Politica
Consiglio Comunale: approvata delibera per il contrasto alle emissioni insalubri
All’assise hanno preso parte anche le associazioni ambientaliste
Barletta - giovedì 8 febbraio 2024
11.56
"Gentile Presidente del Consiglio Comunale, Avvocato Marcello Lanotte, la prego di mettere ai voti la proposta di ammettere al dibattito in aula le associazioni ambientaliste che volessero intervenire, al fine di eventuali proposte e chiarimenti". Questo il testo della richiesta del sindaco di Barletta Cosimo Cannito - giunta alla presidenza e illustrata in aula dallo stesso Lanotte - di invitare le associazioni ambientaliste di Barletta a partecipare ai lavori del consiglio comunale monotematico avente come unico punto di discussione "iniziative a tutela dell'ambiente e della salute per contrastare le emissioni insalubri nel territorio di Barletta".
Lo stesso Cannito, oltre che come esempio di democrazia partecipata, ha successivamente presentato la sua proposta come iniziativa intrapresa nel solco dell'Art. 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute del cittadino, un diritto strettamente collegato a quello della tutela dell'ambiente.
Dopo una breve sospensione dovuta proprio all'esame della proposta di emendamento presentata dal sindaco, i lavori sono ripresi con l'illustrazione della proposta di delibera a firma di tutti i gruppi consiliari ed illustrata dalla consigliera Michela Diviccaro, la quale ha prima elencato tutte le criticità anche gravi emerse negli ultimi anni in città, ponendo l'accento (così come in seguito il suo compagno di lista Carmine Doronzo) sulla mancata individuazione dei soggetti responsabili nel tempo dell'inquinamento di falda, aria e suolo nella zona industriale. Subito dopo è stata la volta dei quattro rappresentanti delle associazioni ambientaliste, a partire da Alessandro Zagaria di "Uniti per l'Ambiente", il quale ha parlato in merito alla presenza in assise delle associazioni, non come concessione della politica, ma come una conquista ottenuta grazie ad anni di lotta e di denunce. Zagaria, oltre a quello delle aziende insalubri, ha nel merito toccato temi quali il traffico veicolare, quello della discarica di San Procopio sita in Via Vecchia Minervino e della mancata attuazione della strategia "rifiuti zero". Zagaria ha inoltre posto il problema della transizione ecologica da far pagare a chi ha fatto profitti inquinando e non ai soggetti più fragili: i lavoratori.
Subito dopo è stata la volta di Raffaele Corvasce di "Legambiente", il quale oltre a chiedere maggiore vigilanza sul rilascio delle AIA (Autorizzazioni Integrate Ambientali) alle varie aziende, ha lamentato come il tema della tutela ambientale sia spesso e volentieri quello più bistrattato dalla politica in generale.
Poi è stata la volta dell'intervento dell'avvocato Michele Alfredo Chiariello di "Operazione Aria Pulita", il quale, oltre a rimarcare il problema della tutela dell'ambiente come bistrattato dalla politica, ha posto l'accento sulla mancanza di dati aggiornati dopo i recenti sforamenti dei parametri da parte di alcune industrie cittadine, soffermandosi in particolar modo agli sforamenti dei parametri da parte di Buzzi Unicem che avrebbero dovuto indurre a un riesame dell'AIA.
Leggermente più conciliante l'intervento di Luigi Cappabianca (Consulta Ambiente Barletta), il quale pur chiedendo maggiore attenzione da parte delle istituzioni alle problematiche sollevate da egli stesso e da chi lo ha preceduto ha definito come positiva la partecipazione delle associazioni alla massima assise cittadina.
Una volta ascoltata la voce delle associazioni, c'è stato spazio per una lunga serie di interventi da parte dei consiglieri di tutte le forze politiche in un clima tutto sommato abbastanza costruttivo e foriero di proposte come il nuovo PUG e il conseguente avvio della delocalizzazione delle cosiddette aziende insalubri da attuare attraverso la realizzazione di una nuova zona industriale sull'esempio di altre realtà anche vicine.
Oltre a questo, particolare attenzione è stata dedicata al tema del traffico veicolare urbano e della mobilità sostenibile. Una problematica da affrontare anche attraverso la prossima (almeno così si dice) realizzazione del tanto agognato nuovo PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile).
Non è mancato durante il dibattito un momento di fisiologica diatriba politica, quando la consigliera Rosa Cascella (PD) ha lamentato la scarsità di risorse destinata dall'amministrazione al tema della tutela dell'ambiente e, a giudicare dalle linee programmatiche 2022-2027, al ritardo dell'azione amministrativa in materia.
