Associazioni
Avv. Cianci: «Fermiamo l’invasione di rifiuti nell’agro barlettano»
La nota del presidente del Comitato operazione aria pulita Bat
Barletta - sabato 6 luglio 2024
19.09
"Ci risiamo! Quasi dieci anni dopo siamo nuovamente alle prese con il tentativo di ampliamento della discarica per rifiuti speciali non pericolosi in contrada San Procopio, a ridosso dell'abitato di Barletta e a circa 800 metri dal borgo rurale di Montaltino e questa non è una questione solo di Barletta bensì della intera BAT!"
Esordisce così l'avv. Michele Cianci, presidente del Comitato Operazione Aria pulita, a proposito della conferenza di servizi convocata dalla Provincia di Barletta, Andria, Trani per martedì 9 luglio, alle 10.
"L'avviso - prosegue - è stato diramato alle parti pubbliche e private dal dirigente ad acta, ing. Lorenzo Fruscio, e ha come oggetto l'esame del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale relativo al progetto di modifica sostanziale per ampliamento attività dell'impianto per rifiuti speciali non pericolosi, ubicato nel Comune di Barletta, in contrada San Procopio".
"Se il progetto presentato dalla società Daisy srl dovesse essere approvato, in modo silenzioso, come accade molto spesso per queste faccende - aggiunge l'avv. Cianci - saranno stoccate fino a 563.000 tonnellate di rifiuti su una cava dismessa di 46.500 metri quadrati di superficie. Detto con altre cifre: col nuovo impianto affluiranno 600 tonnellate di rifiuti speciali al giorno, anziché le attuali 374 tonnellate, quasi il doppio".
Ancora l'avv. Cianci: "Quel tentativo di ampliamento da parte della Daisy srl, controllata da Ecologica spa e Ambienthesis spa - fu già respinto nel 2015 dal sindaco Pasquale Cascella.
Diamo atto che oggi, più di allora, il sindaco Dott. Cosimo Cannito ha più volte ribadito la sua ferma contrarietà all'iniziativa, attraverso due provvedimenti in cui vengono sottolineati "i molteplici effetti negativi, consistenti in perdite economiche, danno all'immagine, deprezzamento dei patrimoni immobiliari dei terreni e dei fabbricati, inquinamento dei terreni e della falda già compromessa, notevole degrado e gravi conseguente sulla salute pubblica e per l'ambiente circostante".
"Siccome non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire - conclude il presidente del Comitato Operazione Aria pulita - la storia si sta ripetendo come uno stucchevole e pericoloso disco rotto.
Si badi bene che l'inquinamento non riguarda solo la città di Barletta bensì tutti i paesi limitrofi che utilizzano la falda sottostante e che godono dei frutti dei terreni limitrofi.
Un appello a voce alta a tutte le istituzioni ed in particolare al presidente della Provincia Avv. Bernado Lodispoto, uomo che ha già dato ampia prova della propria sensibilità alle questioni ambientali. E siccome l'ambiente non ha colore politico, medesimo appello lo rivolgiamo anche a tutti e dodici i consiglieri provinciali: Lorenzo Marchio Rossi (Andria), Rosa Tupputi (Barletta), Pasquale Di Noia (Spinazzola), Salvatore Lattanzio (Margherita di Savoia), Federica Cuna (Trani), Fabio Capacchione (San Ferdinando), Angela Ludovico (Spinazzola), Michele Nobile (Minervino), Michele Vitrani (Canosa), Gennaro Calabrese (Barletta), Michele De Noia (Bisceglie) e Giovanni Di Leo (Trani), affinché si possa riuscire, anche stavolta, a scongiurare la nuova ulteriore invasione di rifiuti nell'agro BAT"
Esordisce così l'avv. Michele Cianci, presidente del Comitato Operazione Aria pulita, a proposito della conferenza di servizi convocata dalla Provincia di Barletta, Andria, Trani per martedì 9 luglio, alle 10.
"L'avviso - prosegue - è stato diramato alle parti pubbliche e private dal dirigente ad acta, ing. Lorenzo Fruscio, e ha come oggetto l'esame del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale relativo al progetto di modifica sostanziale per ampliamento attività dell'impianto per rifiuti speciali non pericolosi, ubicato nel Comune di Barletta, in contrada San Procopio".
"Se il progetto presentato dalla società Daisy srl dovesse essere approvato, in modo silenzioso, come accade molto spesso per queste faccende - aggiunge l'avv. Cianci - saranno stoccate fino a 563.000 tonnellate di rifiuti su una cava dismessa di 46.500 metri quadrati di superficie. Detto con altre cifre: col nuovo impianto affluiranno 600 tonnellate di rifiuti speciali al giorno, anziché le attuali 374 tonnellate, quasi il doppio".
Ancora l'avv. Cianci: "Quel tentativo di ampliamento da parte della Daisy srl, controllata da Ecologica spa e Ambienthesis spa - fu già respinto nel 2015 dal sindaco Pasquale Cascella.
Diamo atto che oggi, più di allora, il sindaco Dott. Cosimo Cannito ha più volte ribadito la sua ferma contrarietà all'iniziativa, attraverso due provvedimenti in cui vengono sottolineati "i molteplici effetti negativi, consistenti in perdite economiche, danno all'immagine, deprezzamento dei patrimoni immobiliari dei terreni e dei fabbricati, inquinamento dei terreni e della falda già compromessa, notevole degrado e gravi conseguente sulla salute pubblica e per l'ambiente circostante".
"Siccome non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire - conclude il presidente del Comitato Operazione Aria pulita - la storia si sta ripetendo come uno stucchevole e pericoloso disco rotto.
Si badi bene che l'inquinamento non riguarda solo la città di Barletta bensì tutti i paesi limitrofi che utilizzano la falda sottostante e che godono dei frutti dei terreni limitrofi.
Un appello a voce alta a tutte le istituzioni ed in particolare al presidente della Provincia Avv. Bernado Lodispoto, uomo che ha già dato ampia prova della propria sensibilità alle questioni ambientali. E siccome l'ambiente non ha colore politico, medesimo appello lo rivolgiamo anche a tutti e dodici i consiglieri provinciali: Lorenzo Marchio Rossi (Andria), Rosa Tupputi (Barletta), Pasquale Di Noia (Spinazzola), Salvatore Lattanzio (Margherita di Savoia), Federica Cuna (Trani), Fabio Capacchione (San Ferdinando), Angela Ludovico (Spinazzola), Michele Nobile (Minervino), Michele Vitrani (Canosa), Gennaro Calabrese (Barletta), Michele De Noia (Bisceglie) e Giovanni Di Leo (Trani), affinché si possa riuscire, anche stavolta, a scongiurare la nuova ulteriore invasione di rifiuti nell'agro BAT"