcivescovo Gaetano De Francia.
Rivolgo l'invito a tutta la Chiesa diocesana di compiere visite e pellegrinaggio in onore di S. Lucia, affidando alla sua intercessione particolarmente gli ammalati e i ciechi".