Alla consigliera Dem hanno dato risposta i consiglieri d maggioranza Rocco Di Leo e Ruggiero Grimaldi ricordando come il problema dell'inquinamento ambientale a Barletta fosse già presente al tempo delle giunte di centro sinistra e ponendo l'accento sul fatto che la difesa dell'ambiente e della salute non sia né di destra né di sinistra.
Il dibattito è stato chiuso dall'intervento del sindaco Cannito, il quale ha innanzitutto ringraziato le associazioni che hanno partecipato all'assise per poi rivendicare i propositi di approvazione di PUG e PUMS, il fermo no all'allargamento della discarica di San Procopio a costo di giungere a contenziosi legali con la Provincia, l'impegno a risalire ai responsabili dell'inquinamento da cromo esavalente.
Cannito ha poi reso nota all'aula la presenza nei giorni scorsi del presidente della commissione sulle ecomafie e del gravissimo problema delle ecoballe abbandonate anche in territorio BAT.
Subito dopo l'intervento finale del sindaco si è proceduto all'approvazione di vari emendamenti e all'approvazione del documento finale che prevede tra le altre cose la facoltà da parte dell'amministrazione di chiedere una revisione delle vare AIA concesse nel caso di sforamenti dei parametri rilevati dalle varie centraline. Prevista inoltre, come da emendamento presentato dalla consigliera Scommegna, l'istituzione di una posta di bilancio dedicata alla rilevazione e allo studio dei dati rilevati dai vari strumenti di controllo tra cui deposimetri, centraline e nasi biometrici. Prevista infine l'attiva partecipazione delle varie associazioni ambientaliste in questa battaglia contro il serio fenomeno dell'inquinamento in città che solo il tempo dirà se e quanto sarà stata efficace.
Per la cronaca, prima dell'introduzione da parte del presidente Marcello Lanotte dell'unica proposta di delibera in programma, c'è stato, come da tradizione, spazio per due domande di attualità. La prima, a firma del gruppo consiliare PD e illustrata dalla consigliera Adelaide Spinazzola, ha riguardato informazioni contrastanti in merito alla edificazione di un plesso scolastico in Via Don Michele Tatò e quale sorte toccherà al parco sito nella stessa area e se si è pensato alla realizzazione di nuove aree verdi. A tale domanda il sindaco Cannito ha chiesto di rispondere alla domanda della consigliera Spinazzola di posticipare la risposta al successivo consiglio comunale.
Nella domanda, illustrata dalla consigliera Santa Scommegna a nome del gruppo del Partito Democratico, si è chiesto conto all'amministrazione in merito alla manutenzione e alla fruibilità del sottopasso di Via Imbriani danneggiato nei giorni scorsi da un atto vandalico.
Alla domanda ha dato risposta l'assessore ai lavori pubblici Lucia Ricatti illustrando quelli che dovrebbero essere gli interventi da parte di Bar.S.A. volti a migliorare la fruibilità del sottopasso.
Lo stesso Cannito, oltre che come esempio di democrazia partecipata, ha successivamente presentato la sua proposta come iniziativa intrapresa nel solco dell'Art. 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute del cittadino, un diritto strettamente collegato a quello della tutela dell'ambiente.
Dopo una breve sospensione dovuta proprio all'esame della proposta di emendamento presentata dal sindaco, i lavori sono ripresi con l'illustrazione della proposta di delibera a firma di tutti i gruppi consiliari ed illustrata dalla consigliera Michela Diviccaro, la quale ha prima elencato tutte le criticità anche gravi emerse negli ultimi anni in città, ponendo l'accento (così come in seguito il suo compagno di lista Carmine Doronzo) sulla mancata individuazione dei soggetti responsabili nel tempo dell'inquinamento di falda, aria e suolo nella zona industriale. Subito dopo è stata la volta dei quattro rappresentanti delle associazioni ambientaliste, a partire da Alessandro Zagaria di "Uniti per l'Ambiente", il quale ha parlato in merito alla presenza in assise delle associazioni, non come concessione della politica, ma come una conquista ottenuta grazie ad anni di lotta e di denunce. Zagaria, oltre a quello delle aziende insalubri, ha nel merito toccato temi quali il traffico veicolare, quello della discarica di San Procopio sita in Via Vecchia Minervino e della mancata attuazione della strategia "rifiuti zero". Zagaria ha inoltre posto il problema della transizione ecologica da far pagare a chi ha fatto profitti inquinando e non ai soggetti più fragili: i lavoratori.
Subito dopo è stata la volta di Raffaele Corvasce di "Legambiente", il quale oltre a chiedere maggiore vigilanza sul rilascio delle AIA (Autorizzazioni Integrate Ambientali) alle varie aziende, ha lamentato come il tema della tutela ambientale sia spesso e volentieri quello più bistrattato dalla politica in generale.
