Eventi
Chiara Francini super ospite ieri sera al Politeama Paolillo di Barletta
L'attrice ha incontrato gli spettatori nelle sale per la proiezione del suo primo film “Coppia aperta quasi spalancata”
Barletta - mercoledì 18 settembre 2024
12.16
Super ospite ieri sera al Politeama Paolillo di Barletta, l'attrice, scrittrice e conduttrice Chiara Francini. Con il suo sorriso smagliante e la sua ondata di positività, la Francini ha accolto nelle sale gli spettatori del suo primo film "Coppia aperta quasi spalancata", produzione che l'ha vista impegnarsi in nuovi ruoli di co-sceneggiatrice e produttrice.
Il docufilm, ispirato alla celebre pièce teatrale di Dario Fo e Franca Rame e scelto come film di apertura delle "Giornate degli autori" al Festival del cinema di Venezia, racconta il sempiterno martirio dell'amore quando è coppia.
È la storia di una donna tradita e rassegnata al tradimento del compagno, che persevera nel suo comportamento chiedendo a sua moglie di "spalancare la coppia", riuscendo anche a ottenere il suo consenso. Viene dunque ritratta, in una prima parte del film, una moglie insicura di se stessa e del suo valore di donna e per questo accondiscendente alla volontà del marito che, però, nel corso delle scene, acquisisce sempre più amor proprio, giungendo anche a provare amore per un altro uomo. Tutto ciò suscita nel marito un senso di frustrazione perché non ritrova più nella sua donna lo specchio riflesso della sua considerazione di "cucchiaino inamovibile sulla tavola della cucina".
Ispirato a un testo di oltre quarant'anni fa, il docufilm fa riflettere su tematiche disparate che spaziano dall'esistenza odierna della coppia aperta fino al poliamore, senza però suggerire risposte allo spettatore. L'opera suscita solo voglia di farsi altre domande.
Un affresco non bugiardo, un film di fronte ai quale ogni fruitore puó davvero vedere uno scorcio di realtà e dal quale può comprendere che la storia d'amore perfetta, per quanto ci si impegni a concretizzarla, è e sarà un traguardo irraggiungibile.
Il docufilm, ispirato alla celebre pièce teatrale di Dario Fo e Franca Rame e scelto come film di apertura delle "Giornate degli autori" al Festival del cinema di Venezia, racconta il sempiterno martirio dell'amore quando è coppia.
È la storia di una donna tradita e rassegnata al tradimento del compagno, che persevera nel suo comportamento chiedendo a sua moglie di "spalancare la coppia", riuscendo anche a ottenere il suo consenso. Viene dunque ritratta, in una prima parte del film, una moglie insicura di se stessa e del suo valore di donna e per questo accondiscendente alla volontà del marito che, però, nel corso delle scene, acquisisce sempre più amor proprio, giungendo anche a provare amore per un altro uomo. Tutto ciò suscita nel marito un senso di frustrazione perché non ritrova più nella sua donna lo specchio riflesso della sua considerazione di "cucchiaino inamovibile sulla tavola della cucina".
Ispirato a un testo di oltre quarant'anni fa, il docufilm fa riflettere su tematiche disparate che spaziano dall'esistenza odierna della coppia aperta fino al poliamore, senza però suggerire risposte allo spettatore. L'opera suscita solo voglia di farsi altre domande.
Un affresco non bugiardo, un film di fronte ai quale ogni fruitore puó davvero vedere uno scorcio di realtà e dal quale può comprendere che la storia d'amore perfetta, per quanto ci si impegni a concretizzarla, è e sarà un traguardo irraggiungibile.