Politica
Contrasto alla povertà educativa, istituito l'osservatorio in Regione Puglia
Caracciolo: «Molto alto si profila il costo sociale ed evolutivo imposto ai minori dal Covid-19»
Barletta - venerdì 19 marzo 2021
Comunicato Stampa
«Nelle prossime settimane al centro del dibattito politico in Regione ci sarà il contrasto della povertà educativa, con la richiesta dell'istituzione di un Osservatorio regionale da parte del Gruppo Pd». È la previsione che giunge dal consigliere regionale Filippo Caracciolo.
«Priorità dunque alla scuola e ai bisogni educativi, sociali e culturali di minori e adolescenti. Affrontare l'emergenza Covid non è soltanto implementare le terapie intensive e garantire una corretta somministrazione dei vaccini. Le limitazioni imposte dall'urgenza sanitaria di contenere la pandemia con la sospensione traumatica della continuità scolastica, hanno ridotto gli spazi fisici e prospettici, ma anche le risorse materiali e immateriali intorno ai minori: molto alto si profila il costo sociale ed evolutivo imposto ai minori dal Covid-19. Nei giorni scorsi è stato ufficialmente presentato il primo documento predisposto dalla Giunta Regionale in materia di strategia regionale per il contrasto delle povertà educative
Il documento, frutto di un lavoro interdisciplinare indicato dal programma di governo, mette a sistema per la prima volta un quadro articolato di bisogni educativi e sociali per proporre una strategia d'intervento complessa e interdisciplinare. Il documento è stato elaborato da un gruppo di lavoro trasversale tra Istruzione, Welfare e Cultura, coordinato dalla consigliera per l'attuazione del programma di governo, che ha quantificato anche le risorse necessarie.
La pandemia ha aggravato ancora di più le disuguaglianze nel nostro Paese – ha spiegato Filippo Caracciolo, capogruppo PD in Consiglio – Su tutte, quella innescata dalla povertà educativa minorile, che condanna i nostri concittadini più giovani sin dai primi anni della loro vita. Se un ragazzo o una ragazza era a rischio di abbandono scolastico prima della pandemia, lo è ancora di più oggi, con la chiusura delle scuole e soprattutto delle attività extra-scolastiche. Negare l'accesso all'educazione significa negare in futuro il diritto a una vita dignitosa.
Per questo nel prossimo consiglio regionale chiederemo l'istituzione di un Osservatorio regionale sulla povertà educativa, perché riteniamo che il contrasto della povertà educativa minorile è ancora più cruciale oggi di quanto lo sia mai stato e per questo è fondamentale promuovere la continuità degli interventi ritenuti più promettenti e offrire evidenze e indicazioni utili per progettare ampie politiche strutturali permanenti. In un contesto sociale che non riesce a garantire a tutti le stesse opportunità di crescita e formazione, è necessario percorrere la strada della costituzione di una comunità educante, una rete di solidarietà territoriale costituita da genitori, insegnanti, esperti, educatori e ragazzi.
È urgente implementare e introdurre centri diurni e polivalenti per la fascia 6/14 anni, che devono lavorare a stretto contatto con le famiglie e la scuola. Sportelli d'ascolto e campi lavoro per la fascia 13/17 anni affinché attraverso l'esperienza diretta possano sentirsi parte del contesto sociale. Rafforzare le neuropsichiatrie infantili, promuovere corsi intergenerazionali, rafforzare la nascita dei centri famiglia per la formazione permanente dei genitori, prevedere interventi straordinari sul fondamentale potenziamento dei laboratori e delle aule multimediali, ampliare l'offerta degli asili nido, prevedere la presenza dell'educatore scolastico come una figura professionale punto di riferimento per gli insegnanti in un'ottica di coprogettazione di interventi educativi. Inserire percorsi formativi che formino ragazzi e docenti all'uso consapevole dei social, progetti di educazione all'affettività, incentivare e sostenere le attività di doposcuola gratuito comunale, educare a sani stili di vita attraverso lo sport all'aperto, incentivare la lettura attraverso le biblioteche di quartiere», questi alcuni degli interventi previsti.
