
Politica
Coalizione Civica: «La destra si sgretola su Piano Casa e Zone B5 ma continuiamo a tenere alta la guardia»
La nota di Carmine Doronzo e Michela Diviccaro con gli attivisti
Barletta - giovedì 18 dicembre 2025
14.45 Comunicato Stampa
«Nei recenti lavori del Consiglio Comunale è emersa ancora una volta l'inconsistenza della maggioranza di destra, incapace di portare a termine gli stessi provvedimenti che aveva blindato senza concedere un reale confronto alla cittadinanza. Bocciato il Piano casa e ritirato il provvedimento sulle cosiddette zone B5, evidentemente emerge l'arroganza del potere che si scontra con i mal di pancia, i conflitti di interesse e la legittima preoccupazione di qualcuno di poter incorrere in responsabilità penali». Così i consiglieri di Coalizione Civica Carmine Doronzo e Michela Diviccaro con gli attivisti.
«Questi due provvedimenti avrebbero complessivamente rappresentato un ulteriore passo indietro per la pianificazione della città, con in particolare la delibera sulle zone B5 che avrebbe aumentato la cementificazione e il consumo di suolo, in contrasto con quanto affermato dalle stesse linee programmatiche del sindaco Cannito.
Negli ultimi mesi Coalizione Civica, insieme ad altre forze politiche e ambientaliste, ha denunciato con forza i rischi di questi provvedimenti: la trasformazione delle Zone B5 in nuove aree edificabili avrebbe permesso di cancellare servizi, spazi aperti e standard urbanistici senza alcuna tutela per l'ambiente e con un consumo di suolo che la nostra città, già priva di un Piano Urbanistico Generale aggiornato, non può permettersi.
Come Coalizione Civica, registriamo come l'assenza di voto della maggioranza ha di fatto certificato la debolezza politica di una scelta drasticamente avulsa dalle reali esigenze della comunità.
Alla destra che sostiene che "i cittadini piangono" per il blocco dei provvedimenti urbanistici, vogliamo chiarire un punto fondamentale: i cittadini, le cittadine e le famiglie di Barletta piangono ogni giorno per ben altre ragioni — i prezzi delle case inaccessibili, le strade dissestate, il traffico fuori controllo, la mancanza di servizi pubblici efficienti, l'assenza di aree verdi e spazi di socialità, un'aria spesso irrespirabile e contaminazione delle falde acquifere.
È su questi fronti che la città vive disagi concreti, ed è lì che l'azione politica dovrebbe concentrarsi: pianificazione urbana sostenibile, rigenerazione degli spazi abbandonati, tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Queste non sono rivendicazioni ideologiche ma bisogni reali, quotidiani e urgenti.
Al contrario la delibera sul "piano casa", oltre agli aumenti volumetrici non conteneva nessuno studio rigoroso sulla realizzazione degli standard urbanistici che andassero a compensare con aree verdi e servizi pubblici il sovraffollamento di alcune zone della città, senza parlare del caos generato dal disallineamento degli edifici causato da ampliamenti selvaggi.
Inoltre al ritiro della delibera sulla Zone B5 pretendiamo che si accompagni una fase di ascolto dei cittadini che porti subito all'approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale per promuovere uno sviluppo diverso: sostenibile, partecipato e consapevole, che metta al centro le persone, il territorio e la qualità della vita, non i profitti edilizi o le scorciatoie urbanistiche.
Noi siamo convinti del fatto che una vera rigenerazione urbana ed edilizia possa dare grande giovamento alle famiglie e anche alle imprese e ai lavoratori del settore edile, ma fino ad oggi nulla di tutto questo è stato programmato né attuato.
Coalizione Civica invita tutte le forze politiche, le associazioni, le cittadine e i cittadini a prendere atto di questa sconfitta del centrodestra, a non abbassare la guardia e lavorare insieme per elaborare strumenti urbanistici che siano finalmente coerenti con i bisogni di Barletta, anziché con disegni imposti da chi trasversalmente trama per determinare le sorti urbanistiche della città.
La vera sfida per la città non si vince con slogan o con slogan di propaganda: si vince con visione, coraggio, e scelte che guardano al futuro delle nuove generazioni».
«Questi due provvedimenti avrebbero complessivamente rappresentato un ulteriore passo indietro per la pianificazione della città, con in particolare la delibera sulle zone B5 che avrebbe aumentato la cementificazione e il consumo di suolo, in contrasto con quanto affermato dalle stesse linee programmatiche del sindaco Cannito.
Negli ultimi mesi Coalizione Civica, insieme ad altre forze politiche e ambientaliste, ha denunciato con forza i rischi di questi provvedimenti: la trasformazione delle Zone B5 in nuove aree edificabili avrebbe permesso di cancellare servizi, spazi aperti e standard urbanistici senza alcuna tutela per l'ambiente e con un consumo di suolo che la nostra città, già priva di un Piano Urbanistico Generale aggiornato, non può permettersi.
Come Coalizione Civica, registriamo come l'assenza di voto della maggioranza ha di fatto certificato la debolezza politica di una scelta drasticamente avulsa dalle reali esigenze della comunità.
Alla destra che sostiene che "i cittadini piangono" per il blocco dei provvedimenti urbanistici, vogliamo chiarire un punto fondamentale: i cittadini, le cittadine e le famiglie di Barletta piangono ogni giorno per ben altre ragioni — i prezzi delle case inaccessibili, le strade dissestate, il traffico fuori controllo, la mancanza di servizi pubblici efficienti, l'assenza di aree verdi e spazi di socialità, un'aria spesso irrespirabile e contaminazione delle falde acquifere.
È su questi fronti che la città vive disagi concreti, ed è lì che l'azione politica dovrebbe concentrarsi: pianificazione urbana sostenibile, rigenerazione degli spazi abbandonati, tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Queste non sono rivendicazioni ideologiche ma bisogni reali, quotidiani e urgenti.
Al contrario la delibera sul "piano casa", oltre agli aumenti volumetrici non conteneva nessuno studio rigoroso sulla realizzazione degli standard urbanistici che andassero a compensare con aree verdi e servizi pubblici il sovraffollamento di alcune zone della città, senza parlare del caos generato dal disallineamento degli edifici causato da ampliamenti selvaggi.
Inoltre al ritiro della delibera sulla Zone B5 pretendiamo che si accompagni una fase di ascolto dei cittadini che porti subito all'approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale per promuovere uno sviluppo diverso: sostenibile, partecipato e consapevole, che metta al centro le persone, il territorio e la qualità della vita, non i profitti edilizi o le scorciatoie urbanistiche.
Noi siamo convinti del fatto che una vera rigenerazione urbana ed edilizia possa dare grande giovamento alle famiglie e anche alle imprese e ai lavoratori del settore edile, ma fino ad oggi nulla di tutto questo è stato programmato né attuato.
Coalizione Civica invita tutte le forze politiche, le associazioni, le cittadine e i cittadini a prendere atto di questa sconfitta del centrodestra, a non abbassare la guardia e lavorare insieme per elaborare strumenti urbanistici che siano finalmente coerenti con i bisogni di Barletta, anziché con disegni imposti da chi trasversalmente trama per determinare le sorti urbanistiche della città.
La vera sfida per la città non si vince con slogan o con slogan di propaganda: si vince con visione, coraggio, e scelte che guardano al futuro delle nuove generazioni».
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