Politica
Come “fumarsi” 50.000 euro in una Notte Bianca con Disfida finta
Le soluzioni “last minute” del Sindaco Maffei. Costosa la delibera "burla" per un evento "minestrone" di vario genere
Barletta - lunedì 1 ottobre 2012
17.27
In genere nelle organizzazioni "normali", ancor più in quelle "virtuose", si tende a programmare correttamente e coerentemente gli obiettivi in relazione alle risorse disponibili e soprattutto si è attenti a verificare con grande perizia i dati a consuntivo, al fine di misurare l'efficacia della azioni poste in essere. Non rientrano in alcuna di queste casistiche le prassi adottate dal Comune di Barletta, visto il persistere di carenze di programmazione e dell'assoluta mancanza di "cultura della rendicontazione".
La rumorosa e caotica Notte Bianca 2012, sempre meno rispondente ai canoni organizzativi e culturali originari, rappresenta in tal senso l'ennesimo penosissimo caso. Non vi è dubbio che ancora una volta la non-programmazione o la strategia "last minute" dell'Amministrazione Maffei ha inficiato sul nascere gli auspicati obiettivi di promozione del territorio e di sostegno allo sviluppo economico. Obiettivi ipocritamente riportati nelle premesse dell'atto autorizzativo (Delibera di Giunta 142 / 13.09.12 - Atto di indirizzo e linee guida per la Notte Bianca del 29.09.2012).
Una delibera del Settore Staff a firma del Sindaco, quale Assessore proponente, che autorizzava con la consueta generosità la spesa di 50.000 euro per eventi da realizzarsi a distanza di soli 15 giorni. Conseguenze inevitabili: le locandine distribuite ai commercianti nello stesso giorno dell'evento (29 set.) e assoluta assenza di pubblicità quantomeno nei comuni della Provincia. Un lasso di tempo assolutamente insufficiente per porre in essere una comunicazione minimamente appropriata per definire criteri trasparenti di partecipazione al progetto da parte delle Associazioni e degli operatori economici. Un tempo forse addirittura insufficiente per consentire la semplice stampa del materiale divulgativo. Un "minestrone" di eventi di vario genere (compresi i furbeschi assaggi di Disfida) con poca cultura e molti momenti "trash". La mancanza di giostre e fuochi pirotecnici sono stati probabilmente gli unici elementi distintivi rispetto alla più classica Festa della Madonna.
Una delibera-burla che contiene tra le "premesse" richiami programmatici intesi evidentemente come puro esercizio retorico, ennesima riprova di superficialità e approssimazione. Nella delibera si legge infatti che l'Amministrazione intende porre "…particolare attenzione alle attività marinare atteso che il settore pesca rappresenta un'importante fonte di reddito per l'economia della Città". Paradossalmente nel lunghissimo elenco di spettacoli, balletti, degustazioni e frittelle varie non vi è traccia di iniziative attinenti alle tematiche della marineria e al settore della pesca. Un'autentica beffa.
Se si conviene sulla oggettività di certe considerazioni, il Sindaco o qualche suo delegato farebbe bene a fornire eventuali spiegazioni. In assenza è lecito dedurre che tali inettitudini con relativo spreco di denaro pubblico o vengono praticate scientemente per trarne vantaggio politico, oppure sono il frutto di palesi incapacità amministrative. Argomenti che evidentemente hanno scarso valore per un Comune che ad oggi (Ottobre 2012) non ha ancora approvato il Bilancio di Previsione 2012 (..!??). E' tutto tragicamente chiaro e "coerente". Qualche luminare dello Staff del Sindaco, inoltre, farebbe bene a spiegare quali sono i "canoni tecnici e qualitativi" della comunicazione, adottati nella fattispecie, per farci capire in che modo si è pensato di allertare le migliaia di visitatori e turisti ansiosi di accorrere in massa, dalle varie Regioni d'Italia, pronti ad invadere negozi, ristoranti e strutture turistico-ricettive a Barletta e dintorni. Si dica ai contribuenti di questa Città come sono stati spesi quei 50.000 euro, come sono stati selezionati i fornitori di beni e servizi, e soprattutto con quale criterio si è dato spazio alla partecipazione delle varie Associazioni.
Le reiterate inefficienze amministrative, se croniche, possono nuocere alla comunità al pari, se non più, di certi comportamenti o scelte illegittime. Un'Amministrazione insensibile ai temi della programmazione e delle scelte politiche partecipate non può che agire con arroganza e dannosa approssimazione. L'esatto contrario di ciò di cui si ha bisogno. Un modello di Amministrazione che si consolida e avanza in spregio alle difficoltà di tantissime famiglie invano prospettate, a più riprese, anche dai Dirigenti Camera del Lavoro di Barletta.
