Associazioni
Concorsi Bat, «la degenerazione di un intero sistema»
Intervento dell'Associazione "Terra Fertile". Cresce la rabbia, ma anche la speranza: danneggiati sì, ma beffati no!
Barletta - martedì 23 novembre 2010
«La vicenda del primo concorso BAT si allinea perfettamente con il collasso della società in cui viviamo, dove tutti sanno, il flusso delle informazioni è continuo e le degenerazioni di un intero sistema che tenta di far apparire le cose chiare suscita un forte sentimento di avversione». Così interviene l'associazione Terra Fertile, abile a notare, tra i primi, quanto da noi rimarcato nella strana gestione di questo concorso.
«Cresce la rabbia, ma anche la speranza: danneggiati sì, ma beffati no! E' questo lo spirito che accomuna tutta quella pletora di candidati che non è rimasta indifferente all'indomani della frustrante esperienza condivisa, che non vogliono chiudere in un cassetto le proprie rivendicazioni di chiarezza e trasparenza, perché i sogni si coltivano, non si uccidono, soprattutto oggigiorno!»
«Il tempo ha aggiustato molte cose, ma non ha cambiato sostanzialmente nulla. La fiducia nelle regole, nell'adesione ad un'etica moralmente corretta, nell'elogio del rispetto e delle pari opportunità, sono valori che gran parte della cittadinanza per fortuna, sente ancora e per quel poco che ci resta difendiamoli. Non occorre essere esperti di intelligence per capire che anche stavolta qualcosa non ha funzionato, speriamo che chi aspetta delle risposte le abbia. Non permettiamo che il "mezzo" si sia mangiato il "fine" solito difetto di meccanismo di questa ciclica "never ending story" (la storia infinita)».
«Cresce la rabbia, ma anche la speranza: danneggiati sì, ma beffati no! E' questo lo spirito che accomuna tutta quella pletora di candidati che non è rimasta indifferente all'indomani della frustrante esperienza condivisa, che non vogliono chiudere in un cassetto le proprie rivendicazioni di chiarezza e trasparenza, perché i sogni si coltivano, non si uccidono, soprattutto oggigiorno!»
«Il tempo ha aggiustato molte cose, ma non ha cambiato sostanzialmente nulla. La fiducia nelle regole, nell'adesione ad un'etica moralmente corretta, nell'elogio del rispetto e delle pari opportunità, sono valori che gran parte della cittadinanza per fortuna, sente ancora e per quel poco che ci resta difendiamoli. Non occorre essere esperti di intelligence per capire che anche stavolta qualcosa non ha funzionato, speriamo che chi aspetta delle risposte le abbia. Non permettiamo che il "mezzo" si sia mangiato il "fine" solito difetto di meccanismo di questa ciclica "never ending story" (la storia infinita)».