La città
Con la partecipazione si programma la cultura
Chiarimenti al bando per progetti multiculturali e interculturali, ieri l’incontro
Barletta - giovedì 22 maggio 2014
11.45
Anche questo è un segnale. Un segnale di netto cambiamento con il passato, che vede la sostanziale concretizzazione di quell'idea di partecipazione, tanto decantata ovunque e da chiunque. Gli operatori della cultura di Barletta, associazioni culturali di volontariato soprattutto, attendevano da anni un bando come quello promosso a fine mese di aprile e che si concluderà il 30 maggio, di cui BarlettaViva aveva già riferito. L'invito del Settore Beni e Servizi Culturali del Comune, aperto a imprese, cooperative o associazioni, anche riunite in RTI o ATI, è a presentare progetti multidisciplinari e interculturali per la programmazione di eventi e manifestazioni per il 2014.
Solo nei sei mesi conclusivi in sostanza, ma ieri pomeriggio, durante un incontro pubblico di ieri pomeriggio presso Palazzo San Domenico, con l'assessore alle Politiche culturali, Giusy Caroppo e la Dirigente del settore culturale, Santa Scommegna, si è detto che tale tipo di programmazione potrà essere messo a regime per i prossimi anni, dunque con una tempistica più idonea, in modo da consentire una più efficace modalità divulgativa finalizzata ad attrarre fruitori anche da fuori.
Vuole essere questa un'esperienza di "progettualità viva", aperta a tante realtà, in chiave di valorizzazione storico-artistico-culturale di beni materiali e immateriali della nostra memoria, attività teatrali e musicali, l'intercultura e la mediazione culturale, progetti editoriali di un qualche valore scientifico, la creazione di itinerari turistici. Individuate anche le due macroaree che riguardano l'estate barlettana e la Disfida. Sulla prima l'Amministrazione auspica una programmazione, magari fatta di appuntamenti fissi, che compra l'intero periodo estivo.
Per la Disfida, bisogna ammettere che già a febbraio, in sostanza con niente, o quasi niente, si è riusciti, certamente in piccolo e con tutte le carenze del caso che non abbiamo certo taciuto, a offrire una rievocazione in salsa spending review, iniziando a battere il cammino che tale bando ora va mettendo a sistema. Chi presenta un progetto deve poter offrire un proprio 'curriculum' che attesti la propria esperienza nel campo.
Ciò che manca è l'esattezza della copertura economica, giacché il Bilancio di previsione 2014 non è stato ancora definito. Inoltre i progetti dovranno essere in parte cofinanziati da entità pubbliche o private. L'Amministrazione ha invitato gli operatori a non presentare progetti che ricadano solo sul centro storico, ma si aprano anche alle zone periferiche della città.
Tale apertura e coinvolgimento ci si attende si concretizzi in sempre più settori; buona la prima comunque, siamo curiosi di vedere come andrà a finire.
Solo nei sei mesi conclusivi in sostanza, ma ieri pomeriggio, durante un incontro pubblico di ieri pomeriggio presso Palazzo San Domenico, con l'assessore alle Politiche culturali, Giusy Caroppo e la Dirigente del settore culturale, Santa Scommegna, si è detto che tale tipo di programmazione potrà essere messo a regime per i prossimi anni, dunque con una tempistica più idonea, in modo da consentire una più efficace modalità divulgativa finalizzata ad attrarre fruitori anche da fuori.
Vuole essere questa un'esperienza di "progettualità viva", aperta a tante realtà, in chiave di valorizzazione storico-artistico-culturale di beni materiali e immateriali della nostra memoria, attività teatrali e musicali, l'intercultura e la mediazione culturale, progetti editoriali di un qualche valore scientifico, la creazione di itinerari turistici. Individuate anche le due macroaree che riguardano l'estate barlettana e la Disfida. Sulla prima l'Amministrazione auspica una programmazione, magari fatta di appuntamenti fissi, che compra l'intero periodo estivo.
Per la Disfida, bisogna ammettere che già a febbraio, in sostanza con niente, o quasi niente, si è riusciti, certamente in piccolo e con tutte le carenze del caso che non abbiamo certo taciuto, a offrire una rievocazione in salsa spending review, iniziando a battere il cammino che tale bando ora va mettendo a sistema. Chi presenta un progetto deve poter offrire un proprio 'curriculum' che attesti la propria esperienza nel campo.
Ciò che manca è l'esattezza della copertura economica, giacché il Bilancio di previsione 2014 non è stato ancora definito. Inoltre i progetti dovranno essere in parte cofinanziati da entità pubbliche o private. L'Amministrazione ha invitato gli operatori a non presentare progetti che ricadano solo sul centro storico, ma si aprano anche alle zone periferiche della città.
Tale apertura e coinvolgimento ci si attende si concretizzi in sempre più settori; buona la prima comunque, siamo curiosi di vedere come andrà a finire.