«In linea con il programma della Regione Puglia il Gruppo PD intende formalizzare nel prossimo Consiglio regionale monotematico (chiesto dal Gruppo PD), che si terrà dopo Pasqua, l'istituzione di un Osservatorio permanente che metta a sistema le diverse istituzioni che si occupano di minori e che analizzi attentamente i dati che riguardano il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Questo vuole essere un segnale di speranza affinché tutti siano parte integrante di un processo di cambiamento e di rinforzo delle nostre comunità territoriali».
«Priorità dunque alla scuola e ai bisogni educativi, sociali e culturali di minori e adolescenti. Affrontare l'emergenza Covid non è soltanto implementare le terapie intensive e garantire una corretta somministrazione dei vaccini. Le limitazioni imposte dall'urgenza sanitaria di contenere la pandemia con la sospensione traumatica della continuità scolastica, hanno ridotto gli spazi fisici e prospettici, ma anche le risorse materiali e immateriali intorno ai minori: molto alto si profila il costo sociale ed evolutivo imposto ai minori dal Covid-19. Nei giorni scorsi è stato ufficialmente presentato il primo documento predisposto dalla Giunta Regionale in materia di strategia regionale per il contrasto delle povertà educative
Il documento, frutto di un lavoro interdisciplinare indicato dal programma di governo, mette a sistema per la prima volta un quadro articolato di bisogni educativi e sociali per proporre una strategia d'intervento complessa e interdisciplinare. Il documento è stato elaborato da un gruppo di lavoro trasversale tra Istruzione, Welfare e Cultura, coordinato dalla consigliera per l'attuazione del programma di governo, che ha quantificato anche le risorse necessarie.
La pandemia ha aggravato ancora di più le disuguaglianze nel nostro Paese – ha spiegato Filippo Caracciolo, capogruppo PD in Consiglio – Su tutte, quella innescata dalla povertà educativa minorile, che condanna i nostri concittadini più giovani sin dai primi anni della loro vita. Se un ragazzo o una ragazza era a rischio di abbandono scolastico prima della pandemia, lo è ancora di più oggi, con la chiusura delle scuole e soprattutto delle attività extra-scolastiche. Negare l'accesso all'educazione significa negare in futuro il diritto a una vita dignitosa.
Per questo nel prossimo consiglio regionale chiederemo l'istituzione di un Osservatorio regionale sulla povertà educativa, perché riteniamo che il contrasto della povertà educativa minorile è ancora più cruciale oggi di quanto lo sia mai stato e per questo è fondamentale promuovere la continuità degli interventi ritenuti più promettenti e offrire evidenze e indicazioni utili per progettare ampie politiche strutturali permanenti. In un contesto sociale che non riesce a garantire a tutti le stesse opportunità di crescita e formazione, è necessario percorrere la strada della costituzione di una comunità educante, una rete di solidarietà territoriale costituita da genitori, insegnanti, esperti, educatori e ragazzi.
È urgente implementare e introdurre centri diurni e polivalenti per la fascia 6/14 anni, che devono lavorare a stretto contatto con le famiglie e la scuola. Sportelli d'ascolto e campi lavoro per la fascia 13/17 anni affinché attraverso l'esperienza diretta possano sentirsi parte del contesto sociale. Rafforzare le neuropsichiatrie infantili, promuovere corsi intergenerazionali, rafforzare la nascita dei centri famiglia per la formazione permanente dei genitori, prevedere interventi straordinari sul fondamentale potenziamento dei laboratori e delle aule multimediali, ampliare l'offerta degli asili nido, prevedere la presenza dell'educatore scolastico come una figura professionale punto di riferimento per gli insegnanti in un'ottica di coprogettazione di interventi educativi. Inserire percorsi formativi che formino ragazzi e docenti all'uso consapevole dei social, progetti di educazione all'affettività, incentivare e sostenere le attività di doposcuola gratuito comunale, educare a sani stili di vita attraverso lo sport all'aperto, incentivare la lettura attraverso le biblioteche di quartiere», questi alcuni degli interventi previsti.
«In linea con il programma della Regione Puglia il Gruppo PD intende formalizzare nel prossimo Consiglio regionale monotematico (chiesto dal Gruppo PD), che si terrà dopo Pasqua, l'istituzione di un Osservatorio permanente che metta a sistema le diverse istituzioni che si occupano di minori e che analizzi attentamente i dati che riguardano il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Questo vuole essere un segnale di speranza affinché tutti siano parte integrante di un processo di cambiamento e di rinforzo delle nostre comunità territoriali».