Territorio
Comportamenti illegali in agricoltura nella Bat
Cgil Flai Bat: «Da tempo denunciamo in ogni sede». Serve una cultura della legalità
BAT - venerdì 27 aprile 2012
«Riteniamo opportuno e doveroso tornare a segnalare la grave permanenza dei comportamenti illegali in agricoltura, come da tempo denunciamo in ogni sede, da parte di tante Aziende Agricole di questo territorio». E' l'appello per per l'azione di contrasto dell'illegalità in agricoltura che la FLAI CGIL BAT invia al prefetto Sessa, al presidente Francesco Ventola, ai sindaci dei capoluoghi della Bat, agli assessori preposti e ad altre personalità politiche che così prosegue. «Mentre dagli alti livelli di Governo si impongono gravi sacrifici ai lavoratori, per salvare l'Italia, continuano i racconti raccapriccianti di lavoro nero, grigio, irregolare, sottosalario, sfruttamento schiavistico con orari di lavoro da medioevo (10 ore e oltre), violazione della persona delle donne lavoratrici; evasione contributiva, fiscale e previdenziale, violazione dei contratti e delle Leggi».
«I lavoratori migranti extracomunitari e comunitari sono gestiti da aziende agricole con intermediari del caporalato, contrapponendoli ai lavoratori locali, per abbattere ogni forma di diritto costituzionale, generando gravi tensioni tra lavoratori locali e di altri paesi. Tante aziende che vantano di essere produttrici di qualità e di eccellenza, tra l'altro sempre beneficiarie di finanziamenti pubblici, invece di far da traino all'intero settore per la legalità,l' eticità e e la qualità sociale dell'impresa, fanno purtroppo parte dello sconfortante scenario che abbiamo su descritto. E' nel territorio, dalle sue Istituzioni, ad ogni livello, che deve proseguire l'azione di contrasto e repressione delle condotte evasive, elusive, illegali e criminose, continuamente denunciate, che le dichiarazioni e l'azione del Governo devono trasformarsi in realtà operativa per un mutamento dello scenario grave che rappresentiamo, e per davvero "Salvare l'Italia"».
«Se l'azione "eclatante" delle Istituzioni può generare momenti di deterrenza della pratica dell'illegalità, è l'azione continua di ricerca, di intelligence, di contrasto e di confronto operativo che genera una cultura e una pratica della legalità. Facciamo, pertanto, appello alle Istituzioni che ci leggono perchè si riavvii con urgenza un'azione pervasiva per il rispetto della legalità in agricoltura, per la tutela e la dignità del lavoro, dei lavoratori, ma anche dell'impresa sana e delle stesse Istituzioni democratiche della Nostra Repubblica».
«Certi della sensibile attenzione di chi ci legge, restiamo in attesa di un cortese cenno di riscontro».
«I lavoratori migranti extracomunitari e comunitari sono gestiti da aziende agricole con intermediari del caporalato, contrapponendoli ai lavoratori locali, per abbattere ogni forma di diritto costituzionale, generando gravi tensioni tra lavoratori locali e di altri paesi. Tante aziende che vantano di essere produttrici di qualità e di eccellenza, tra l'altro sempre beneficiarie di finanziamenti pubblici, invece di far da traino all'intero settore per la legalità,l' eticità e e la qualità sociale dell'impresa, fanno purtroppo parte dello sconfortante scenario che abbiamo su descritto. E' nel territorio, dalle sue Istituzioni, ad ogni livello, che deve proseguire l'azione di contrasto e repressione delle condotte evasive, elusive, illegali e criminose, continuamente denunciate, che le dichiarazioni e l'azione del Governo devono trasformarsi in realtà operativa per un mutamento dello scenario grave che rappresentiamo, e per davvero "Salvare l'Italia"».
«Se l'azione "eclatante" delle Istituzioni può generare momenti di deterrenza della pratica dell'illegalità, è l'azione continua di ricerca, di intelligence, di contrasto e di confronto operativo che genera una cultura e una pratica della legalità. Facciamo, pertanto, appello alle Istituzioni che ci leggono perchè si riavvii con urgenza un'azione pervasiva per il rispetto della legalità in agricoltura, per la tutela e la dignità del lavoro, dei lavoratori, ma anche dell'impresa sana e delle stesse Istituzioni democratiche della Nostra Repubblica».
«Certi della sensibile attenzione di chi ci legge, restiamo in attesa di un cortese cenno di riscontro».