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Consiglio Comunale: tra vertenza Vingi Shoes e debiti fuori bilancio

Lanotte bacchetta l’amministrazione sui debiti fuori bilancio scaduti

Nel giorno dell'approvazione all'unanimità dell'ordine del giorno che impegna l'amministrazione Cannito ad assumere iniziative concrete in merito alla delicata vertenza riguardante il futuro del calzaturificio Vingi Shoes, e soprattutto quello di quasi cento tra lavoratrici e lavoratori, non è certo passato inosservato l'atto d'accusa del presidente dell'assise Marcello Lanotte nei confronti dell'amministrazione comunale sulla questione dei debiti fuori bilancio che spesso arrivano in aula già scaduti e/o gravati da precetto e ulteriori spese legali. Un tema tra l'altro già posto all'attenzione dell'aula durante l'ultimo infuocato consiglio comunale dal collega di partito Giovanni Ceto. Ma andiamo con ordine.

Convocato per l'approvazione di cinque debiti fuori bilancio, di cui i primi quattro in seconda convocazione, e l'ultimo in prima convocazione, il Consiglio Comunale ha aperto i battenti con la proposta di approvazione dell'ordine del giorno riguardante la vertenza Vingi Shoes presentata dai consiglieri di Coalizione Civica Michela Diviccaro e Carmine Doronzo.

Il documento originario, articolato in cinque punti, prevedeva in sintesi:

● piena solidarietà e vicinanza, da parte del Consiglio Comunale, nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori di Vingi Shoes in sciopero;
● l'impegno da parte dell'amministrazione comunale di porre la vicenda Vingi Shoes all'attenzione delle istituzioni locali, regionali e nazionali;
● di porre all'attenzione delle autorità competenti la necessità di vigilare sul rispetto, da parte della succitata azienda, degli obblighi previdenziali e contributivi;
● di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della vicenda e di promuovere partecipazione solidale nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori;
● la necessità di trasmettere la presente deliberazione alla Provincia BAT, alla Regione Puglia, alle organizzazioni sindacali, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Il testo originario è stato poi integrato da un emendamento presentato dalla consigliera Rosa Cascella (PD) che prevede l'impegno da parte dell'amministrazione comunale a farsi carico della convocazione di un tavolo con le succitate istituzioni, allo scopo di trovare una soluzione alla vicenda.

Dopo una serie di interventi in aula favorevoli alla deliberazione dell'OdG, al netto delle inevitabili sfumature di natura squisitamente politica, l'aula ha approvato all'unanimità il testo, così come emendato.

Dopo l'ora dedicata alle domande di attualità (in merito alle quali l'amministrazione, a causa dell'assenza in aula del sindaco Cannito per impegni istituzionali, si è riservata di rispondere successivamente in merito ai quesiti riguardanti il CDA BarSA e la carica di assessore all'ambiente ancora vacante), l'aula ha poi approvato tutti e cinque i debiti fuori bilancio con 18 voti favorevoli, tra cui quelli del presidente Marcello Lanotte, che durante la discussione sull'approvazione del punto 3, riguardante un debito fuori bilancio derivante da una sentenza del Tribunale del Lavoro di Trani, ha chiesto di intervenire in qualità di semplice consigliere comunale condannando con forza l'abitudine di portare all'approvazione in aula debiti fuori bilancio già scaduti, con tanto di aggravio di spese per precetti, interessi e ulteriore spese legali a carico della comunità.
"Ho sempre stigmatizzato l'assurda logica di portare in aula debiti fuori bilancio già scaduti. [...] A chi sono addebitabili questi ritardi ?" "Dobbiamo smettere di implorare gli avvocati di ritardare i precetti". "Voto per l'ultima volta debiti fuori bilancio scaduti perché qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità".
Questi sono alcuni passaggi del duro intervento di Marcello Lanotte, prima dell'approvazione del punto 3 e poi degli altri due.

Dopo l'approvazione dell'ultimo punto vi è poi stato l'intervento del consigliere Antonio Comitangelo di Forza Italia, il quale non ha mancato di evidenziare il peso dei voti in aula di Forza Italia. Voti necessari per l'approvazione delle proposte di delibera presentate in aula.
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