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Politica
Consiglio Comunale: seduta deserta annunciata e maggioranza in rotta
La maggioranza (ancora una volta senza numeri) lascia l’aula, facendo venir meno il numero legale
Barletta - giovedì 30 gennaio 2025
12.03
E' durato si e no cinque minuti il Consiglio Comunale che avrebbe dovuto approvare una serie di debiti fuori bilancio, la cui approvazione in aula è più volte venuta meno a causa della mancanza del solito quorum deliberativo frutto dello stato ormai cronico di assoluta precarietà che da oltre un anno pervade la maggioranza di centrodestra che sostiene la giunta Cannito.
Cinque minuti, come recitava nel 1970 la celebre canzone di Maurizio Arcieri. Questa la durata dei lavori della massima assise cittadina di mercoledì 29 gennaio 2025: giusto il tempo di assistere alla conta dei consiglieri presenti (meglio dire di quelli che avevano attivato la loro scheda) da parte del segretario comunale e del consigliere facente funzione di presidente dell'assemblea Ruggiero Grimaldi; di assistere alla richiesta di verifica del numero legale da parte del consigliere Gennaro Calabrese (Barletta al Centro); per poi assistere alle ore 16:56 alla proclamazione di "seduta deserta" da parte della presidenza tra i lazzi e gli applausi ironici da parte dei consiglieri delle minoranze, e con i consiglieri di maggioranza che abbandonano in fretta e furia l'aula senza rilasciare dichiarazioni.
Uno scenario politicamente non certo edificante, anche se ampiamente annunciato dalle schermaglie via social di questi giorni tra consiglieri di maggioranza e opposizione a proposito della modalità di convocazione dei consigli comunali in sede di conferenza dei capigruppo, dove da una parte si è sottolineato come le decisioni in sede di conferenza dei capigruppo, in merito alle date di svolgimento dei consigli comunali, siano state prese sostanzialmente all'unanimità (cosa che dalla maggioranza smentiscono), mentre dall'altra parte si è inevitabilmente posto l'accento sul fatto che alcuni dei capigruppo di liste e partiti della maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni del 2022 (che, come sottolineato sempre via social dalla consigliera Mele di Fratelli d'Italia, decidono in sostanza per tutti gli altri consiglieri) siano tra i consiglieri di centro destra in aperto dissenso con l'amministrazione Cannito.
Naturalmente lungi da noi dall'avventurarci in ricostruzioni più o meno verosimili di quanto è accaduto, accade o accadrà nelle segrete stanze della politica barlettana. Fatto sta che la macchina politico-amministrativa barlettana sta segnando il passo e che così risulta davvero difficile andare avanti.
Cinque minuti, come recitava nel 1970 la celebre canzone di Maurizio Arcieri. Questa la durata dei lavori della massima assise cittadina di mercoledì 29 gennaio 2025: giusto il tempo di assistere alla conta dei consiglieri presenti (meglio dire di quelli che avevano attivato la loro scheda) da parte del segretario comunale e del consigliere facente funzione di presidente dell'assemblea Ruggiero Grimaldi; di assistere alla richiesta di verifica del numero legale da parte del consigliere Gennaro Calabrese (Barletta al Centro); per poi assistere alle ore 16:56 alla proclamazione di "seduta deserta" da parte della presidenza tra i lazzi e gli applausi ironici da parte dei consiglieri delle minoranze, e con i consiglieri di maggioranza che abbandonano in fretta e furia l'aula senza rilasciare dichiarazioni.
Uno scenario politicamente non certo edificante, anche se ampiamente annunciato dalle schermaglie via social di questi giorni tra consiglieri di maggioranza e opposizione a proposito della modalità di convocazione dei consigli comunali in sede di conferenza dei capigruppo, dove da una parte si è sottolineato come le decisioni in sede di conferenza dei capigruppo, in merito alle date di svolgimento dei consigli comunali, siano state prese sostanzialmente all'unanimità (cosa che dalla maggioranza smentiscono), mentre dall'altra parte si è inevitabilmente posto l'accento sul fatto che alcuni dei capigruppo di liste e partiti della maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni del 2022 (che, come sottolineato sempre via social dalla consigliera Mele di Fratelli d'Italia, decidono in sostanza per tutti gli altri consiglieri) siano tra i consiglieri di centro destra in aperto dissenso con l'amministrazione Cannito.
Naturalmente lungi da noi dall'avventurarci in ricostruzioni più o meno verosimili di quanto è accaduto, accade o accadrà nelle segrete stanze della politica barlettana. Fatto sta che la macchina politico-amministrativa barlettana sta segnando il passo e che così risulta davvero difficile andare avanti.