Incendio in via Indipendenza
Incendio in via Indipendenza
Cronaca

Continuano gli incendi a Barletta, due auto colpite questa notte

Il bilancio è di 7 auto e 10 cassonetti incendiati nel mese di marzo. Dolosi o puramente casuali?

L'ennesima auto ieri sera rimasta quasi distrutta dopo le fiamme scaturitesi verso le 22.40 in via Bernini a Barletta. Sconosciute per il momento le cause, sta di fatto che su pronta segnalazione sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco per estinguere e far si che le fiamme non creassero ulteriori disagi alle auto e agli edifici circostanti. Poche ore dopo poi, ancora fiamme. Un'altra auto nel corso della notte ha preso fuoco in via Consoli, in zona Sette Frati. Stessa dinamica, sconosciute le cause. Bilancio triste quello degli incendi che hanno coinvolto auto e cassonetti solo nel mese di marzo: ben sette auto e una decina di cassonetti incendiati. Lo abbiamo letto periodicamente nelle pagine di Barlettalife, abbiamo subìto anche più di una volta diversi incendi (a quanto pare dolosi) su cassonetti posti dietro l'angolo della nostra redazione che ha prontamente avvertito le autorità preposte. E ancora le fiamme in uno dei cassonetti della spazzatura in via Canosa e zone limitrofe. Fenomeni di ignoranza forse o veri e propri atti vandalici, ragazzate non giustificabili?

Tornando al bilancio delle automobili. Nella notte di sabato scorso due auto sono state ritrovate completamente incenerite sempre nello stesso quartiere, più precisamente nei pressi del nuovo mercato ortofrutticolo di via Buonarroti. I fumi si sono diffusi in gran parte della zona causando non pochi disagi soprattutto ai pedoni che transitavano lungo quella strada.

Potrebbe non trattarsi solo di difetti elettrici o meccanici. Sette auto in un mese è un bilancio davvero alto in una città non eccessivamente grande come Barletta. Senza contare le polveri tossiche che si innalzano ogni qualvolta si scaturisce un incendio: esalazioni tossiche provocate dalla combustione di pneumatici di auto e rifiuti pericolosi come parti e componenti elettriche gettate nei cassonetti spesso scambiati per normali rifiuti solidi urbani. Le conseguenze le paga il cittadino onesto, pronto a subire i risvolti ambientali e soprattutto economici.
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