Cronaca
Cascella: «Il diritto dei lavoratori non può essere umiliato, serve rispetto regole»
Il sindaco sul sequestro dell'opificio-dormitorio in via Trani
Barletta - giovedì 29 maggio 2014
19.15
«Non è stato vano, ed è giusto ribadire oggi – di fronte all'operazione condotta congiuntamente dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia di Stato e dalla Polizia municipale che ha portato al sequestro preventivo di un opificio in via Trani – l'impegno assunto ai primi di dicembre a cospetto del tragico incendio nella fabbrica-dormitorio di Prato in cui persero la vita sette lavoratori cinesi». Così il sindaco di Barletta Pasquale Cascella commenta l'operazione compiuta ieri dagli uomini del locale Commissariato di P.S., congiuntamente a personale della Guardia di Finanza e della Polizia Locale , che hanno proceduto al controllo di un opificio in via Trani, di proprietà di un cittadino cinese di 26 anni residente in Barletta, all'interno del quale erano impiegati diversi cittadini cinesi, riscontrando l'assenza dei requisiti minimi di sicurezza, igienici e sanitari.
Le forze dell'ordine hanno proceduto al sequestro preventivo dell'immobile mentre il titolare dell'attività è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria. «Non è possibile tollerare in qualsiasi luogo e da parte di alcune situazioni come quelle scoperte dalle forze dell'ordine nell'opificio di proprietà di un cittadino cinese-aggiunge Cascella- Nè può mai essere umiliato il rispetto dei diritti dei lavoratori. Il sequestro di quella struttura e la denuncia della violazione delle più basilari norme di sicurezza che, insieme a quelle igieniche mortificano la dignità di ogni lavoratore, meritano il convinto compiacimento e inducono a rilanciare l'azione necessaria per affrontare con determinazione e culturale l'esigenza del pieno rispetto delle regole e della coesione sociale».
Le forze dell'ordine hanno proceduto al sequestro preventivo dell'immobile mentre il titolare dell'attività è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria. «Non è possibile tollerare in qualsiasi luogo e da parte di alcune situazioni come quelle scoperte dalle forze dell'ordine nell'opificio di proprietà di un cittadino cinese-aggiunge Cascella- Nè può mai essere umiliato il rispetto dei diritti dei lavoratori. Il sequestro di quella struttura e la denuncia della violazione delle più basilari norme di sicurezza che, insieme a quelle igieniche mortificano la dignità di ogni lavoratore, meritano il convinto compiacimento e inducono a rilanciare l'azione necessaria per affrontare con determinazione e culturale l'esigenza del pieno rispetto delle regole e della coesione sociale».