La città
Convegno sul PUG, via dei Muratori sparisce di nuovo
Riflessioni, e alcune critiche, dell'imprenditore Musti
Barletta - venerdì 22 gennaio 2016
«Avviato giorni fa il cosiddetto "processo di partecipazione della cittadinanza che permetta di raccogliere idee, proposte, suggerimenti, finalizzati a realizzare una progettazione attenta alle percezioni ed esigenze dei cittadini e alla elaborazione del Piano Urbanistico Generale". Il nostro Sindaco: "In questo processo nessuno può o deve sentirsi escluso se si vuole un quadro consapevole della realtà, con le sue criticità e le sue potenzialità", ancora "dateci una mano". Questo invito mi porta alle seguenti riflessioni e/o quesiti». Tutto ciò, ormai a conclusione dell'evento pubblico dedicato alle riflessioni sul PUG di Barletta, lo scrive Aldo Musti, imprenditore e primo sostenitore dell'annosa causa di via dei Muratori, che chiaramente è legata da un filo più che doppio alla questione urbanistica.
«Mi sorprende vedere nel 2016 - scrive Musti - ancora una differente pianificazione della zona di via Foggia rispetto a quella di via Trani. In particolare, il progettista ci presenta, con la planimetria "le dinamiche in atto": via Foggia "da confermare e presa d'atto"; via Trani "da rigenerare". Il nostro piano regolatore vigente datato 1971, disciplina via Trani "zona industriale", via Foggia "zona merceologica artigianale", con differenti indici di densità territoriale delle costruzioni. Erano altri tempi, sono passati quarantacinque anni. Una Barletta con vocazione manifatturiera, dove giovani imprenditori, con grosse agevolazioni statali e tanto coraggio, per le tante richiesta di scarpe e maglioni, hanno dato vita alle zone industriali e artigianale. Oggi la musica è cambiata, forse il coraggio è venuto meno, in queste zone vi sono capannoni con macchinari fermi, o capannoni vuoti perché i macchinari sono finiti altrove o rottamati. Ecco, quindi, la mia proposta, facciamo ritrovare il coraggio a chi ha voglia di fare. Non più una zona industriale (via Trani) e merceologica (via Foggia), ma una nuova denominazione e comune disciplina urbanistica ed edilizia delle stesse, dove si mette in condizione l'imprenditore di operare con la necessaria elasticità. Con le stesse possibilità, ad esempio, di utilizzare i capannoni sia per produrre che per commercializzare.
E, alla fine del convegno, sorpresona. Al progettista è spettato il compito, con proiezioni di elaborati, di entrare nel dettaglio della città prevista e delle dinamiche in atto. Le tavole proiettate non rappresentano il retino di via dei Muratori. E questo nonostante nel 2015, proprio per quel retino mancate, una sentenza del Tar Puglia ha ordinato al Comune di Barletta di provvedere al superamento delle discrasie tra le diverse versione degli elaborati Grafici allegati al PRG, in modo da rendere le tavole grafiche conformi alle prescrizioni normative del PRG; il Comune ha rettificato le tavole del PRG vigente, inserendo il retino di via dei Muratori mancante. Altra sentenza Tar conferma la natura di mera rettifica delle suddetta correzione delle tavole grafiche del vigente PRG, e non di variante al PRG. Non può sottacersi della situazione di smarrimento che ha generato il coprogettista, proponendo per la zona di via Foggia, con l'elaborato "Dinamiche in atto", la "conferma e presa d'atto". Conferma di cosa? Degli errori già fatti? Quindi si parte con una proposta di conferma e presa d'atto di una zona, dove lo stesso candidato sindaco Pasquale Cascella ebbe a dire: "La strada che non c'è non può diventare l'isola che non c'è. Al di là della battuta, la vicenda di Via dei Muratori, costituisce una vera e propria metafora di tutto quello che a Barletta non ha funzionato e non deve più accadere: varianti a go-go, opere realizzate e disconosciute, silenzio assenso, dinieghi taciti, documenti che si perdono e altri che non si riconoscono, rimpalli di responsabilità da ogni parte e per ogni dove".
