Orto botanico
Orto botanico
La città

Compagni barlettani, lunga vita all’Aborto Botanico

Nascita e morte di una struttura mai inaugurata

Il vanto dei "Compagni di Merenda di Maffei", ha sfiorato i due milioni di euro, è diventato luogo di dediche amorose per amanti di scarabocchi: stiamo parlando dell'Aborto Botanico di Barletta, oppure Orticello: luogo di sperimentazione per accoppiamenti tra gatti randagi. L'Orto mostra i segni delle amministrazioni che passano e che lasciano scrostare le vernici, staccare i mattoni, arrugginire gli infissi; al confronto, la casetta di marzapane di Hansel e Gretel era una fortezza. Siamo in attesa che qualche assessore, consigliere regionale o comunale, ci delizi sulle sorti dell'Orticello.

Di recente, l'orticello è stato arricchito da un elemento decorativo: le transenne, con le quali bisognerebbe transennare assessori e dirigenti responsabili, per i quali, la dittatura del proletariato e la rivoluzione del Partito di Lotta e di Letto devono continuare, con la vocazione al "verde milionario" delle ultime amministrazioni: ogni amministrazione lascerà in eredità giardini, progettati coi piedi e costati un botto; i costi stellari di manutenzione e i materiali scadenti utilizzati per i progetti, sono particolari trascurabili. Le opere pubbliche più urgenti e vitali devono aspettare, magari se ne parlerà in un'altra vita, con un'altra amministrazione.

La maggioranza della cittadinanza, genuflessa, tira a campare, fino alle prossime elezioni, quando il molle ventre elettorale, dopo la fatidica domanda:"A chi devo votare oggi?", sceglierà il suo santino elettorale. Barlettani, restate puniti e genuflessi, cosa volete che siano 2 milioni di euro? Piuttosto, scandalizzatevi per cartacce, materassi e bottiglie lasciate in strada, è meno impegnativo per le cortecce cerebrali.

L'ex distilleria è stata depredata delle sue antiche strutture in ferro battuto, dai soliti ladri, in un'area dove non c'è controllo. Mentre i ladri imperversano, si pensa di recuperare l'irrecuperabile, in attesa di un crollo. L'ex Palazzo delle Poste è marcio di infiltrazioni di umidità, la Cantina Sperimentale, vanto del settore vitivinicolo, è in via di smantellamento, il Water Front ha fatto dietro - front sulla litoranea di Ponente. Compagni barlettani, state allegri, avete l'Aborto Botanico!

Le belle intenzioni iniziali

Il piano di riuso dell'ex distilleria interessa un'area di circa 5 ettari e si articola nel restauro degli edifici di pregio da destinare ad attività culturali e commerciali, incubatori di impresa, una quota di edilizia residenziale convenzionata, 7.000 mq di verde pubblico e piazze. Una variante urbanistica nel 2000 e l'acquisto dell'intero complesso nel 2004, hanno consentito al Comune l'avvio del programma che prevede la partecipazione di operatori privati. Dopo cinque anni di cantiere, l' Orto Botanico è stato realizzato, da 6 anni è fermo. Il Comune, è committente dell'opera realizzata dall'impresa Pmp. Intanto, già un altro «pezzo» del piano di riuso ha preso una strada traversa: la casa - alloggio per anziani fu occupata da sfrattati.

Il sogno infranto dell'Orto Botanico

L' area dove sorge l'orto era diventata una discarica abusiva, gli anziani barlettani la chiamavano «il boschetto», per la presenza di eucalipti piantati nel 1930. L'ottocentesca ex - distilleria è vincolata dal 1990. Abbattuto il boschetto di eucalipti, il progetto è stato affidato al gruppo guidato dall'architetto napoletano Carlo Gasparrini (con la consulenza del direttore dell'Orto Botanico di Bari, Francesco Macchia). Una pianta quadrata (100 m di lato) ricorda un campo di concentramento nazista o sovietico (gulag) con un reticolo tessuto sulle misure tradizionali degli uliveti. E' presente un edificio a patio, a due livelli, con un terrazzo praticabile, con pergolato, abbandonato, intitolato " Museo delle Tradizioni Pugliesi".

Le zone agricole dell'Orto (uliveto, vigneto, frutteto) e dell'ambito forestale (il querceto, la vegetazione palustre e delle dune) attualmente assenti. C'è la ricostruzione della rocciosa «gariga»: il paesaggio murgiano in cui tra sassi affioranti alberga la bassa macchia mediterranea. La «gariga» è anche il basamento del museo, progettato - come il muro perimetrale - impiegando materiali locali: l'intonaco e la pietra salentina di Cursi, il tufo Carparo e il calcare dauno di Apricena.
9 fotoCompagni barlettani, lunga vita all'Aborto Botanico
Orto BotanicoIl fossato per i rifiuti pericolosi dell'Orto BotanicoOrto BotanicoOrto BotanicoOrto BotanicoOrto BotanicoOrto BotanicoOrto BotanicoOrto Botanico
Avviso di aggiudicazione bando 15/2006Orto BotanicoBando Orto BotanicoTutti i parametri e costi
Le meraviglie irrealizzate:
Fronte Mare (progetto Water Front, porto turistico)
Zona 167 (oneri di urbanizzazione)
Distretto TAC (Tessile Abbigliamento Calzaturiero)
Area Ex Distilleria (Orto Botanico, incubatore di impresa per rilanciare il calzaturiero)

Gioielli architettonici da salvare:
Villa Bonelli
Palazzo Bonelli
Ex convento di S. Andrea
Ex convento di S. Antonio
Ex convento di S. Lucia
Ex convento Santa Maria della Vittoria (ex anagrafe)
Ex distilleria
  • Nicola Maffei
  • Palazzo Poste
  • Consiglio comunale
  • Orto botanico
  • Ex Distilleria
  • Water Front
  • Wannà City
  • Tommaso Francavilla
Altri contenuti a tema
Consiglio Comunale: deflagra anche in aula lo scontro nella maggioranza di centrodestra Consiglio Comunale: deflagra anche in aula lo scontro nella maggioranza di centrodestra Clima acceso in aula tra Cannito e la parte di Forza Italia in polemica con l’amministrazione
Giovedì 24 ottobre torna il consiglio comunale Giovedì 24 ottobre torna il consiglio comunale All'esame dell'aula il bilancio consolidato 2023
Consiglio Comunale: tra vertenza Vingi Shoes e debiti fuori bilancio Consiglio Comunale: tra vertenza Vingi Shoes e debiti fuori bilancio Lanotte bacchetta l’amministrazione sui debiti fuori bilancio scaduti
Domani torna il consiglio comunale Domani torna il consiglio comunale Appuntamento alle 9.30 in via Zanardelli
13 Consiglio Comunale: le parole della crisi Consiglio Comunale: le parole della crisi Le dure dichiarazioni in aula del forzista Ceto e le reazioni del sindaco e degli altri consiglieri della maggioranza
Consiglio Comunale: i provvedimenti approvati nel giorno della crisi Consiglio Comunale: i provvedimenti approvati nel giorno della crisi Discussi in aula anche i recenti gravi fatti di ordine pubblico
Giovedì 3 ottobre torna il consiglio comunale Giovedì 3 ottobre torna il consiglio comunale Sette i punti all'ordine del giorno
Consiglio Comunale: ancora problemi nella maggioranza Consiglio Comunale: ancora problemi nella maggioranza Giunta Cannito costretta a ritirare o a procrastinare, tutte le proposte di delibera
© 2001-2024 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.