Cascella: «Grazie Barletta, ecco la nuova Giunta»

Ad una settimana esatta dalla vittoria elettorale al ballottaggio, il nuovo sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, insediatosi ufficialmente mercoledì scorso, ha incontrato ieri sera la cittadinanza in Corso V. Emanuele, nei pressi della statua di Eraclio.

Sullo stesso palco da cui meno di due mesi fa aveva iniziato la sua campagna elettorale, Cascella, dopo aver ringraziato i suoi elettori, ha annunciato, con un'ottima tempistica rispetto all'ultima volta (ricordiamo la giunta balneare di Maffei cui ha fatto seguito la Giunta vera e propria dopo mesi) quello che tutti attendevano per oggi e cioè le nomine degli Assessori per la nuova Amministrazione, notizia già anticipata poco prima in conferenza stampa, rispettando così la promessa di fare presto. Unico nome già di cui si sapeva era il prof. Ugo Villani, con delega alle "Politiche dei diritti e dei doveri" (Barlettalife già nei giorni scorsi aveva raccolto una sua intervista). Ai nomi forniti, se ne aggiungeranno altri due. Volti nuovi per l'Amministrazione locale, non avendo mai ricoperto cariche assessorili tranne che per il giovane Divincenzo, nella Giunta balneare Maffei. Si rispetterà l'auspicata presenza delle quote rose, con tre assessori donna e un'annunciata. L'altra novità è senz'altro quell'anagrafica, avendo ridotto la media dell'età degli assessori, visto che circa la metà sono nati negli anni '70, con Antonio Divincenzo il più giovane del 1979.

Alla pubblica serata in piazza, a coronamento di una campagna in cui Barletta è stata teatro d'incontri con i "Big" della politica nazionale, hanno preso parte il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il presidente del gruppo del PD alla Camera dei Deputati on. Roberto Speranza l'on. Francesco Boccia, il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, il Segretario regionale del PD, Sergio Blasi, i neoeletti sindaci nelle file del centrosinistra di Molfetta, Paola Nataliccho, di Corato, Renato Bucci e di Acquaviva delle Fonti, Davide Carlucci.

L'on. Speranza ha auspicato di «ripartire dal Sud Italia per ridare dignità alla politica». Michele Emiliano ha voluto sottolineare che la vittoria barlettana è anche la vittoria dei "leoni del PD", lottando per un Partito diverso all'interno dello stesso, sottolineando, tuttavia, l'importanza delle personalità che vadano a realizzare il ruolo di rappresentatività dei partiti «certo non personalistici e individualistici». Blasi ha, invece, sottolineato l'importante presenza delle donne tra gli eletti del PD e del centrosinistra; l'on. Boccia, ricordando l'importanza dell'impegno del governo nazionale per risolvere i problemi dei cittadini, ha stimolato Cascella e agli altri Sindaci neoeletti a dare al più presto risposte alle domande che i cittadini hanno rivolto durante tutta la campagna elettorale. Nichi Vendola ha cercato di stigmatizzare quei comportamenti di un centrosinistra tale solo come «etichetta», che anche a Barletta nel recente passato ha ricoperto ruoli nella classe dirigente; «I cittadini non devono essere considerati solo voti bensì volti. […] Le prime vittime della povertà sono i bambini», dunque grande attenzione da parte dei Sindaci a quelle categorie più deboli, meno rumorose ma meritevoli comunque di grande attenzione.

Cascella ha tenuto ad illustrare il suo metodo di definizione della Giunta: tre Assessori scelti direttamente da lui, più altri sei indicati dalla coalizione che l'ha sostenuto, uno per partito. Per un totale di nove, non tenendo conto ad esempio di quel metodo usato da Maffei, affidando le cariche proporzionalmente ai consensi elettorali conquistati dalle liste. «L'indirizzo dei Partiti è senz'altro importante ma la vita amministrativa è un'altra cosa» ha sottolineato il Sindaco, confortando la propria metodologia di scelta. Non verrà trattenuta alcuna delega dallo stesso Sindaco, dunque c'è attesa di conoscere le altre due.

«Durerò cinque anni» ha affermato rispondendo a diverse critiche sollevategli prima e dopo la sua elezione, augurandosi di riuscire a ridare dignità alla Politica barlettana tutta.