Scuola e Lavoro
“Condividiamo un’idea”, otto paesi tra cibo, cultura e folklore
Dall'Expo un progetto della scuola "D’Azeglio-De Nittis" di Barletta
Barletta - lunedì 21 dicembre 2015
2.29
È stato un appuntamento davvero ricco di entusiasmo quello tenutosi all'istituto comprensivo "D'Azeglio-De Nittis" di Barletta venerdì 18 e sabato 19 dicembre che ha visto la partecipazione di alunni della scuola elementare e media che hanno partecipato al progetto Condividiamo un'idea. Prendendo spunto dall'Expo, ha visto la rappresentazione di otto paesi – Brasile, Egitto, Hong Kong, Italia, Oceania ed Australia, Thailandia, Turchia e Venezuela - in una vera e propria mostra di cultura, cibo e folklore.
Condividere un'idea di scuola fondata sul dialogo interculturale: questo il proposito del dirigente Alfredo Basile che ha trasformato i corridoi dell'edificio scolastico in un percorso emozionale che restituisce l'idea più autentica del viaggio inteso come scoperta e riscoperta di popoli e culture diverse, nella consapevolezza di appartenere ad un'unica comunità del destino, all'interno di un mondo sempre più globalizzato. Può dirsi un evento dunque che ha riscosso un bel successo di pubblico, ben oltre le aspettative iniziali e ha investito i corridoi della scuola di profumi, canti e danze, sinonimo dell'entusiasmo di chi ha creduto nel progetto che mira in prima istanza ad educare alla complessità - come ha suggerito il dirigente Alfredo Basile, orgoglioso di aver intrapreso un progetto atto alla sensibilizzazione di cittadini che possano dirsi capaci di comprendere la complessità del presente, risolvere i problemi del vivere quotidiano comprendendo il significato epistemologico delle discipline che di volta in volta si trovano ad affrontare tra i banchi di scuola. Un bell'esempio di buona scuola in grado di cogliere il senso delle sfumature di un mondo dalle mille forme e colori. Canti natalizi, musiche e balli tradizionali, prodotti culinari tipici, laboratori artistici, vendita di manufatti realizzati dagli allievi stessi e laboratori – come il tanto apprezzato laboratorio del cioccolato con la presenza di Antonio Daloiso, "il più grande pasticcere" – hanno deliziato i visitatori tra i vari stand invogliando al viaggio e alla conoscenza di tali meravigliosi paesi.
Tale progetto assume ancor più valore in un momento storico come il nostro in cui sembrano persino messi in discussione i principi di libertà di tutti quei paesi che condividono l'idea di un mondo unito che formi nel proprio esercizio educativo quotidiano le giovani generazioni alla condivisione, al rispetto alla valorizzazione delle diversità. Considerato poi il successo dell'evento, si auspica che l'iniziativa possa ripetersi negli anni a venire, magari includendo altri paesi quali l'Ucraina che nel 2016 ricorderà il trentennio dai funesti fatti di Chernobyl.
Condividere un'idea di scuola fondata sul dialogo interculturale: questo il proposito del dirigente Alfredo Basile che ha trasformato i corridoi dell'edificio scolastico in un percorso emozionale che restituisce l'idea più autentica del viaggio inteso come scoperta e riscoperta di popoli e culture diverse, nella consapevolezza di appartenere ad un'unica comunità del destino, all'interno di un mondo sempre più globalizzato. Può dirsi un evento dunque che ha riscosso un bel successo di pubblico, ben oltre le aspettative iniziali e ha investito i corridoi della scuola di profumi, canti e danze, sinonimo dell'entusiasmo di chi ha creduto nel progetto che mira in prima istanza ad educare alla complessità - come ha suggerito il dirigente Alfredo Basile, orgoglioso di aver intrapreso un progetto atto alla sensibilizzazione di cittadini che possano dirsi capaci di comprendere la complessità del presente, risolvere i problemi del vivere quotidiano comprendendo il significato epistemologico delle discipline che di volta in volta si trovano ad affrontare tra i banchi di scuola. Un bell'esempio di buona scuola in grado di cogliere il senso delle sfumature di un mondo dalle mille forme e colori. Canti natalizi, musiche e balli tradizionali, prodotti culinari tipici, laboratori artistici, vendita di manufatti realizzati dagli allievi stessi e laboratori – come il tanto apprezzato laboratorio del cioccolato con la presenza di Antonio Daloiso, "il più grande pasticcere" – hanno deliziato i visitatori tra i vari stand invogliando al viaggio e alla conoscenza di tali meravigliosi paesi.
Tale progetto assume ancor più valore in un momento storico come il nostro in cui sembrano persino messi in discussione i principi di libertà di tutti quei paesi che condividono l'idea di un mondo unito che formi nel proprio esercizio educativo quotidiano le giovani generazioni alla condivisione, al rispetto alla valorizzazione delle diversità. Considerato poi il successo dell'evento, si auspica che l'iniziativa possa ripetersi negli anni a venire, magari includendo altri paesi quali l'Ucraina che nel 2016 ricorderà il trentennio dai funesti fatti di Chernobyl.