Servizi sociali
Comincia la campagna di vaccinazione antinfluenzale per l'anno 2015
Lo scorso anno si sono registrati 22 decessi e 62 casi di influenza grave in Puglia
Puglia - giovedì 12 novembre 2015
Al via anche nella Regione Puglia alla campagna di vaccinazione antinfluenzale, l'unico mezzo efficace e sicuro per prevenire l'influenza e le sue complicanze. Su tutto il territorio regionale, attraverso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Aziende sanitarie locali, il vaccino antinfluenzale sarà offerto gratuitamente e attivamente a tutti i soggetti indicati dal Ministero della Salute mentre per tutti gli altri il vaccino è disponibile in farmacia. A breve sarà completata la consegna dei lotti di vaccino previsti e i cittadini a rischio potranno recarsi dai medici di famiglia per la vaccinazione. Nel corso della scorsa stagione influenzale 2014-2015 in Puglia, come nella maggior parte delle regione italiane, si è registrata una scarsa e preoccupante adesione alla campagna antinfluenzale con serie conseguenze in termini di diffusione del virus e rischio mortalità per soggetti con patologie pregresse: sono stati registrati infatti 22 decessi e 62 casi di influenza grave mentre la copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni è stata del 49,8 per cento, valore questo ben lontano dal 75 per cento raccomandato dal Ministero della Salute.
Le epidemie influenzali sono associate a elevata mortalità e morbosità: il Centro Europeo per il controllo delle Malattie stima che in media in Europa circa 40mila persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dell'influenza e il 90 per cento dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni con patologie croniche. In Italia l'anno scorso sono stati segnalati 485 casi gravi e 160 decessi da influenza: l'85 per centro dei casi gravi è stato segnalato da 7 regioni tra cui la Puglia. Dopo la stagione pandemica 2009-2010 (592 casi gravi e 204 decessi) la scorsa stagione è stata quella che ha registrato i dati più preoccupanti. Il 78 per centro dei casi gravi e il 91 per cento dei decessi segnalati dal sistema presentava almeno una patologia cronica preesistente per la quale la vaccinazione era raccomandata ma solo il 7,6 per centro dei casi gravi segnalati era vaccinato. Undici donne erano in gravidanza al momento della segnalazione, una di queste è deceduta e nessuna si era vaccinata. La vaccinazione resta dunque l'unico mezzo efficace e sicuro per combattere l'influenza e le sue complicanze: la sicurezza del vaccino è certificata.La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l'inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi. La trasmissione del virus dell'influenza si può avere o per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, o anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
«L'influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica – afferma Giovanni Gorgoni, Direttore del Dipartimento Salute – e il vaccino è l'unico mezzo che abbiamo per limitare le conseguenze di una malattia che ogni anno colpisce tra il 4 e il 10 per cento della popolazione. In Puglia lo scorso anno la scarsa adesione alla campagna vaccinale ha determinato seri problemi di gestione dei ricoveri in tutti gli ospedali del territorio con un numero di decessi elevato che con ogni probabilità poteva essere evitato, o quantomeno limitato, con un gesto semplice come la vaccinazione».
Le epidemie influenzali sono associate a elevata mortalità e morbosità: il Centro Europeo per il controllo delle Malattie stima che in media in Europa circa 40mila persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dell'influenza e il 90 per cento dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni con patologie croniche. In Italia l'anno scorso sono stati segnalati 485 casi gravi e 160 decessi da influenza: l'85 per centro dei casi gravi è stato segnalato da 7 regioni tra cui la Puglia. Dopo la stagione pandemica 2009-2010 (592 casi gravi e 204 decessi) la scorsa stagione è stata quella che ha registrato i dati più preoccupanti. Il 78 per centro dei casi gravi e il 91 per cento dei decessi segnalati dal sistema presentava almeno una patologia cronica preesistente per la quale la vaccinazione era raccomandata ma solo il 7,6 per centro dei casi gravi segnalati era vaccinato. Undici donne erano in gravidanza al momento della segnalazione, una di queste è deceduta e nessuna si era vaccinata. La vaccinazione resta dunque l'unico mezzo efficace e sicuro per combattere l'influenza e le sue complicanze: la sicurezza del vaccino è certificata.La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l'inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi. La trasmissione del virus dell'influenza si può avere o per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, o anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
«L'influenza rappresenta un serio problema di sanità pubblica – afferma Giovanni Gorgoni, Direttore del Dipartimento Salute – e il vaccino è l'unico mezzo che abbiamo per limitare le conseguenze di una malattia che ogni anno colpisce tra il 4 e il 10 per cento della popolazione. In Puglia lo scorso anno la scarsa adesione alla campagna vaccinale ha determinato seri problemi di gestione dei ricoveri in tutti gli ospedali del territorio con un numero di decessi elevato che con ogni probabilità poteva essere evitato, o quantomeno limitato, con un gesto semplice come la vaccinazione».