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Consiglio Comunale: approvati contratti di quartiere in zona 167 e un atto di indirizzo riguardante Via Roma

Assemblea vivacizzata inoltre dalla querelle Cannito-Piccolo

Al termine di un consiglio comunale fiume, iniziato poco dopo le ore 10 e protrattosi (pause e sospensioni comprese) fino a tarda sera, la massima assise cittadina ha approvato una serie di importanti interventi amministrativi tra cui ben tre variazioni urgenti al bilancio di previsione 2024-2026 derivanti l'ottenimento da parte del Comune di Barletta di:

● un finanziamento di quasi 50mila euro derivante da un bando della Regione Puglia destinato a interventi di risanamento e ttutela dell'ambiente e prevenzione degrado;

● un finanziamento ministeriale rientrante nell'ambito dei Fondi di Solidarietà Comunale 2024 volti al potenziamento del servizio di asilo nido comunale per l'ammontare di circa 800mila euro;

● altri finanziamenti, rientranti nell'ambito del PNRR, e sempre destinati al potenziamento degli asili nido e alla realizzazione di un polo per l'infanzia nella zona 167 per l'ammontare di circa 177.600 Euro ai quali andranno aggiunti circa 79.000 euro come cofinanziamento da parte del Comune di Barletta derivanti da avanzi di amministrazione.

Naturalmente grande attesa c'era in aula e non solo per gli sviluppi della controversia nata nei giorni scorsi tra il sindaco Cannito e la consigliera di Forza Italia Raffaella Piccolo in merito a presunte offese sessiste da quest'ultima ricevute.
Ed è proprio stata la Piccolo ad aprire in pratica i lavori dell'assise leggendo in aula una lettera nella quale, oltre ad annunciare le sue dimissioni dalla residenza della Sesta Commissione (affari socio-sanitari, sport e tempo libero) ribadiva le sue accuse nei confronti del sindaco rivendicando la sua indipendenza e l'assenza di qualsivoglia "mandante" o "regista" e invitando alla gentilezza e alla non violenza l'intero consiglio comunale.
La lettera di Raffaella Piccolo è stata inoltre oggetto di una domanda di attualità da parte dei gruppi di opposizione (Santa Scommena, PD, e Michela Diviccaro, Coalizione Civica).
Lapidaria la risposta del sindaco, il quale oltre a negare comportamenti sessisti e misogini ha invitato la consigliera Piccolo a tutelarsi nelle sedi opportune nel caso si fosse sentita offesa.
Al rumoreggiare dei gruppi di opposizione il presidente Marcello lanotte ha proclamato una prima sospensione dei lavori.
Tuttavia il punto di discussione più sentito di questo Consiglio Comunale si è rivelato quello riguardante la proposta, da parte dei gruppi di opposizione, di consiglio comunale monotematico avente come argomento l'area di Via Roma ove sorgeva l'edificio crollato in quel tragico 3 ottobre 2011 e soprattutto il vicino cantiere ove dovrebbe sorgere un edificio ad uso residenziale al posto dello stabile pericolante demolito nelle scorse settimane.
Nelle intenzioni dei gruppi di minoranza e non solo vi era quella di istituire una sorta di luogo della memoria per le vittime della malaedilizia da progettare tramite un concorso per giovani tecnici (proposta di Coalizione Civica) da realizzarsi sul sito ove insisteva l'edificio crollato nel 2011 e su quello ove ora insiste il cantiere ove insisteva l'edificio recentemente demolito, naturalmente previa perequazione nei confronti dei soggetti proprietari di quello che dovrebbe essereil nuovo stabile con altre volumetrie da ricercarsi in altre aree della città.
Durante la discussione non sono mancati naturalmnte cenni all'esigenza da parte del Comune di Barletta di dotarsi dopo oltre mezzo secolo di un nuovo Piano Urbaniscico Generale, oltre al fatto che a complicare ulteriormente la vicenda del cantiere di Via Roma potrebbe contribuire e non poco la possibile esistenza di resti di antiche mura medievali che comporterebbe la sopsensione dei lavori.
Alle rimostranze delle opposizioni circa l'auspicio di una sospensione del permesso a costruire nel'area ove insiste il cantiere, sindaco e consiglieri di maggioranza hanno fatto presente il rischio di possibili controversie legali con i proprietari.
Al termine di un acceso ma corretto dibattito sulla questione, il sindaco ha chiesto ed ottenuto una sospensione dei lavori propedeutica alla votazione di un atto di indirizzo opportunamente emendato da parte del Consiglio Comunale.
Il testo emendato, illustrato dalla consigliera Scommegna, destina l'area ove si verificò il tragico crollo del 2011 alla realizzazione di un luogo della memoria per le vittime della mala edilizia, progettato tramite un concorso rivolto a giovani tecnici (così come richiesto da Coalizione Civica) con l'impegno dell'amministrazione a valutare una sorta di accordo coi proprietari del cantiere di Via Roma per una eventuale perequazione di volumetrie, ferme restando le disposizioni di legge.
Per la cronaca il testo, così come emendato, è stato approvato all'unanimità.
A cinque mesi di distanza da quel caldissimo 25 novembre, giorno in cui la maggioranza Cannito rischiò per davvero di andare in pezzi, è stata approvata all'unanimità anche la proposta di delibera riguardante i contratti di quartiere 2 riguardanti oneri aggiuntivi per 4,5 milioni di euro da destinarsi alla realizzazione di parcheggi, aree verdi e fogna bianca in zona 167. Opere da terminarsi obbligatoriamente prima dei lotti abitativi assegnati alle varie imprese.
Approvati inoltre tre debiti fuori bilancio, mentre è stato rinviato il punto riguardante la modifica delle commissioni consiliari.
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