Poi è stata la volta dell'intervento dell'avvocato Michele Alfredo Chiariello di "Operazione Aria Pulita", il quale, oltre a rimarcare il problema della tutela dell'ambiente come bistrattato dalla politica, ha posto l'accento sulla mancanza di dati aggiornati dopo i recenti sforamenti dei parametri da parte di alcune industrie cittadine, soffermandosi in particolar modo agli sforamenti dei parametri da parte di Buzzi Unicem che avrebbero dovuto indurre a un riesame dell'AIA.
Leggermente più conciliante l'intervento di Luigi Cappabianca (Consulta Ambiente Barletta), il quale pur chiedendo maggiore attenzione da parte delle istituzioni alle problematiche sollevate da egli stesso e da chi lo ha preceduto ha definito come positiva la partecipazione delle associazioni alla massima assise cittadina.
Una volta ascoltata la voce delle associazioni, c'è stato spazio per una lunga serie di interventi da parte dei consiglieri di tutte le forze politiche in un clima tutto sommato abbastanza costruttivo e foriero di proposte come il nuovo PUG e il conseguente avvio della delocalizzazione delle cosiddette aziende insalubri da attuare attraverso la realizzazione di una nuova zona industriale sull'esempio di altre realtà anche vicine.
Oltre a questo, particolare attenzione è stata dedicata al tema del traffico veicolare urbano e della mobilità sostenibile. Una problematica da affrontare anche attraverso la prossima (almeno così si dice) realizzazione del tanto agognato nuovo PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile).
Non è mancato durante il dibattito un momento di fisiologica diatriba politica, quando la consigliera Rosa Cascella (PD) ha lamentato la scarsità di risorse destinata dall'amministrazione al tema della tutela dell'ambiente e, a giudicare dalle linee programmatiche 2022-2027, al ritardo dell'azione amministrativa in materia.
Alla consigliera Dem hanno dato risposta i consiglieri d maggioranza Rocco Di Leo e Ruggiero Grimaldi ricordando come il problema dell'inquinamento ambientale a Barletta fosse già presente al tempo delle giunte di centro sinistra e ponendo l'accento sul fatto che la difesa dell'ambiente e della salute non sia né di destra né di sinistra.
Il dibattito è stato chiuso dall'intervento del sindaco Cannito, il quale ha innanzitutto ringraziato le associazioni che hanno partecipato all'assise per poi rivendicare i propositi di approvazione di PUG e PUMS, il fermo no all'allargamento della discarica di San Procopio a costo di giungere a contenziosi legali con la Provincia, l'impegno a risalire ai responsabili dell'inquinamento da cromo esavalente.
Cannito ha poi reso nota all'aula la presenza nei giorni scorsi del presidente della commissione sulle ecomafie e del gravissimo problema delle ecoballe abbandonate anche in territorio BAT.
Subito dopo l'intervento finale del sindaco si è proceduto all'approvazione di vari emendamenti e all'approvazione del documento finale che prevede tra le altre cose la facoltà da parte dell'amministrazione di chiedere una revisione delle vare AIA concesse nel caso di sforamenti dei parametri rilevati dalle varie centraline. Prevista inoltre, come da emendamento presentato dalla consigliera Scommegna, l'istituzione di una posta di bilancio dedicata alla rilevazione e allo studio dei dati rilevati dai vari strumenti di controllo tra cui deposimetri, centraline e nasi biometrici. Prevista infine l'attiva partecipazione delle varie associazioni ambientaliste in questa battaglia contro il serio fenomeno dell'inquinamento in città che solo il tempo dirà se e quanto sarà stata efficace.
Per la cronaca, prima dell'introduzione da parte del presidente Marcello Lanotte dell'unica proposta di delibera in programma, c'è stato, come da tradizione, spazio per due domande di attualità. La prima, a firma del gruppo consiliare PD e illustrata dalla consigliera Adelaide Spinazzola, ha riguardato informazioni contrastanti in merito alla edificazione di un plesso scolastico in Via Don Michele Tatò e quale sorte toccherà al parco sito nella stessa area e se si è pensato alla realizzazione di nuove aree verdi. A tale domanda il sindaco Cannito ha chiesto di rispondere alla domanda della consigliera Spinazzola di posticipare la risposta al successivo consiglio comunale.
Nella domanda, illustrata dalla consigliera Santa Scommegna a nome del gruppo del Partito Democratico, si è chiesto conto all'amministrazione in merito alla manutenzione e alla fruibilità del sottopasso di Via Imbriani danneggiato nei giorni scorsi da un atto vandalico.
Alla domanda ha dato risposta l'assessore ai lavori pubblici Lucia Ricatti illustrando quelli che dovrebbero essere gli interventi da parte di Bar.S.A. volti a migliorare la fruibilità del sottopasso.