La città
Chef Ruggiero Doronzo da Barletta in Brasile per portare la cucina pugliese
È stato tra i protagonisti della Settimana della Cucina Regionale Italiana
Barletta - mercoledì 6 novembre 2024
14.00
Si è svolta a San Paolo in Brasile dal 21 al 27 ottobre, la 13ª edizione dell'evento promosso annualmente dal Consolato Generale d'Italia a San Paolo, con il supporto dell'Accademia Italiana della Cucina. Nell'edizione 2024, si celebrano i 150 anni dell'Immigrazione Italiana in Brasile evidenziando i legami che uniscono brasiliani e italiani a tavola.
Selezionati i migliori chef d'Italia, uno per ogni regione, pronti a collaborare con altrettanti chef dei migliori ristoranti italo-brasiliani della Capitale. Oggi, in Brasile, ci sono più di 32 milioni di italo-discendenti e l'eredità della cultura italiana continua ad essere viva e forte in tutto il Paese. San Paolo nella fattispecie è la città più " italiana" nel mondo.
"Grande motivo d'orgoglio per me essere stato invitato e aver rappresentato la Puglia in questo evento internazionale!" ammette lo chef Ruggiero Doronzo. Tanti i pugliesi accorsi nel ristorante italo-brasiliano, che non vedevano l'ora di ritrovare i sapori della loro terra: "La cucina pugliese è stato molto apprezzata nella sua purezza ed interezza: tanti clienti italiani e soprattutto tanti pugliesi sono venuti a pranzare o cenare dicendomi che per loro è stato come tornare a casa" prosegue lo Chef.
Tra le sue proposte in menù la tipica "cialdella", capocollo accompagnato dalla burrata di Andria, pomodori secchi e focaccia barese come antipasti, per ciò che concerne i primi orecchiette con le cime di rape e mollica del pane fritta come da tradizione, e tubetti con le cozze. Uno dei secondi all'insegna della nostra città con il baccalà "alla barlettana", seguito dall' agnello con favetta e cicorie. I dolci rimandano alle tradizioni dei nostri nonni con mandorle e pesche con il vino rosso.
"Questa esperienza ha riempito ulteriormente il mio bagaglio professionale ma soprattutto il lato umano e personale. Ho conosciuto un mondo nuovo, a tratti strano e diverso, ma altrettanto meraviglioso. Ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con tantissime persone, chef e non solo e ognuno di loro mi ha donato qualcosa. Lo rifaresti? Ovviamente si!". Lo chef barlettano ci svela che è già pronto per la prossima edizione. E infine conclude con una riflessione: "Ho vissuto una settimana all'insegna della curiosità nel vivere un nuovo modo di vedere la cucina ma allo stesso tempo è stato incredibile come in un Paese così lontano e diverso da noi le persone abbiano apprezzato la NOSTRA cucina".
Selezionati i migliori chef d'Italia, uno per ogni regione, pronti a collaborare con altrettanti chef dei migliori ristoranti italo-brasiliani della Capitale. Oggi, in Brasile, ci sono più di 32 milioni di italo-discendenti e l'eredità della cultura italiana continua ad essere viva e forte in tutto il Paese. San Paolo nella fattispecie è la città più " italiana" nel mondo.
"Grande motivo d'orgoglio per me essere stato invitato e aver rappresentato la Puglia in questo evento internazionale!" ammette lo chef Ruggiero Doronzo. Tanti i pugliesi accorsi nel ristorante italo-brasiliano, che non vedevano l'ora di ritrovare i sapori della loro terra: "La cucina pugliese è stato molto apprezzata nella sua purezza ed interezza: tanti clienti italiani e soprattutto tanti pugliesi sono venuti a pranzare o cenare dicendomi che per loro è stato come tornare a casa" prosegue lo Chef.
Tra le sue proposte in menù la tipica "cialdella", capocollo accompagnato dalla burrata di Andria, pomodori secchi e focaccia barese come antipasti, per ciò che concerne i primi orecchiette con le cime di rape e mollica del pane fritta come da tradizione, e tubetti con le cozze. Uno dei secondi all'insegna della nostra città con il baccalà "alla barlettana", seguito dall' agnello con favetta e cicorie. I dolci rimandano alle tradizioni dei nostri nonni con mandorle e pesche con il vino rosso.
"Questa esperienza ha riempito ulteriormente il mio bagaglio professionale ma soprattutto il lato umano e personale. Ho conosciuto un mondo nuovo, a tratti strano e diverso, ma altrettanto meraviglioso. Ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con tantissime persone, chef e non solo e ognuno di loro mi ha donato qualcosa. Lo rifaresti? Ovviamente si!". Lo chef barlettano ci svela che è già pronto per la prossima edizione. E infine conclude con una riflessione: "Ho vissuto una settimana all'insegna della curiosità nel vivere un nuovo modo di vedere la cucina ma allo stesso tempo è stato incredibile come in un Paese così lontano e diverso da noi le persone abbiano apprezzato la NOSTRA cucina".