Ritengo che la conferma e presa d'atto proposta dai progettisti non solo non faccia luce sul retino di via dei Muratori, ma addensi altre ombre. Idem con patate per via dei Calzolai. Via dei Calzolai è la quinta traversa nella zona artigianale, che riporta la viabilità dalla via degli Artigiani su via Foggia, che non compare nella proiezione dello stato giuridico proiettato. Signor Sindaco, noi la mano ve la diamo!! E voi?» conclude Musti.
«Mi sorprende vedere nel 2016 - scrive Musti - ancora una differente pianificazione della zona di via Foggia rispetto a quella di via Trani. In particolare, il progettista ci presenta, con la planimetria "le dinamiche in atto": via Foggia "da confermare e presa d'atto"; via Trani "da rigenerare". Il nostro piano regolatore vigente datato 1971, disciplina via Trani "zona industriale", via Foggia "zona merceologica artigianale", con differenti indici di densità territoriale delle costruzioni. Erano altri tempi, sono passati quarantacinque anni. Una Barletta con vocazione manifatturiera, dove giovani imprenditori, con grosse agevolazioni statali e tanto coraggio, per le tante richiesta di scarpe e maglioni, hanno dato vita alle zone industriali e artigianale. Oggi la musica è cambiata, forse il coraggio è venuto meno, in queste zone vi sono capannoni con macchinari fermi, o capannoni vuoti perché i macchinari sono finiti altrove o rottamati. Ecco, quindi, la mia proposta, facciamo ritrovare il coraggio a chi ha voglia di fare. Non più una zona industriale (via Trani) e merceologica (via Foggia), ma una nuova denominazione e comune disciplina urbanistica ed edilizia delle stesse, dove si mette in condizione l'imprenditore di operare con la necessaria elasticità. Con le stesse possibilità, ad esempio, di utilizzare i capannoni sia per produrre che per commercializzare.
E, alla fine del convegno, sorpresona. Al progettista è spettato il compito, con proiezioni di elaborati, di entrare nel dettaglio della città prevista e delle dinamiche in atto. Le tavole proiettate non rappresentano il retino di via dei Muratori. E questo nonostante nel 2015, proprio per quel retino mancate, una sentenza del Tar Puglia ha ordinato al Comune di Barletta di provvedere al superamento delle discrasie tra le diverse versione degli elaborati Grafici allegati al PRG, in modo da rendere le tavole grafiche conformi alle prescrizioni normative del PRG; il Comune ha rettificato le tavole del PRG vigente, inserendo il retino di via dei Muratori mancante. Altra sentenza Tar conferma la natura di mera rettifica delle suddetta correzione delle tavole grafiche del vigente PRG, e non di variante al PRG. Non può sottacersi della situazione di smarrimento che ha generato il coprogettista, proponendo per la zona di via Foggia, con l'elaborato "Dinamiche in atto", la "conferma e presa d'atto". Conferma di cosa? Degli errori già fatti? Quindi si parte con una proposta di conferma e presa d'atto di una zona, dove lo stesso candidato sindaco Pasquale Cascella ebbe a dire: "La strada che non c'è non può diventare l'isola che non c'è. Al di là della battuta, la vicenda di Via dei Muratori, costituisce una vera e propria metafora di tutto quello che a Barletta non ha funzionato e non deve più accadere: varianti a go-go, opere realizzate e disconosciute, silenzio assenso, dinieghi taciti, documenti che si perdono e altri che non si riconoscono, rimpalli di responsabilità da ogni parte e per ogni dove".
Ritengo che la conferma e presa d'atto proposta dai progettisti non solo non faccia luce sul retino di via dei Muratori, ma addensi altre ombre. Idem con patate per via dei Calzolai. Via dei Calzolai è la quinta traversa nella zona artigianale, che riporta la viabilità dalla via degli Artigiani su via Foggia, che non compare nella proiezione dello stato giuridico proiettato. Signor Sindaco, noi la mano ve la diamo!! E voi?» conclude Musti.