Istituzionale
«Condotta antisindacale sui dirigenti» e la Cgil vince il ricorso
Il Tar ha annullato la delibera che "licenzia" i dirigenti. Il commento dell'ing. Pierro
Barletta - giovedì 26 luglio 2012
18.10
Ancora una volta Barlettalife ha anticipato gli eventi. Nel corso dell'intervista esclusiva all'ing. Pierro, il dirigente defenestrato con altri tre lo scorso 10 luglio aveva indicato un provvedimento controverso, che riguardava i fabbisogni professionali del Comune. Proprio oggi è emersa la notizia che il Tribunale del Lavoro di Trani ha condannato il Comune di Barletta per condotta antisindacale. Il Tribunale ha annullato le delibere 26-27-28 e gli altri atti ad essa conseguenti (tra cui la delibera che "licenzia" i quattro dirigenti). Abbiamo sentito nuovamente l'ingegner Pierro.
Ingegnere, una vittoria flash?
«Sì, una vittoria in tempi record. Vi ringrazio della telefonata perché mi permette di chiarire un aspetto della vicenda che mi riguarda».
Sicuramente si riferisce all'intervento del dottor Cifaldi.
«Sì, dall'intervento dell'amico Cifaldi emerge un aspetto interessante. La nota sul fabbisogno che mi fu sottoposto dall'assessore Terrone, non era quella che aveva predisposto Cifaldi. Ma era invece una nota rivisitata (dall'ufficio? Dallo stesso Terrone?) in cui c'era il passaggio mancante sul coinvolgimento dei sindacati».
Dunque Lei aveva fatto più che bene a opporsi alla firma del provvedimento.
«Sì, e nemmeno ce ne sarebbe stato bisogno. Cifaldi aveva consegnato un atto completo e corretto. Invece a me ne fu proposto uno scorretto e senza firma».
Nel merito cosa è successo?
«Io avevo fatto un discorso logico. Se ci sono degli atti impugnati (appunto le delibere 26-27-28 su cui si è pronunciato il Tribunale di Trani – sezione Lavoro) se presento un atto in continuità con quelli impugnati, no faccio che aggravare l'azione anti-sindacale. E così è stato, in effetti. Gli atti collegati sono tutti quelli posteriori al Marzo 2012, dunque anche la famigerata delibera del 10 Luglio, con cui siamo stati "licenziati"».
Che cosa succede ora?
«Questo lo stabilirà il Comune di Barletta. Per la magistratura oggi si torna alla situazione ex ante. Cioè una pianta organica con 15 dirigenti. Per quanto riguarda me, andrò avanti con la mia tesi del danno d'immagine subito».
Desidera aggiungere qualcosa?
«Sì, ho letto i commenti dei lettori di Barlettalife alle interviste a me e a Santa Scommegna. E mi sento di dire questo ai cittadini barlettani: 1)è vero che quello dei dirigenti è un incarico a tempo, ma sia chiaro che questo incarico passa attraverso procedure di selezioni pubbliche fatte da commissioni per titoli e colloquio; 2)i criteri di selezioni sono stabiliti da un bando pubblico e verificati da una commissione esaminatrice; 3)infine faccio presente che il sottoscritto e Santa Scommegna sono stati gli unici due dirigenti ad aver ricevuto il massimo dei voti dalla commissione di valutazione. Strano il caso dei due dirigenti con la valutazione più alta che poi vengono considerati superflui…».
Ingegnere, una vittoria flash?
«Sì, una vittoria in tempi record. Vi ringrazio della telefonata perché mi permette di chiarire un aspetto della vicenda che mi riguarda».
Sicuramente si riferisce all'intervento del dottor Cifaldi.
«Sì, dall'intervento dell'amico Cifaldi emerge un aspetto interessante. La nota sul fabbisogno che mi fu sottoposto dall'assessore Terrone, non era quella che aveva predisposto Cifaldi. Ma era invece una nota rivisitata (dall'ufficio? Dallo stesso Terrone?) in cui c'era il passaggio mancante sul coinvolgimento dei sindacati».
Dunque Lei aveva fatto più che bene a opporsi alla firma del provvedimento.
«Sì, e nemmeno ce ne sarebbe stato bisogno. Cifaldi aveva consegnato un atto completo e corretto. Invece a me ne fu proposto uno scorretto e senza firma».
Nel merito cosa è successo?
«Io avevo fatto un discorso logico. Se ci sono degli atti impugnati (appunto le delibere 26-27-28 su cui si è pronunciato il Tribunale di Trani – sezione Lavoro) se presento un atto in continuità con quelli impugnati, no faccio che aggravare l'azione anti-sindacale. E così è stato, in effetti. Gli atti collegati sono tutti quelli posteriori al Marzo 2012, dunque anche la famigerata delibera del 10 Luglio, con cui siamo stati "licenziati"».
Che cosa succede ora?
«Questo lo stabilirà il Comune di Barletta. Per la magistratura oggi si torna alla situazione ex ante. Cioè una pianta organica con 15 dirigenti. Per quanto riguarda me, andrò avanti con la mia tesi del danno d'immagine subito».
Desidera aggiungere qualcosa?
«Sì, ho letto i commenti dei lettori di Barlettalife alle interviste a me e a Santa Scommegna. E mi sento di dire questo ai cittadini barlettani: 1)è vero che quello dei dirigenti è un incarico a tempo, ma sia chiaro che questo incarico passa attraverso procedure di selezioni pubbliche fatte da commissioni per titoli e colloquio; 2)i criteri di selezioni sono stabiliti da un bando pubblico e verificati da una commissione esaminatrice; 3)infine faccio presente che il sottoscritto e Santa Scommegna sono stati gli unici due dirigenti ad aver ricevuto il massimo dei voti dalla commissione di valutazione. Strano il caso dei due dirigenti con la valutazione più alta che poi vengono considerati superflui…».