Se questo è il quadro, come non essere d'accordo con le recenti esternazioni del Ministro Passera secondo cui andrebbero commissariate, ai vari livelli, tutte le Amministrazioni locali spendaccione e inefficienti. Non è "antipolitica" ma è invece l'amara e dolorosa constatazione di certe verità che la "nobile politica" dei Partiti, di questi Partiti, non riesce a dire, e ovviamente non pensa minimamente di modificare.
La rumorosa e caotica Notte Bianca 2012, sempre meno rispondente ai canoni organizzativi e culturali originari, rappresenta in tal senso l'ennesimo penosissimo caso. Non vi è dubbio che ancora una volta la non-programmazione o la strategia "last minute" dell'Amministrazione Maffei ha inficiato sul nascere gli auspicati obiettivi di promozione del territorio e di sostegno allo sviluppo economico. Obiettivi ipocritamente riportati nelle premesse dell'atto autorizzativo (Delibera di Giunta 142 / 13.09.12 - Atto di indirizzo e linee guida per la Notte Bianca del 29.09.2012).
Una delibera del Settore Staff a firma del Sindaco, quale Assessore proponente, che autorizzava con la consueta generosità la spesa di 50.000 euro per eventi da realizzarsi a distanza di soli 15 giorni. Conseguenze inevitabili: le locandine distribuite ai commercianti nello stesso giorno dell'evento (29 set.) e assoluta assenza di pubblicità quantomeno nei comuni della Provincia. Un lasso di tempo assolutamente insufficiente per porre in essere una comunicazione minimamente appropriata per definire criteri trasparenti di partecipazione al progetto da parte delle Associazioni e degli operatori economici. Un tempo forse addirittura insufficiente per consentire la semplice stampa del materiale divulgativo. Un "minestrone" di eventi di vario genere (compresi i furbeschi assaggi di Disfida) con poca cultura e molti momenti "trash". La mancanza di giostre e fuochi pirotecnici sono stati probabilmente gli unici elementi distintivi rispetto alla più classica Festa della Madonna.
Una delibera-burla che contiene tra le "premesse" richiami programmatici intesi evidentemente come puro esercizio retorico, ennesima riprova di superficialità e approssimazione. Nella delibera si legge infatti che l'Amministrazione intende porre "…particolare attenzione alle attività marinare atteso che il settore pesca rappresenta un'importante fonte di reddito per l'economia della Città". Paradossalmente nel lunghissimo elenco di spettacoli, balletti, degustazioni e frittelle varie non vi è traccia di iniziative attinenti alle tematiche della marineria e al settore della pesca. Un'autentica beffa.
Se si conviene sulla oggettività di certe considerazioni, il Sindaco o qualche suo delegato farebbe bene a fornire eventuali spiegazioni. In assenza è lecito dedurre che tali inettitudini con relativo spreco di denaro pubblico o vengono praticate scientemente per trarne vantaggio politico, oppure sono il frutto di palesi incapacità amministrative. Argomenti che evidentemente hanno scarso valore per un Comune che ad oggi (Ottobre 2012) non ha ancora approvato il Bilancio di Previsione 2012 (..!??). E' tutto tragicamente chiaro e "coerente". Qualche luminare dello Staff del Sindaco, inoltre, farebbe bene a spiegare quali sono i "canoni tecnici e qualitativi" della comunicazione, adottati nella fattispecie, per farci capire in che modo si è pensato di allertare le migliaia di visitatori e turisti ansiosi di accorrere in massa, dalle varie Regioni d'Italia, pronti ad invadere negozi, ristoranti e strutture turistico-ricettive a Barletta e dintorni. Si dica ai contribuenti di questa Città come sono stati spesi quei 50.000 euro, come sono stati selezionati i fornitori di beni e servizi, e soprattutto con quale criterio si è dato spazio alla partecipazione delle varie Associazioni.
Le reiterate inefficienze amministrative, se croniche, possono nuocere alla comunità al pari, se non più, di certi comportamenti o scelte illegittime. Un'Amministrazione insensibile ai temi della programmazione e delle scelte politiche partecipate non può che agire con arroganza e dannosa approssimazione. L'esatto contrario di ciò di cui si ha bisogno. Un modello di Amministrazione che si consolida e avanza in spregio alle difficoltà di tantissime famiglie invano prospettate, a più riprese, anche dai Dirigenti Camera del Lavoro di Barletta.
Se questo è il quadro, come non essere d'accordo con le recenti esternazioni del Ministro Passera secondo cui andrebbero commissariate, ai vari livelli, tutte le Amministrazioni locali spendaccione e inefficienti. Non è "antipolitica" ma è invece l'amara e dolorosa constatazione di certe verità che la "nobile politica" dei Partiti, di questi Partiti, non riesce a dire, e ovviamente non pensa minimamente di modificare.