
Associazioni
Comitato mobilità sostenibile Bat: «Tavolo permanente ambiente, no alla partecipazione decorativa»
Una riflessione sull'appuntamento previsto per il 17 aprile
Barletta - martedì 15 aprile 2025
«Il 17 Aprile presso la sala giunta del Palazzo di Città, si terrà un tavolo tematico per l'ambiente,convocato dalla nuova Assessora all'Ambiente, Dott.ssa Mihaela Albanese. Giunti all'ennesimo appuntamento con l'amministrazione comunale,come cittadini attivi e rappresentanti di associazioni ambientaliste, ci recheremo ivi, pronti a carpire ogni segnale, a cogliere ogni occasione per ribadire quali sono i punti deboli, le carenze, le emergenze di una città che è da anni alle prese con un inquinamento di falda e di aria. Da sempre insistiamo nel ricordare che un piano da migliaia di euro denominato Piano della Mobilità Sostenibile è in attesa di attuazione, in una città che ogni giorno respira gas tossici ,dove le auto invadono il centro cittadino quotidianamente, in assenza di un sistema di trasporto pubblico efficiente». Così il comitato mobilità sostenibile Bat.
«Questa volta vale la pena puntualizzare che esiste una legge, la Legge sulla partecipazione n. 28/2017, secondo cui i cittadini pugliesi possono proporre, verificare e monitorare gli impegni assunti dalle amministrazioni, a partire dal Programma di governo e gli altri atti regionali. Grazie ad essa viene definito il processo partecipativo come un percorso di confronto strutturato su: politiche, progetti o iniziative di particolare rilevanza per il territorio. L'esito di un processo partecipativo è un documento di proposta partecipata di cui le autorità competenti si obbligano a tener conto nei loro provvedimenti. Al contrario, troppo spesso abbiamo assistito alla presentazione frettolosa di una serie di idee messe in campo, come un tema senza introduzione e senza una fine. Nell'ultimo incontro al quale siamo stati invitati, denominato " proposte di strategie urbane territoriali ",il cui presupposto era la possibilità di ottenere dei finanziamenti, il Dirigente ha presentato un elenco di luoghi sparsi, definiti come siti di interesse. Siti di interesse per chi? L'amara considerazione : l'assessore o il dirigente incaricato, non hanno un piano. Si muovono in maniera provvisoria e improvvisata, perdendo l'ennesima occasione. Come scritto sul documento su citato, possono costituirsi dei "Forum sociali", in conformità agli statuti comunali, organismi partecipativi di raccordo tra cittadino e amministrazione comunale.
Scopo è l'elaborazione di atti di programmazione, di pianificazione e di progettazione valutabili e dimostrabili. Nulla di tutto questo è stato fatto. Sbigottiti continuiamo ad assistere ad una progettazione random. Soprattutto ci sentiamo sbeffeggiati nel nostro impegno di cittadini attivi che prendono parte ad un dialogo. Il sospetto è che tutto sia organizzato solo per prendere le firme dei partecipanti che, diligentemente, hanno risposto ad un invito per essere parte di un processo decisionale. Noi attendiamo risposte che diano piena realizzazione alle istanze già presentate nei precedenti incontri. Per concludere, la normativa parla chiaro in merito ai tempi. Nel rispetto della normativa nazionale e regionale sui termini di conclusione dei procedimenti amministrativi, i processi partecipativi non possono avere una durata superiore a sei mesi, salva proroga a tre mesi stabilita con deliberazione della Giunta regionale motivata in ragione della complessità dei temi affrontati. Non c è più tempo».
«Questa volta vale la pena puntualizzare che esiste una legge, la Legge sulla partecipazione n. 28/2017, secondo cui i cittadini pugliesi possono proporre, verificare e monitorare gli impegni assunti dalle amministrazioni, a partire dal Programma di governo e gli altri atti regionali. Grazie ad essa viene definito il processo partecipativo come un percorso di confronto strutturato su: politiche, progetti o iniziative di particolare rilevanza per il territorio. L'esito di un processo partecipativo è un documento di proposta partecipata di cui le autorità competenti si obbligano a tener conto nei loro provvedimenti. Al contrario, troppo spesso abbiamo assistito alla presentazione frettolosa di una serie di idee messe in campo, come un tema senza introduzione e senza una fine. Nell'ultimo incontro al quale siamo stati invitati, denominato " proposte di strategie urbane territoriali ",il cui presupposto era la possibilità di ottenere dei finanziamenti, il Dirigente ha presentato un elenco di luoghi sparsi, definiti come siti di interesse. Siti di interesse per chi? L'amara considerazione : l'assessore o il dirigente incaricato, non hanno un piano. Si muovono in maniera provvisoria e improvvisata, perdendo l'ennesima occasione. Come scritto sul documento su citato, possono costituirsi dei "Forum sociali", in conformità agli statuti comunali, organismi partecipativi di raccordo tra cittadino e amministrazione comunale.
Scopo è l'elaborazione di atti di programmazione, di pianificazione e di progettazione valutabili e dimostrabili. Nulla di tutto questo è stato fatto. Sbigottiti continuiamo ad assistere ad una progettazione random. Soprattutto ci sentiamo sbeffeggiati nel nostro impegno di cittadini attivi che prendono parte ad un dialogo. Il sospetto è che tutto sia organizzato solo per prendere le firme dei partecipanti che, diligentemente, hanno risposto ad un invito per essere parte di un processo decisionale. Noi attendiamo risposte che diano piena realizzazione alle istanze già presentate nei precedenti incontri. Per concludere, la normativa parla chiaro in merito ai tempi. Nel rispetto della normativa nazionale e regionale sui termini di conclusione dei procedimenti amministrativi, i processi partecipativi non possono avere una durata superiore a sei mesi, salva proroga a tre mesi stabilita con deliberazione della Giunta regionale motivata in ragione della complessità dei temi affrontati. Non c è più tempo».